AG Dra in outburst
Abbiamo visto che nell'ATel #7852, in cui c'e' anche il contributo di Umberto, la simbiotica e' stata annunciata in fase di outburst. Il prof. Steve Shore dell'Universita' di Pisa ha invitato gli osservatori del gruppo ARAS a seguire spettroscopicamente AG Dra. Gli spettri in formato standard FITS possono essere inviati a François Teyssier che ne cura l'archiviazione sulla piattaforma web alla quale tutti possono liberamente accedere.
Particolare interesse e' rivolto alle cosiddette "emissioni Raman", dovute alla presenza di fotoni ultravioletti degli atomi di ossigeno in alto stato di ionizzazione (O VI, 1032 e 1038A) che interagiscono con l'idrogeno neutro (Raman scattering), dando origine alle righe a 6825 e 7082A nello spettro visibile. In AG Dra, rispetto ad altre simbiotiche, questo processo sembra essere molto piu' efficiente.
Da parte mia ho alcune recenti osservazioni. L'ultima, dopo l'annuncio dell'outburst, e' del 2 giugno:
Riga H-alfa (R~16000):
Elio neutro (6678 e 7065A) e righe di emissione allargate Raman (R~6000), sempre del 2 giugno:
In precedenza, la riga H-alfa del 29 maggio (R~16000):
La stessa regione, comprensiva dell'elio neutro He I 6678A, osservata il 15 aprile (R~6000):
Curva di luce AAVSO degli ultimi 100 giorni (ancora piuttosto piatta):
Se avete modo, monitorate questa simbiotica!
Paolo
Particolare interesse e' rivolto alle cosiddette "emissioni Raman", dovute alla presenza di fotoni ultravioletti degli atomi di ossigeno in alto stato di ionizzazione (O VI, 1032 e 1038A) che interagiscono con l'idrogeno neutro (Raman scattering), dando origine alle righe a 6825 e 7082A nello spettro visibile. In AG Dra, rispetto ad altre simbiotiche, questo processo sembra essere molto piu' efficiente.
Da parte mia ho alcune recenti osservazioni. L'ultima, dopo l'annuncio dell'outburst, e' del 2 giugno:
Riga H-alfa (R~16000):
Elio neutro (6678 e 7065A) e righe di emissione allargate Raman (R~6000), sempre del 2 giugno:
In precedenza, la riga H-alfa del 29 maggio (R~16000):
La stessa regione, comprensiva dell'elio neutro He I 6678A, osservata il 15 aprile (R~6000):
Curva di luce AAVSO degli ultimi 100 giorni (ancora piuttosto piatta):
Se avete modo, monitorate questa simbiotica!
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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Lo posso fare con lo star analizer 100?
- Pering
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Salve, posto un profilo della stella in argomento osservata la sera del 03-06-2015.L'astronomo Ulisse Munari ha commentato che la stella si trova in una fase di fluttuazione e che anche il mio spettro suggerisce una pausa di riflessione nella evoluzione.
Edo grazie per i complimenti, devo darti un consiglio, non correre troppo, prima devi esercitarti con stelle molto luminose e poi........
AG Dra è di mag.10. Se hai ricevuto lo Star Analyser, inizia a fare uno spettro di Vega o di qualche altra stella luminosa di tipo spettrale A,B,O dove si vedono bene le righe di Balmer, prova poi a calibrarle seguendo il Tutorial che ha trascritto Paolo sul nostro Forum.
Saluti a tutti Umberto
Edo grazie per i complimenti, devo darti un consiglio, non correre troppo, prima devi esercitarti con stelle molto luminose e poi........
AG Dra è di mag.10. Se hai ricevuto lo Star Analyser, inizia a fare uno spettro di Vega o di qualche altra stella luminosa di tipo spettrale A,B,O dove si vedono bene le righe di Balmer, prova poi a calibrarle seguendo il Tutorial che ha trascritto Paolo sul nostro Forum.
Saluti a tutti Umberto
- umberto
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Ottimo Umberto! Grazie per le info dal prof. Munari.
Certo Edo, oggetti di mag 9-10 sono ampiamente alla portata dello Star Analyser. Naturalmente, l'utilita' per eventuali analisi scientifiche dipende da quale caratteristica spettrale e' oggetto di studio e a che risoluzione (ad esempio alcune variazioni si vedono solo in spettri ad alta risoluzione).
Come consigliato da Umberto e' bene fare prima un po' di pratica che sostanzialmente riguarda la calibrazione del profilo in lunghezza d'onda e in intensita'. Una volta ottimizzata la strumentazione ed apprese le tecniche per l'elaborazione potrai fare interessanti osservazioni di soggetti analoghi ed anche molto piu' deboli.
Ti dico subito che con la spettroscopia senza fenditura (il caso dello Star Analyser), meno e' luminoso il target, piu' dovrai stare attento alla contaminazione dello spettro da parte delle stelle di campo. In alcuni casi (soggetti molto deboli che si stagliano nelle regioni della Via Lattea) e' proprio impossibile evitare che qualche stella del fitto campo si sovrapponga allo spettro.
