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Spettroscopista alle prime armi

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda umberto » 8 giu 2015, 12:53

Edo, una precisa messa a fuoco delle Balmer crea un profilo perfetto.Umberto
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Messaggioda Pering » 8 giu 2015, 15:06

Le Balmer sarebbero quelle righe nere giusto?
Si mettono a fuoco a occhio o c'è qualche metodo piu preciso?
Per esempio si potrebbe fare un profilo al volo e valutare l'altezza dei picchi e la larghezza dei picchi negativi si intende.
O forse è meglio riferirsi allo spessore una sorta di fwmh?

Ieri mi sono scaricato ISIS e mi è passata la voglia di diventare spettroscopista. :( . Non è neanche in Italiano, e non c'è un manuale per ignoranti neofiti in italiano maccheronico! :-\
Pering
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Messaggioda umberto » 9 giu 2015, 11:11

Si Edo, le righe di Balmer sono i segmentini neri verticali che si vedono lungo lo spettro.La messa a fuoco va fatta con l'occhio su di esse, quando le vedi più strette e marcate sei a posto.
Un profilo di bozza a volo puoi farlo se possiedi AStroart, puoi tracciare una linea con il mouse con la funzione "profile" che attraversi tutte le righe e passi orizzontalmente al centro dello spettro.
La voglia di diventare spettroscopista stava per passare anche a me.
Hai ragione il programma ISIS è un po difficile per coloro che sono alle prime armi, bisogna avere un supporto da chi lo conosce bene, peccato che siamo un po distanti altrimenti sarebbe stato più facile incontrarci.
Tieni presente che tutti i programmi di elaborsazione sono da digerire, ISIS è il più preciso ed il più veloce, quando lo avrai imparato bene il tre minuti elabori un profilo.
Cerca di seguire il tutorial che ha pubblicato Paolo sul Forum e vedrai che non sarà cosi tanto difficile come pensi.Saluti Umberto
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Messaggioda Pering » 9 giu 2015, 12:04

Dov'è il tutorial di Paolo?
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Messaggioda Paolo » 9 giu 2015, 12:12

Edo, quanto vai di corsa!!! ;)

Hai visto qui?

viewtopic.php?f=22&t=2700

Se hai qualche intoppo dimmi dove e se vuoi apri un nuovo topic oppure prosegui quello. Con tutta calma e quando hai voglia e tempo... le cose vanno un po' "digerite"!

Per la messa a fuoco puoi tranquillamente procedere ad occhio sulle righe di assorbimento. Io preferisco una vista anche meno accurata ma piu' dinamica che il contrario (verificare sul profilo estratto sarebbe stato perfetto in assenza di turbolenza).

Nota che lo spettro prodotto con lo SA puo' avere un fuoco leggermente diverso tra zona blu e rossa. Regolati se puoi con la riga H-beta (vedi la mia immagine con le etichette) che e' piuttosto centrale. Direi pero' che non serve neanche parlarne perche' come hai fatto con Vega e' perfetto.


Per Tullio:

Costruire uno strumento per vedere lo spettro dei vari tipi di lampade, del Sole o delle poche stelle piu' luminose e' abbastanza semplice. Uno spettroscopio "stellare", nel vero senso del termine, un po' meno. Con il primo fai interessanti esperienze ma sei molto limitato, con l'altro ti si apre un mondo!

I punti chiave di uno spettroscopio stellare sono la buona efficienza e la dotazione di un sistema di puntamento e guida in fenditura (diamo per scontata la qualita' ottica e meccanica).

L'efficienza riguarda la capacita' di convogliare la maggior percentuale di luce in arrivo dal soggetto in uno spettro delle giuste dimensioni sul sensore. Se i componenti ottico-meccanici non sono correttamente progettati, una importante parte della luce viene dispersa e non concorre alla formazione dello spettro.

Riguardo il sistema di guida, il problema e' quello di piazzare e mantenere centrata una stella ad esempio di mag 10 (tenendosi sul luminoso), per la durata dell'integrazione (anche ore), su una fenditura larga 25 micron. Nulla di impossibile, per carita', ma bisogna essere in grado di realizzare con una certa precisione dei piccoli assiemi ottico-meccanici (con alcuni elementi che vanno acquistati).

