Supernova SN 2017eaw
A quarantacinque giorni dalla sua scoperta, la supernova brilla ancora di tredicesima magnitudine. Il calo di luminosita' in banda V ed R e' stato veramente minimo, diversamente nel blu dove ha perso piu di una mag.
A dispetto del pur lieve calo di luce, lo spettro e' oggi molto piu' facile, essendosi rinforzate le righe dell'idrogeno e formati nuovi assorbimenti operati dal sodio (Na D) e da vari altri metalli (Fe II, Sc II) nella regione blu-verde dello spettro.
L'ultima mia osservazione e' del 26 giugno. Sempre Lhires III, configurato in bassa risoluzione (reticolo da 150 l/mm).
La calibrazione in flusso assoluto e' fatta con la fotometria simultanea. Ho utilizzato ancora una volta il metodo manuale (fotometria di apertura sulla media e foglio di calcolo) ma spero di impiegare quanto prima MPO Canopus. La magnitudine media rilevata e' pari a 13.218 (V). Le stelle considerate fanno parte della sequenza AAVSO.
Il raffronto di spettri presi in tempi diversi riflette bene il calo di luminosita' nel blu. Come si vede dal grafico sotto, il continuo si abbassa progressivamente nelle regioni a sinistra. Il raffreddamento e' un effetto conseguente all'espansione dei gas (adiabatic cooling). La temperatura della fotosfera delle SN e' massima nei primi momenti dell'esplosione, poi decresce rapidamente con l'espansione degli ejecta.
Un altro effetto legato all'espansione dei gas, quindi al tempo, riguarda la variazione della velocita' misurata in base all'assorbimento del profilo P-Cygni. L'assorbimento si forma nella fotosfera e in una supernova questa regredisce negli strati sottostanti man mano che l'espansione incrementa la trasparenza. Gli strati sottostanti si espandono piu' lentamente, di conseguenza il P-Cygni riflette una riduzione del blue-shift. Anche questo effetto e' ben visibile nei nostri modesti spettri amatoriali.
Speriamo di poter seguire ancora questa longeva supernova. Chi usa lo Star Analyser provi adesso, la sua osservabilita' a livello spettrale e' assai migliorata.
Paolo
A dispetto del pur lieve calo di luce, lo spettro e' oggi molto piu' facile, essendosi rinforzate le righe dell'idrogeno e formati nuovi assorbimenti operati dal sodio (Na D) e da vari altri metalli (Fe II, Sc II) nella regione blu-verde dello spettro.
L'ultima mia osservazione e' del 26 giugno. Sempre Lhires III, configurato in bassa risoluzione (reticolo da 150 l/mm).
La calibrazione in flusso assoluto e' fatta con la fotometria simultanea. Ho utilizzato ancora una volta il metodo manuale (fotometria di apertura sulla media e foglio di calcolo) ma spero di impiegare quanto prima MPO Canopus. La magnitudine media rilevata e' pari a 13.218 (V). Le stelle considerate fanno parte della sequenza AAVSO.
Il raffronto di spettri presi in tempi diversi riflette bene il calo di luminosita' nel blu. Come si vede dal grafico sotto, il continuo si abbassa progressivamente nelle regioni a sinistra. Il raffreddamento e' un effetto conseguente all'espansione dei gas (adiabatic cooling). La temperatura della fotosfera delle SN e' massima nei primi momenti dell'esplosione, poi decresce rapidamente con l'espansione degli ejecta.
Un altro effetto legato all'espansione dei gas, quindi al tempo, riguarda la variazione della velocita' misurata in base all'assorbimento del profilo P-Cygni. L'assorbimento si forma nella fotosfera e in una supernova questa regredisce negli strati sottostanti man mano che l'espansione incrementa la trasparenza. Gli strati sottostanti si espandono piu' lentamente, di conseguenza il P-Cygni riflette una riduzione del blue-shift. Anche questo effetto e' ben visibile nei nostri modesti spettri amatoriali.
Speriamo di poter seguire ancora questa longeva supernova. Chi usa lo Star Analyser provi adesso, la sua osservabilita' a livello spettrale e' assai migliorata.
Paolo
-
Paolo - Quasar Guru
- Messaggi: 7747
- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Complimenti Paolo bellissimo lavoro,
non pensavo che la supernova fosse ancora "sufficientemente" luminosa per la spettroscopia.
Mi piace molto il grafico che mette a confronto il profilo P-Cygni delle diverse sessioni osservative.
Saluti
Lorenzo Franco
non pensavo che la supernova fosse ancora "sufficientemente" luminosa per la spettroscopia.
Mi piace molto il grafico che mette a confronto il profilo P-Cygni delle diverse sessioni osservative.
Saluti
Lorenzo Franco
-
LFranco - Quasar Dipendente
- Messaggi: 647
- Iscritto il: 8 ago 2015, 0:51
- Località: Roma
Complimenti Paolo, anch'io ho tentato una ripresa alla SN nella stessa sera, ma ho ottenuto degli spettri rumorossimi causa il forte inquinamento luminoso che circonda la mia postazione.Pur aumentando il diametro del telescopio da 203 a 232 con l'acquisto di un C91/4, il rapporto segnale rumore è rimasto identico.Ho guadagnato solo nel tempo di integrazione che si è dimezzato rispetto al C8. Dopo questa osservazione ed il confronto con il tuoi spettri presi nella stessa ora,ho dedotto che non potrò mai stilare, con il mio setup, uno spettro accettabile osservando soggetti superiori alla 11^ magnitudine, causa l'elevato valore del fondo cielo.
Umberto
Umberto
- umberto
- Quasar Guru
- Messaggi: 1590
- Iscritto il: 11 gen 2011, 23:07
Lorenzo, Umberto, grazie per i vostri commenti! Umberto, aggiungi pure la fenditura piu' chiusa e la camera CCD meno efficiente. Credo non sia tutta "colpa" dell'IL...
Paolo
Paolo
-
Paolo - Quasar Guru
- Messaggi: 7747
- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
14 messaggi
• Pagina 2 di 2 • 1, 2
Torna a Spettroscopia, Radioastronomia
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 13 ospiti