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Hypergon - La storia della fotografia

Orologi solari, telescopi e tutti gli strumenti che sopravvivono all'avanzare del tempo e del progresso.

Messaggioda Marco Bensi » 18 mar 2009, 16:06

Dalle perfette immagini che ho visto sul catalogo del 1911 ...immagino che un calcolo lo abbiano fatto e lo abbiano anche sperimentato.

Infatti , alla GOERZ di Berlino , c'era un reparto apposito dove si provavano i prototipi e si facevano gli esperimenti con le nuove progettazioni.

Penso che comunque la chiusura maggiore fosse per accellerare il processo di doppia esposizione.

Ciao 
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Reparto prototipi e prove.jpg
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Messaggioda gdicarlo » 18 mar 2009, 16:13

se capisco:
l'80 per cento si fa senza correzione e il 20 per cento
corregge l'eccesso di esposizione al centro
se e' cosi' allora non capisco come potresti rendere
piu' semplice la cosa... ossia con quella struttura
rotante il centro e' sempre oscurato (con il braccetto
della stella abbassato) e quindi sei costretto a fare
anche una parte di esposizione senza correttore

in realta' non so se ho capito:
a. quello che era in mente a quei perversi
b. quello che ti chiedevi tu

quindi prendila con molto inventario...
ciao ciao g.

p.s. a f/31 con le lastre di allora mi sa che i tempi di esposizione
erano lunghetti...
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gdicarlo
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Messaggioda Marco Bensi » 18 mar 2009, 16:20

gdicarlo ha scritto:p.s. a f/31 con le lastre di allora mi sa che i tempi di esposizione
erano lunghetti...


E non solo....anche la sensibilita' della emulsione sulla lastra contava molto.

Mi ricordo quando sviluppavo e stampavo le mie foto in bianco e nero ...usavo di solito la Fp4 della Ilford tirata a 800 asa e sovrasviluppata ma se uno voleva una grana finissima come la PanF (mi sembra che fosse una 50ASA) allora i tempi si allungavano....ed eravamo nel 1973-1985.
Ho stampato fino a pochi anni fa...ed ho ancora tutta l'attrezzatura in perfetto stato.

Ciao
 
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Messaggioda Marco Di Lorenzo » 18 mar 2009, 16:33

Giuseppe, non vorrei peccare di presunzione, ma io mi sarei sforzato di realizzare una maschera differente senza dover passare per una simile procedura a "doppia esposizione", soggetta peraltro anche a possibili errori. Quello che dici tu è giustissimo, ma il problema di illuminare anche la parte centrale dell'obiettivo si poteva risolvere ricorrendo , ad esempio, a una maschera asimmetrica. Detto questo, tanto di cappello comunque ai progettisti! Tutto questo dimostra quanto fosse artigianale e creativo il lavoro del fotografo,  anche sul fronte puramente tecnico...
Un'altra questione: visto che le lastre utilizzate erano davvero enormi (fino a 24"x28"=61x71cm) mi chiedo quale fosse l'effettiva risoluzione delle immagini ottenute. Immagino che non raggiungessero le centinaia di linee/mm delle pellicole prodotte qualche anno fa, però certamente i dettagli erano molti. Esiste quache info al riguardo o, meglio ancora, qualche buona scannerizzazione di queste lastre su Internet???
Marco
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Messaggioda Marco Bensi » 18 mar 2009, 16:48

E' vero , caro Marco, che la cosa sembra artigianale ed un po' curiosa ...ma i risultati erano esaltanti e siccome questi obiettivi si usavano ancora dopo 50 anni dalla loro progettazione...ho proprio l'impressione che tra teoria e pratica ci sia un certo divario...una volta tanto. :P :-X :-* ;D ;D

In alcune immagini si vede questa pompetta che serviva a far frullare i petali...quasi comico e nello stesso tempo ...poetico. :'( ;)

Un ultima cosa...ho fatto mascherature speso in camera oscura in post ripresa...e la cosa portava a molta attenzione per non errare.
Ma in fase di ripresa...questo sistema doveva essere relativamnete facile e sicuro nei risultati...se no ..sarebbe stato soppiantato subito.

Vi invio una foto curiosa e altrettanto originale..

Il sistema Goerz di fare degli scatti fotografici ad animali selvaggi in Africa (non vi mando tutte le altre foto).

Ciao
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Sistema GOERZ x caccia fotografica.jpg
Ultima modifica di Anonymous il 18 mar 2009, 16:50, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda gdicarlo » 18 mar 2009, 17:01

non e' facile...
ossia: se al centro deve assorbire, ma non occultare, deve essere
vetro... e infatti questa sara' la soluzione scelta successivamente,
con i filtri ad assorbimento graduale (vedi topogon ecc...)
altrimenti la scelta tutto o niente e' la piu' comoda, non devi
lavorare altre superfici ottiche ecc...

mantenendo la simmetria cilindrica sull'asse ottico e la fattibilita'
meccanica del pezzo che occulta non vedo una soluzione alternativa

proposte??
(ossia: la maschera asimmetrica intorno a che gira???)
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Messaggioda Marco Di Lorenzo » 18 mar 2009, 17:16

Giuseppe, in effetti hai ragione: la maschera asimmetrica dovrebbe basarsi su un perno otticamente trasparente o, in alternativa, dovrebbe poggiare su una guida circolare (tipo cuscinetto a sfera). In entrambi i casi, ci sarebbe una complicazione (ottica o meccanica, rispettivamente) del sistema e forse è questo il motivo per cui i validi progettisti hanno ripiegato sul sistema di esposizione in due fasi (inimmaginabile con i moderni tempi di posa ridotti). Poi il filtro neutro a gradiente ha risolto definitivamente il problema.
Rimango in attesa di vedere qualche immagine a grande formato riprodotta con tutti i suoi dettagli, per capire quanti "megapixel equivalemti" contiene... ::)
Marco
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Messaggioda Paolo » 18 mar 2009, 19:18

mi chiedo perchè non si fosse realizzata una maschera differente (con dei petali "meno chiusi") per consentire di semplificare la procedura


Credo che sia il risultato di una ottimizzazione verificata per via sperimentale. Se i petali li fai meno chiusi, il gradiente di "controvignettatura" e' piu' blando e costringe ad una percentuale tra le due esposizioni non piu' di 80:20 ma magari di 50:50, con il rischio di far rimanere traccia dei tre supporti a 120°. Forse...

Considerando i tempi comunque la cosa e' frutto di un ingegno non indifferente...

Ciao
Paolo

PS: pero'... 'sti capoccioni della Goerz, quanto casino per non fare un flat...  :-X ;D
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