Apprendimento fotometria
Un saluto a tutti. Dove potrei trovare della documentazione per apprendere i primi rudimenti di fotometria? Tempo fà il Sig. Franco mi indirizzò ad un documento interessante. Questo documento però non è più raggiungibile.
Grazie mille.
Saluti Tonino
Grazie mille.
Saluti Tonino
- tonyven
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Ciao Tonino,
io partirei da questo libro, tradotto in italiano da colleghi volenterosi e lungimiranti, disponibile sul sito delle stelle variabili uai.
"Introduzione alla Fotometria Astronomica CCD" di William Romanishin
http://stellevariabili.uai.it/images/2/ ... nishin.pdf
Buona lettura.
Saluti
Lorenzo Franco
io partirei da questo libro, tradotto in italiano da colleghi volenterosi e lungimiranti, disponibile sul sito delle stelle variabili uai.
"Introduzione alla Fotometria Astronomica CCD" di William Romanishin
http://stellevariabili.uai.it/images/2/ ... nishin.pdf
Buona lettura.
Saluti
Lorenzo Franco
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LFranco - Quasar Dipendente
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Grazie mille Sig.Franco. E' proprio quello che cercavo
- tonyven
- Quasar Dipendente
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Vedi anche questo
http://sintiniobservatory.interfree.it/ ... leGRAV.pdf
http://sintiniobservatory.interfree.it/ ... leGRAV.pdf
- Fab
- Quasar Dipendente
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Ciao a tutti. Visto il tempo inclemente stavo leggendo qualcosa sulla fotometria, in particolare Astronomical photometry handbook.Stavo cercando di capire a cosa si riferisse il testo riguardo al calcolo della magnitudine strumentale e colore. Nello specifico ci sono alcune formule che riguardano questo:
v = cv - 2.5 log dv
b- v = cbv- 2.5 log (db/dv)
u- b = cub- 2.5 log (du/db)
Ora il libro parla di d come conteggio osservato. Ma si riferisce agli ADU ? Non riesco a capire a cosa si riferisce. Grazie
Saluti
Tonino
v = cv - 2.5 log dv
b- v = cbv- 2.5 log (db/dv)
u- b = cub- 2.5 log (du/db)
Ora il libro parla di d come conteggio osservato. Ma si riferisce agli ADU ? Non riesco a capire a cosa si riferisce. Grazie
Saluti
Tonino
- tonyven
- Quasar Dipendente
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Ciao Tonino,
per dare una risposta precisa occorrerebbe leggere il contesto del libro nel quale sono riportate le formule.
Ad ogni modo con la fotometria d'apertura si misurano tre zone:
1. L'apertura. E' la parte centrale che misura il contributo (in ADU) del target.
2. il gap una zona intermedia dove non si fanno misure (serve solo per separare le zone).
3. L'anello esterno. La zona dove si misura il fondo cielo.
La magnitudine strumentale (relativa a quel setup ed a quella nottata) si ottiene come:
imag = -2.5 * log(ADU_apertura - ADU_fondocielo)
dalle magnitudini strumentali poi si deve derivare la magnitudine reale (standard). Per ottenere le magnitudini standard (rispetto al sistema fotometrico standard) ci sono due approcci:
1. Fotometria All Sky
2. Fotometria differenziale standardizzata.
Di solito si usa il secondo metodo poichè più pratico e semplice da attuare. Per farlo bene, occorrono i filtri fotometrici ed occorre calcolare i coefficienti di trasformazione che caratterizzano la nostra strumentazione. In pratica questi coefficienti correggono le piccole differenze tra il nostro sistema ed il sistema fotometrico standard. Alla fine avremo delle misure fotometriche standard che potremo confrontare con altre misure fatte da altri osservatori dilettanti e professionisti.
Saluti
Lorenzo Franco
per dare una risposta precisa occorrerebbe leggere il contesto del libro nel quale sono riportate le formule.
Ad ogni modo con la fotometria d'apertura si misurano tre zone:
1. L'apertura. E' la parte centrale che misura il contributo (in ADU) del target.
2. il gap una zona intermedia dove non si fanno misure (serve solo per separare le zone).
3. L'anello esterno. La zona dove si misura il fondo cielo.
La magnitudine strumentale (relativa a quel setup ed a quella nottata) si ottiene come:
imag = -2.5 * log(ADU_apertura - ADU_fondocielo)
dalle magnitudini strumentali poi si deve derivare la magnitudine reale (standard). Per ottenere le magnitudini standard (rispetto al sistema fotometrico standard) ci sono due approcci:
1. Fotometria All Sky
2. Fotometria differenziale standardizzata.
Di solito si usa il secondo metodo poichè più pratico e semplice da attuare. Per farlo bene, occorrono i filtri fotometrici ed occorre calcolare i coefficienti di trasformazione che caratterizzano la nostra strumentazione. In pratica questi coefficienti correggono le piccole differenze tra il nostro sistema ed il sistema fotometrico standard. Alla fine avremo delle misure fotometriche standard che potremo confrontare con altre misure fatte da altri osservatori dilettanti e professionisti.
Saluti
Lorenzo Franco
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LFranco - Quasar Dipendente
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Grazie Sig.Franco, sempre molto esaustivo e chiaro.
Saluti
Tonino
Saluti
Tonino
- tonyven
- Quasar Dipendente
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- Iscritto il: 10 gen 2019, 17:54
Ciao a tutti. Stavo provando a misurare la magnitudine dell'ultimo spettro che ho fatto v694Mon con il metodo illustrato nel post "magnitudini dallo spettro" del Sig.Franco. Mi trovo in difficoltà nel rappresentare il grafico del profilo elaborato in ADU invece che in intensità relativa sull'asse y con ISIS. Qualcuno di voi sa come si rappresenta un profilo con i valori ADU in y su ISIS? Grazie
Saluti
TOnino
Saluti
TOnino
- tonyven
- Quasar Dipendente
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- Iscritto il: 10 gen 2019, 17:54
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