Kilodegree Extremely Little Telescope (KELT)
Sempre cercando altro su Internet mi sono imbatutto in questo:
http://keltsouth.pbworks.com/w/page/141 ... d%20Papers
In pratica è una strumento costruito utilizzando componenti commerciali e delle lenti di derivazione fotografica. Viene utilizzato per la ricerca di esopianeti confrontando vari rilevamenti fotometrici effettuati su stelle particolarmente luminose così da individuarne la caduta di luminosità causata dal transito di un eventuale pianeta e pare che recentemente il suo utilizzo abbia dato qualche frutto.
Per chi volesse ulteriori informazioni la homepage è ovviamente l'inizio ma per addentrarsi un poco nei tecnicismi del setup e del suo utilizzo ho trovato interessante questo documento:
https://files.pbworks.com/download/UIqB ... tation.pdf
Un salutone,
A.
http://keltsouth.pbworks.com/w/page/141 ... d%20Papers
In pratica è una strumento costruito utilizzando componenti commerciali e delle lenti di derivazione fotografica. Viene utilizzato per la ricerca di esopianeti confrontando vari rilevamenti fotometrici effettuati su stelle particolarmente luminose così da individuarne la caduta di luminosità causata dal transito di un eventuale pianeta e pare che recentemente il suo utilizzo abbia dato qualche frutto.
Per chi volesse ulteriori informazioni la homepage è ovviamente l'inizio ma per addentrarsi un poco nei tecnicismi del setup e del suo utilizzo ho trovato interessante questo documento:
https://files.pbworks.com/download/UIqB ... tation.pdf
Un salutone,
A.
- alexconte
- Quasar Dipendente
- Messaggi: 1155
- Iscritto il: 7 lug 2007, 18:03
Che sistema sbilanciato! Per reggere e puntare con precisione quella strumentazione di ripresa bastava anche una CG-5, e che diamine! Solo per evitare l'autoguida, poi, quei pigroni hanno speso tutti quei soldi per una Paramount!
Scherzi a parte, un bel "sistemino" goliardicamente contrapposto all'European Extremely Large Telescope (E-ELT) che, sapientemente gestito da professionisti, e' effettivamente efficiente nella scoperta e lo studio degli esopianeti. E' quello che vanta, per questo tipo di ricerca, la maggiore copertura di cielo!
Il documento su PASP e' davvero interessante e dimostra come, lavorando con sufficiente rigore, sia possibile fare scienza anche con piccoli pezzi di vetro! Mi ha colpito come sono accuratamente descritti (in modo analitico) i limiti della strumentazione (paragrafo instrument performance), una pratica sempre effettuata nei lavori professionali. Leggo che hanno qualche problema di stabilita' nelle immagini stellari con l'obiettivo di 200 mm di focale. Chissa' a cosa e' dovuto...
Per dirla tutta, la ricerca degli esopianeti con il metodo fotometrico e' alla portata amatoriale ed e' stato ampiamente dimostrato con le numerose scoperte e campagne osservative. Il "trucco" e' sempre quello di osservare target relativamente luminosi (sfocandoli se necessario) per minimizzare l'errore associato alle misure e rivelare cosi' le lievi variazioni di luce.
Grazie per l'interessante link!
Paolo
Scherzi a parte, un bel "sistemino" goliardicamente contrapposto all'European Extremely Large Telescope (E-ELT) che, sapientemente gestito da professionisti, e' effettivamente efficiente nella scoperta e lo studio degli esopianeti. E' quello che vanta, per questo tipo di ricerca, la maggiore copertura di cielo!
Il documento su PASP e' davvero interessante e dimostra come, lavorando con sufficiente rigore, sia possibile fare scienza anche con piccoli pezzi di vetro! Mi ha colpito come sono accuratamente descritti (in modo analitico) i limiti della strumentazione (paragrafo instrument performance), una pratica sempre effettuata nei lavori professionali. Leggo che hanno qualche problema di stabilita' nelle immagini stellari con l'obiettivo di 200 mm di focale. Chissa' a cosa e' dovuto...
Per dirla tutta, la ricerca degli esopianeti con il metodo fotometrico e' alla portata amatoriale ed e' stato ampiamente dimostrato con le numerose scoperte e campagne osservative. Il "trucco" e' sempre quello di osservare target relativamente luminosi (sfocandoli se necessario) per minimizzare l'errore associato alle misure e rivelare cosi' le lievi variazioni di luce.
Grazie per l'interessante link!
Paolo
-
Paolo - Quasar Guru
- Messaggi: 7747
- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Anche io quando ho visto la Paramount sono sobbalzato sulla sedia. Poi, leggendo il pdf, si scopre che hanno fatto un allineamento al Polo senza Bigourdain .... Certo, poi si allineano i frames e il campo è davvero grande però per una postazione fissa la fatica si poteva fare
Per quanto riguarda il problema del pattern dell'FWHM che varia nel corso della notte, pensano dipenda da un effetto della variazione della temperatura delle diverse notti sulle lenti dell'ottica Mamiya utilizzata.
Ciao ciao...
A.
Per quanto riguarda il problema del pattern dell'FWHM che varia nel corso della notte, pensano dipenda da un effetto della variazione della temperatura delle diverse notti sulle lenti dell'ottica Mamiya utilizzata.
Ciao ciao...
A.
- alexconte
- Quasar Dipendente
- Messaggi: 1155
- Iscritto il: 7 lug 2007, 18:03
3 messaggi
• Pagina 1 di 1
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 13 ospiti