Paolo
Lo posso fare con lo star analizer 100?
Certo Edo, oggetti di mag 9-10 sono ampiamente alla portata dello Star Analyser. Naturalmente, l'utilita' per eventuali analisi scientifiche dipende da quale caratteristica spettrale e' oggetto di studio e a che risoluzione (ad esempio alcune variazioni si vedono solo in spettri ad alta risoluzione).
Come consigliato da Umberto e' bene fare prima un po' di pratica che sostanzialmente riguarda la calibrazione del profilo in lunghezza d'onda e in intensita'. Una volta ottimizzata la strumentazione ed apprese le tecniche per l'elaborazione potrai fare interessanti osservazioni di soggetti analoghi ed anche molto piu' deboli.
Ti dico subito che con la spettroscopia senza fenditura (il caso dello Star Analyser), meno e' luminoso il target, piu' dovrai stare attento alla contaminazione dello spettro da parte delle stelle di campo. In alcuni casi (soggetti molto deboli che si stagliano nelle regioni della Via Lattea) e' proprio impossibile evitare che qualche stella del fitto campo si sovrapponga allo spettro.
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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- Località: L'Aquila
Ciao Paolo e tutti.
Ieri sera, abbiamo deciso di riprendere anche noi la stella AG Draconis con il reticolo da 1200 l/mm.
Abbiamo cercato di osservare la zona delle righe di Raman che citavi all'inizio di questo topic.
Il risultato è il seguente:
Come stella per la calibrazione in intensità abbiamo scelto la stella HD 123299 di classe A0 III presente nel catalogo di Miles.
Sperando di aver fatto tutto correttamente, abbiamo provato poi a stimare (a titolo puramente indicativo) i rapporti fra le intensità dell'He I e dell'O IV ionizzati citati anche nell'ATel #7852.
Il risultato ottenuto (da prendere con le molle, anche perchè onestamente non conosco il significato fisico di questi rapporti) è il seguente:
O VI I(λ 6830)/I(λ 7088) = 1.26
He I(λ 6678)/I(λ 7065) = 1.06
Mi sembra che questi valori siano più bassi di quelli citati nell'ATel #7852 dove vengono riportati pari a 1.58 se non erro.
Ogni commento riguardo lo spettro ed i rapporti trovati è ben accetto.
Grazie
Nico
Ieri sera, abbiamo deciso di riprendere anche noi la stella AG Draconis con il reticolo da 1200 l/mm.
Abbiamo cercato di osservare la zona delle righe di Raman che citavi all'inizio di questo topic.
Il risultato è il seguente:
Come stella per la calibrazione in intensità abbiamo scelto la stella HD 123299 di classe A0 III presente nel catalogo di Miles.
Sperando di aver fatto tutto correttamente, abbiamo provato poi a stimare (a titolo puramente indicativo) i rapporti fra le intensità dell'He I e dell'O IV ionizzati citati anche nell'ATel #7852.
Il risultato ottenuto (da prendere con le molle, anche perchè onestamente non conosco il significato fisico di questi rapporti) è il seguente:
O VI I(λ 6830)/I(λ 7088) = 1.26
He I(λ 6678)/I(λ 7065) = 1.06
Mi sembra che questi valori siano più bassi di quelli citati nell'ATel #7852 dove vengono riportati pari a 1.58 se non erro.
Ogni commento riguardo lo spettro ed i rapporti trovati è ben accetto.
Grazie
Nico
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nico - Quasar Dipendente
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- Iscritto il: 17 giu 2013, 19:20
Ciao Nico, complimenti per lo spettro! Peccato non aver incluso del tutto la riga Raman 7088, cosi' tagliata non puo' essere usata nei calcoli perche' la relativa EW sarebbe sottostimata.
Da quanto scritto nell'ATel, l'indicatore principale e' il decremento di intensita' delle specie ionizzate. Infatti si parla del rapporto He II 4686 su H-beta. Per lo stesso motivo le righe Raman, provenienti dallo scattering dell'ossigeno O VI, credo vadano rapportate non fra loro ma alle emissioni dell'elio neutro.
Nel mio profilo, ad esempio, la EW della Raman 6830 e' 2.3 volte quella dell'elio He I 6678. Il rapporto che in fase di quiescenza era di 3.8 e che alla data dell'ATel era passato a 1.58 dovrebbe provenire da un calcolo di questo tipo. Prendendole assieme, cioe' sommando le EW delle due O VI Raman e quelle delle due righe dell'elio neutro, ottengo nel mio spettro R = -11.9A/-7.0A = 1.7, un valore non lontano da 1.58 riportato nell'Atel.
Non so se il calcolo deve essere di questo tipo (in sostanza una media dei due rapporti) ma, visto che abbiamo la fortuna di avere con noi il co-autore dell'ATel, incarichiamo Umberto di chiedere come e' stato calcolato il recente rapporto di 1.58.