Di progetti ce ne sono diversi. Io non sono esperto ma siccome lo conosco ti segnalo quello del Lhires III, di pubblico dominio, in cui sono descritte in dettaglio (disegni tecnici) le varie parti funzionali dello spettroscopio:

http://www.astrosurf.com/thizy/lhires3/e_schemas.html

Ad esempio lo schema del sistema di guida con fenditura riflettente e' qui:
http://www.astrosurf.com/thizy/lhires3/ ... uille1.jpg

Il suo rendering 3d:
http://www.astrosurf.com/thizy/lhires3/plan3db10.gif

Il Lhires utilizza un reticolo piano, uno specchietto e, a parte nel sistema di guida, una sola ottica composta da un doppietto acromatico (sistema Littrow).

Con un reticolo concavo la prima cosa da verificare e' l'eventuale presenza di aberrazioni fuori asse. Ho letto che reticoli del genere vengono spesso impiegati nei cosiddetti "monocromatori", strumenti che registrano un piccolissimo intervallo di lunghezza d'onda alla volta (per aumentare l'ampiezza bisogna fare una scansione).

A te serve invece collocare un sensore nel punto in cui si forma lo spettro (il quale registra un piu' ampio intervallo spettrale). In questo caso puo' darsi che le distorsioni ai bordi degradino eccessivamente la qualita' dello spettro. Tutto dipende dal tipo di reticolo impiegato (e ovviamente dal suo costo).

C'e' anche da capire in che range spettrale e' ottimizzata l'efficienza dei tuoi reticoli. Sarebbero poco utili se ad esempio il massimo cadesse nell'infrarosso (a noi serve maggiormente nel visuale).

Circa la fenditura, a mio avviso e' d'obbligo. Ti permette di isolare il soggetto dalle altre sorgenti luminose presenti nel campo (oltre a garantire la risoluzione). Evita se puoi le soluzioni che focalizzano l'immagine stellare di ordine zero in un segmento e non in un punto sul sensore (lenti cilindriche o reticoli concavi di forma speciale). Lo spettro di una stella non deve essere piu' alto di pochi pixel, altrimenti si carica del rumore loro associato.

Immagine ideale dello spettro sul sensore:

2d_ok.jpg

Situazione da evitare (uso di lenti cilindriche o speciali reticoli concavi):

2d_no_ok.jpg

Lo spettro e' troppo alto e la luce sparpagliata su un numero notevolmente maggiore di pixel. Qui ti ho mostrato un soggetto luminoso ma se si fosse trattato di una debole stella, nel secondo caso lo spettro non si sarebbe neanche visto a causa dello sfavorevole rapporto s/r. L'unica sua utilita' riguarda fini didattici con soggetti luminosi (le righe ad occhio si vedono meglio).

Ti consiglio anche questa guida alla progettazione di uno schema classico composto da un reticolo piano di Christian Buil, una fenditura e due obiettivi fotografici:

http://www.astrosurf.com/buil/us/stage/ ... ign_us.htm

Purtroppo io non ho le abilita' per l'autocostruzione e non ti posso suggerire le soluzioni meccaniche necessarie a supportare un determinato schema ottico. Sto cercando di contattare Paolo, ti faccio sapere appena possibile.

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Messaggioda Pering » 9 giu 2015, 15:04

Quindi non esiste un vero manuale per esempio in PDF?
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Messaggioda Paolo » 9 giu 2015, 17:16

Le guide ufficiali sono qui (pensavo le avessi gia' provato a leggere, i link sono nella stessa pagina da cui hai scaricato il software):

http://www.astrosurf.com/buil/isis/guide_sa/tuto_en.htm
http://www.astrosurf.com/buil/isis/quicksa/tuto_en.htm

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Messaggioda umberto » 9 giu 2015, 19:12

Edo, su Quasar vai a: forum-spettroscopia radioastronomia, alla finestra "cerca" digita Star Analyser 100 e a pag 6 troverai alla voce:"Re: ISIS & Star Analyser 100 primi passi..." tutto quello che ti serve.Ciao Umberto
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