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Spettro della cometa Lovejoy Q2 2014

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda nico » 28 dic 2014, 0:18

Ciao a tutti ed auguri, anche se in ritardo.

Ho aperto questo topic per chiedervi alcuni consigli su ciò che vorremmo fare nei prossimi giorni quando la cometa Lovejoy Q2 2014 sarà ad una declinazione decente e con una magnitudine (auspicabilemente) abbastanza luminosa.

In pratica vorremmo tentare di riprendere uno spettro di questa cometa.
Negli ultimi giorni siamo riusciti ad installare sul nostro spettroscopio Lhires 3 anche i reticoli da 600 l/mm e da 1200 l/mm, oltre a quello da 150 l/mm e da 2400 l/mm che già utilizzavamo.
Ci stavamo quindi chiedendo secondo voi quale reticolo è il più indicato per ottenere qualcosa di interessante su questa cometa (compatibilmente con la magnitudine che presenterà ovviamente).
La scelta più naturale, vista la natura e la luminosità diffusa dell'oggetto, pensiamo che sia il reticolo da 150 l/mm, ma ci stavamo chiedendo se non cenverrà tentare anche con il 600 l/mm. In tal caso però avremo una copertura di lunghezze d'onda relativamente limitata perciò dovremo puntare una zona dello spettro che presenti qualche caratteristica interessante.
Quindi la domanda fondamentale è la seguente:
- Qual'è una lunghezza d'onda (o più di una) che conviene riprendere per ottenere dati interessanti?

In rete ho visto soltanto spettri di comete a risoluzione medio/bassa. Il motivo è che tale limite è imposto dalla magnitudine di questi oggetti oppure che le caratteristiche presenti nello spettro sono piuttosto "larghe" e tali da essere ben visibili anche a bassa risoluzione?

Insomma, qualunque consiglio ci sarà certamente utile perchè se di spettroscopia stellare ne sappiamo relativamente poco, di spettroscopia cometaria direi che siamo a zero. :ymblushing:

Ovviamente il nostro più grande nemico in tutto questo sarà il meteo. :(

A presto e grazie in anticipo per tutte le informazioni ed i consigli che vorrete darci.... spero di vedere anche qualche spettro da parte vostra su questa cometa ovviamente. ;)
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nico
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Messaggioda Paolo » 29 dic 2014, 0:02

Ciao Nico, per me il limite sulla risoluzione il piu' delle volte e' imposto dalla scarsa luminosita' superficiale delle comete, altrimenti benvenga una risoluzione maggiore che consente di rilevare le innumerevoli righe nello spettro.

La spettroscopia amatoriale delle comete e' uno "strazio" per questo motivo (immagina di prendere uno spettro di un batuffolo di 12a con un C9). La situazione per fortuna e' ben diversa per "fari" come la cometa in oggetto. Intendo dire che se non impieghiamo una maggiore risoluzione con una bestiolina del genere, quando mai la useremo? Ovviamente lo spettro va "scandagliato" il piu' possibile. La cometa e' luminosa e una copertura completa e' fattibile (con il 600 o il 1200 l/mm).

Qui puoi vedere uno spettro dell'altra Lovejoy (C/2013 R1) preso con il Lhires III 600 e un piccolo C5 (127 mm di apertura). Sono due parti dello spettro ottico unite.

viewtopic.php?f=22&t=3126&p=26204#p26204

A questa risoluzione le bande di Swan si cominciano a risolvere in una miriade di righe di emissione. A vedere il colore nelle recenti foto, lo spettro della nuova Lovejoy potrebbe essere molto simile a questo. Solo la sua osservazione comunque potra' confermare.

Usando il Lhires III occorre tenere a mente che la banda intensa del cianogeno nel violetto e' impossibile da avere incisa se non con un fuoco dedicato (perdendo purtroppo tutto il resto). E' il motivo per cui, con il 150 l/mm e lo spettro ottico a fuoco, il cianogeno e' off-limit!

La maggior parte delle emissioni sono dovute alle molecole ma possono esservi altre righe molto interessanti di natura atomica (vedi la spaventosa emissione del doppietto del sodio nella Pan-STARRS C/2011 L4).

Considerando che normalmente le comete luminose si mostrano basse sull'orizzonte, questa e' una ghiottissima opportunita' per l'analisi spettroscopica. Oltreutto restera' abbordabile per parecchio tempo. L'unica incognita e' il meteo... speriamo bene!

Paolo
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Messaggioda umberto » 30 dic 2014, 1:28

Salve a tutti, posto il profilo spettrale della cometa ripresa il 29-12-2014. E' vero che il profilo ha molta somiglianza a quello della cometa Lovejoy C/2013 R1.Saluti Umberto
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Profilo--cometa-Lovejoyq-22014.jpg
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Messaggioda Paolo » 30 dic 2014, 1:53

Grande Umberto! :ymapplause:
Il mio termometro esterno misura adesso 6 gradi sotto zero... Non ti sarai congelato? :-o

Consiglio per l'elaborazione: per la sottrazione del fondo cielo allontana al massimo le regioni sopra e sotto lo spettro altrimenti ti mangi del segnale. Nella zona di fondo ISIS ha intercettato la luce della chioma, si vede dalle bande nere ai bordi dello spettro bidimensionale. L'alternativa (soluzione migliore ma dispendiosa come tempo) é una ripresa del solo fondo cielo (nei pressi della cometa) di pari durata che andrá poi preventivamente sottratta allo spettro della cometa.

Per evidenziare meglio le bande e le righe spettrali potresti dividere lo spettro per il suo continuo, ottenendo un continuo perfettamente orizzontale. Anche qui c'é una soluzione per isolare le righe che é quella ottimale: dividere il tuo spettro per quello di una stella di tipo solare (G2V). L'ideale é osservare entrambi i soggetti nella stessa sessione ma credo vada bene anche se riprendi la stella solare un altro giorno.

Complimentissimi!!!
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Messaggioda umberto » 30 dic 2014, 2:15

Per il momento ho ampliato la detrazione del fondo cielo ed i picchi sono più evidenti soprattutto quello del Cianogeno.Ti asicuro che a -6° sono stato benissimo, mi preoccupavo più della strumentazione che grondava di rugiata.Umberto
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Spettro P.jpg
Profilo--cometa-Lovejoyq-22014-P.jpg.-p.jpg
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Messaggioda Pering » 30 dic 2014, 9:19

:ymapplause: :ymapplause: :ymapplause:
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Messaggioda Paolo » 30 dic 2014, 12:59

Ottimo, c'e' molto piu' segnale adesso! Un'ultima fatica... le aree di riferimento per il fondo cielo lontane dallo spettro pescano la parte "storta" delle righe dell'inquinamento luminoso. Queste righe, come puoi vedere piu' facilmente dallo spettro 2d, non si sono del tutto eliminate e creano dei picchi di emissione nel profilo spettrale.

Per ovviare occorre la correzione anche per il cosiddetto "smile", cioe' una deformazione geometrica che e' propria del tuo strumento (ma anche di molti altri, Lhires III compreso). Finora non l'hai mai usata in quanto gli usuali spettri stellari non ti obbligano ad allontanarti molto dall'asse della dispersione.

A presto
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Messaggioda gdicarlo » 30 dic 2014, 13:18

e bravo l'umberto!!!!!

io ancora non riesco neanche a vederla, complice il raffreddore
e altri casini vari...

ciao ciao g.
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