Grazie Umb!
Paolo
Da quanto scritto nell'ATel, l'indicatore principale e' il decremento di intensita' delle specie ionizzate. Infatti si parla del rapporto He II 4686 su H-beta. Per lo stesso motivo le righe Raman, provenienti dallo scattering dell'ossigeno O VI, credo vadano rapportate non fra loro ma alle emissioni dell'elio neutro.
Nel mio profilo, ad esempio, la EW della Raman 6830 e' 2.3 volte quella dell'elio He I 6678. Il rapporto che in fase di quiescenza era di 3.8 e che alla data dell'ATel era passato a 1.58 dovrebbe provenire da un calcolo di questo tipo. Prendendole assieme, cioe' sommando le EW delle due O VI Raman e quelle delle due righe dell'elio neutro, ottengo nel mio spettro R = -11.9A/-7.0A = 1.7, un valore non lontano da 1.58 riportato nell'Atel.
Non so se il calcolo deve essere di questo tipo (in sostanza una media dei due rapporti) ma, visto che abbiamo la fortuna di avere con noi il co-autore dell'ATel, incarichiamo Umberto di chiedere come e' stato calcolato il recente rapporto di 1.58.
Grazie Umb!
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
- Messaggi: 7747
- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Grazie Paolo.
Hai pienamente ragione, potevamo spostare ancora un po' lo spettro per riprendere meglio tutte le Raman.
In attesa di Umberto ho due domande:
- Il calcolo dei rapporti va fatto usando le EW e non i picchi di intensità?
- Penso di aver capito le tue considerazioni sui rapporti, ma come mai al link http://www.astronomie-amateur.fr/feuill ... _7088.html se non erro si parla di rapporto fra le lighezze d'onda di 6830 / 7088 che sono relative all' O IV?
Grazie
Hai pienamente ragione, potevamo spostare ancora un po' lo spettro per riprendere meglio tutte le Raman.
In attesa di Umberto ho due domande:
- Il calcolo dei rapporti va fatto usando le EW e non i picchi di intensità?
- Penso di aver capito le tue considerazioni sui rapporti, ma come mai al link http://www.astronomie-amateur.fr/feuill ... _7088.html se non erro si parla di rapporto fra le lighezze d'onda di 6830 / 7088 che sono relative all' O IV?
Grazie
-
nico - Quasar Dipendente
- Messaggi: 386
- Iscritto il: 17 giu 2013, 19:20
Ciao Nico,
L'intensita' di una riga spettrale viene misurata con la larghezza equivalente perche' e' un parametro insensibile alla risoluzione strumentale. L'altezza di un picco (ma anche la FWHM se non si detrae la componente strumentale) e' invece fortemente dipendente dalla risoluzione dello spettro, come puoi vedere in qusto esempio dove ho simulato una risoluzione inferiore (con un filtraggio gaussiano):
In pratica, basandoti sull'altezza, non puoi fare confronti su spettri ottenuti con strumenti di diverso potere risolvente. Invece la EW delle righe (l'area sottostante) resta inalterata. L'altezza viene usata per calcolare il parametro V/R di una riga a doppio picco in quanto si desume dallo stesso spettro.
Maggiori info qui: http://www.astrosurf.com/buil/us/spe2/hresol7.htm
Nella pagina che segnali il contesto mi sembra diverso (nell'ATel si parla di declino/scomparsa di specie ionizzate, uno stato che riguarda entrambe le righe O VI Raman), comunque aspettiamo informazioni dal nostro mitico Umberto!
Paolo
Il calcolo dei rapporti va fatto usando le EW e non i picchi di intensità?
L'intensita' di una riga spettrale viene misurata con la larghezza equivalente perche' e' un parametro insensibile alla risoluzione strumentale. L'altezza di un picco (ma anche la FWHM se non si detrae la componente strumentale) e' invece fortemente dipendente dalla risoluzione dello spettro, come puoi vedere in qusto esempio dove ho simulato una risoluzione inferiore (con un filtraggio gaussiano):
In pratica, basandoti sull'altezza, non puoi fare confronti su spettri ottenuti con strumenti di diverso potere risolvente. Invece la EW delle righe (l'area sottostante) resta inalterata. L'altezza viene usata per calcolare il parametro V/R di una riga a doppio picco in quanto si desume dallo stesso spettro.
Maggiori info qui: http://www.astrosurf.com/buil/us/spe2/hresol7.htm
Penso di aver capito le tue considerazioni sui rapporti, ma come mai al link http://www.astronomie-amateur.fr/feuill ... _7088.html se non erro si parla di rapporto fra le lighezze d'onda di 6830 / 7088 che sono relative all' O IV?
Nella pagina che segnali il contesto mi sembra diverso (nell'ATel si parla di declino/scomparsa di specie ionizzate, uno stato che riguarda entrambe le righe O VI Raman), comunque aspettiamo informazioni dal nostro mitico Umberto!
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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