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Spettro della cometa Lovejoy Q2 2014

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda nico » 9 gen 2015, 1:57

Impressionante Paolo.
:-o
Bellissimo spettro.

Una domanda.
Per riprendere lo spettro del fondo cielo dove hai puntato e con quale tempo di posa totale?
Te lo chiedo perché immagino che anche tu come noi, avessi l'intera fenditura occupata dalla chioma quindi il fondo cielo in realtà non riuscivamo a ricavarlo dalle riprese della cometa.
Come tempo di posa totale sul fondo cielo poi hai dovuto fare lo stesso tempo dello spettro della cometa per rendere confrontabili i segnali?

A presto
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Messaggioda Paolo » 9 gen 2015, 9:38

Grazie per l'apprezzamento Nico. Ho integrato lo spettro del fondo cielo per circa meta' del tempo di esposizione della cometa, puntando la zona (alla stessa declinazione) in cui sarebbe poi passata la cometa. In questi casi piu' si espone e meglio e'. Comunque c'e' una buona compensazione sul segnale "aprendo" maggiormente la zona di binning per l'estrazione del profilo. Il rischio di una integrazione molto ridotta e' l'introduzione del rumore nel profilo finale (oltre ad una eliminazione delle righe del cielo non ottimale). Siccome ho usato la sottrazione (non la divisione) ho dovuto precalibrare le intensita' dello spettro del fondo cielo.

A presto
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Messaggioda umberto » 10 gen 2015, 11:21

Ottimo lavoro Paolo, mentre io ero a letto.Complimenti Umberto
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Messaggioda Paolo » 15 gen 2015, 15:42

Non si finisce mai di imparare... l'ottenimento dello spettro delle sole emissioni gassose cometarie, cioe' senza il contributo della luce solare riflessa dai grani di polvere, sembra non sia cosa semplice (mi e' stato confermato dagli esperti sul forum ARAS). Non ho ancora avuto dettagliate informazioni sulle tecniche da utilizzare, nel frattempo ho fatto le connsiderazioni che seguono.

Con lo spettro solare, impiegato per lo scopo, noi prendiamo di solito due differenti strade: divisione e sottrazione. In effetti la componente di luce solare riflessa dalle polveri (lo spettro di riflettanza delle polveri cometarie) viene sommata alla radiazione delle emissioni gassose. Per questo motivo, per isolare la componente in emissione, lo spettro solare andrebbe sottratto, non diviso. Entrambe le operazioni, sottrazione o divisione, tolgono le righe di assorbimento solari e il suo continuo, tuttavia la divisione opera anche un riscalamento delle intensita' delle emissioni che puo' essere differenziale a seconda della zona (quando queste si trovano in punti di intensita' del continuo differenti). Credo che cio' non sia desiderato se l'obiettivo e' una analisi quantitativa dei gas.

Dal punto di vista pratico, la sottrazione dello spettro solare, essendo i nostri profili solitamente normalizzati ad una certa lunghezza d'onda, richiede un opportuno riscalamento che puo' essere basato sullla profondita' degli assorbimenti solari. In ogni caso anche la sottrazione dello spettro solare puo' non eliminare del tutto il continuo dovuto alle polveri cometarie se queste presentano una certa colorazione.

Tutti problemi che naturalmente si riducono quando l'intensita' delle emissioni gassose e' molto maggiore rispetto alla radiazione riflessa dalle polveri della cometa. Credo che sia il caso di questa cometa.

Ultime osservazioni.

12 gennaio, Lhires III con reticolo da 1200 l/mm (R~5500), regione del doppietto del sodio. Sullo spettro di riflettanza l'emissione del doppietto non e' apprezzabile. Altre righe piu' intense provengono dalle molecole NH2 e C2.

C2014_Q2_12jan_main.jpg

13 gennaio, qui siamo alla massima risoluzione dello strumento. Lhires III con reticolo da 2400 l/mm (R~15000). La regione spettrale e' centrata sulle righe aurorali del doppietto dell'ossigeno [O I] 6300/6363 A. Notare che anche la nostra atmosfera (airglow) genera le stesse due righe ma di intensita' notevolemnte inferiori a quelle della cometa (circa 1-2 %). La sottrazione del fondo cielo non ha infatti cambiato in modo apprezzabile il profilo.

C2014_Q2_13jan_main.jpg


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Messaggioda nico » 16 gen 2015, 0:02

Ottimo ed interessantissimo intervento Paolo, come sempre.

Nel nostro piccolo abbiamo tentato una ripresa a bassa risoluzione anche noi il 12/01/15 lottando fra una nuvola e l'altra, ottenendo il seguente spettro.

COM-B.JPG


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Messaggioda umberto » 16 gen 2015, 2:11

Grazie Paolo dell'ennesimo intervento chiarificatore. Ottimo Nico, ma se vuoi vedere il Cianogeno nella prossima cometa costruisci uno spettroscopio come quello mio.Saluti Umberto
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Messaggioda Paolo » 16 gen 2015, 16:19

Ottimo risultato Nico (e tutti gli altri che hanno partecipato all'osservazione)!

Molto particolare la netta emissione dell'ossigeno 6300 A. Negli spettri ad alta risoluzione si capisce che e' davvero stretta (al limite strumentale). Ci riallacciamo al discorso che faceva Umberto circa un indicatore della presenza di acqua nello spettro. Non so darvi dettagli ma ho letto che le righe aurorali cometarie nel verde (5577A) e nel rosso (6300, 6364A) vengono utilizzate, in determinate condizioni, per confermare la molecola H2O come governo delle emissioni [O I]. Non vedremmo quindi una riga della molecola H20 ma gli effetti della sua dissociazione per la radiazione solare. Nella cometa le righe proibite dell'ossigeno sono molto forti, non ho pero' esperienza per dire se questo e' "normale" alla distanza dal Sole in cui si trova o c'e' una effettiva peculiarita'.

Ottimo Nico, ma se vuoi vedere il Cianogeno nella prossima cometa costruisci uno spettroscopio come quello mio...

Vero... ma il Lhires III con il reticolo da 150 l/mm ha una resa generale (risoluzione e SNR) leggermente migliore nella restante parte dello spettro (da 4200A in poi). Non si puo' avere tutto... :-? ;)
Il tuo, Umberto, resta comunque un gran bel gioiellino! La risoluzione costante su tutto lo spettro da UV a IR e l'ottima stabilita' meccanica sono caratteristiche di pregio!

Ciao ciao
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Messaggioda umberto » 16 gen 2015, 23:02

Grazie Paolo degli ulteriori chiarmenti, ero così convinto di leggere sullo spettro la molecola H2O. La cosa più assurda e fare uno spettro e non saperlo leggere ,ma lascio agli esperti l'ardua interpretazione.Umberto
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