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ISIS & Star Analyser 100, primi passi...

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda marcoleo » 19 dic 2012, 14:23

Paolo,
è giusto come stai facendo partire dal "campo" perché di fatto mi piace pensare che l'elaborazione parte da quando accendiamo l'attrezzatura e togliamo i tappi.

Un argomento sempre da "campo" è la messa a fuoco dello spettro che normalmente viene eseguita sulle linee di emissione o di assorbimento presenti, ma anche qui ci sono approcci legati molto al tipo di attrezzatura a disposizione quindi un poco alla volta si trova la strada giusta per il proprio caso specifico. Con soggetti molto luminosi e lo Star Analyzer è importante anche non saturare e questo lo si può valutare molto rapidamente già in Astro Art (per chi lo usa) tirando una linea sopra lo spettro e quindi vedendo il grafico proposto dal software.

Per quanto riguarda l'allineamento dello Star Analyzer ho trovato molto utile montarlo in una ruota portafiltri che mi permette di utilizzarlo al bisogno senza quindi doverlo riallineare tutte le volte. La stella centrata nel frame del ccd senza SA si sposterà verso la sx del frame quando si utilizza lo SA.

Trovandomi in USA (Princeton) non ho con me il pc e quindi non posso allegare dei gif però mi riprometto di farlo al mio rientro.

Ciao a tutti,
Marco
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Messaggioda Paolo » 20 dic 2012, 12:12

Grande Marco, come hai fatto a trovare il tempo per questo intervento, impegnato come sei negli States?

Preziose raccomandazioni le tue, una messa a fuoco poco precisa si traduce in una perdita di risoluzione mentre la saturazione puo' attenuare o cancellare del tutto le caratteristiche spettrali (oltre a deformare l'andamento del continuo).

A presto!
Paolo

PS: una visitina qui? http://www.princetonastronomy.org/
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Messaggioda umberto » 20 dic 2012, 20:21

Preziose raccamandazioni ! giusto Paolo, non ho dimenticato i problemi di calibrazione che ha creato uno spettro saturato. Saluti Umberto
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Messaggioda Paolo » 26 dic 2012, 20:30

Vi prego di considerare quanto segue una specie di "ambientamento", poi passaremo ad approfondire. Il workflow normale, cioe' quello che consente di avere un risultato piu' accurato possibile, necessita di ulteriori passaggi ed inizia sempre dalla realizzazione dei vari frames di calibrazione (master bias, dark, flat e mappa cosmetica). Negli step previsti occorre infatti indicare ad ISIS i nomi dei master prima di procedere con l'estrazione del profilo grezzo.

Siccome l'obiettivo e' ora quello di semplificare al massimo, sfruttiamo il fatto che ISIS lavora anche senza i master (tenere sempre a mente che i risultati non saranno rigorosi). Ricordo che a differenza dell'imaging in cui, soprattutto con certe camere, e' possibile ottenere ottimi risultati anche senza frames di calibrazione, la spettroscopia (come tutte le altre attivita' che necessitano di misure), richiede una "normalizzazione" preliminare con dark e flat.

Il profilo ottenuto senza usare i master e' di qualita' sufficiente per osservare le caratteristiche spettrali ma potrebbe essere carente per misurazioni oppure per fare confronti con spettri presi da altri osservatori.

Si comincia. Scaricate il seguente pacchetto che contiene quattro subframes con lo spettro di Vega:

http://quasar.teoth.it/html/spectra/vega_sa100.zip

Il nostro obiettivo e' estrarre correttamente il profilo dalla somma di questi quattro frames, calibrarlo in lunghezza d'onda e poi in intensita' in modo da correggere la diversa risposta ai colori del sensore usato.

Il pacchetto compattato contiene i seguenti file:

vega-001.fit
vega-002.fit
vega-003.fit
vega-004.fit

Consiglio di creare una apposita cartella "C:\spettri" e metterli all'interno. Aprite ISIS e nella TAB Setting, Working directory, scrivete c:\spettri (oppure apritela con il pulsante senza etichette sulla destra, l'effetto e' identico).

La cartella di lavoro e' la prima "forma mentis" da acquisire. Tutti i files relativi allo spettro da elaborare devono essere preventivamente messi in una specifica locazione da comunicare ad ISIS. Nelle varie videate ISIS permette di scrivere il nome dei file (senza estensione). Tutto cio' che si scrive in queste caselle di testo deve essere in relazione ad un file posto nella cartella di lavoro.

I files che avete scaricato sono ottenuti con Astroart indicando "vega-" come nome del file. La numerazione progressiva 001, 002, ecc e' stata creata dal software di acquisizione. Se non erro anche Maxim DL opera in modo analogo.

ISIS ha pero' un vincolo sul nome dei file. Questi infatti devono terminare con -n (in realtà il suffisso "-" prima del progressivo può essere cambiato con altro ma è assai sconsigliato farlo) dove n e' un numero compreso tra 1 e 100 se si catturano ad esempio 100 subframes:

nome-1
nome-2
...
nome-9
nome-10
...
nome-100

Ebbene, ne' astroart ne' Maxim DL sono in grado di ottenere una simile numerazione! Con questi potremmo avere invece:

nome-001
nome-002
...
nome-009
nome-010
...
nome-100

Quindi il primo step sara' quello di rinominare i 4 files (fatelo a mano per adesso) in:

vega-1.fit
vega-2.fit
vega-3.fit
vega-4.fit

ISIS incorpora una funzione che effetta il rename (menu, MISC, Maxim DL -> ISIS). Se la volete usare basta fornire il "generic name", ovvero il nome seguito dal trattino "-" come indicato di seguito. Il passo 2 consiste nel premere il pulsante quadrato senza etichetta e verificare che compaia il numero di spettri da trattare (4 nel nostro caso). Se ad esempio il nome non e' corretto o ci sono altri problemi comparira' uno zero. Questa e' una modalita' di verifica che si ripete in tante finestre di ISIS.

rename_ISIS.jpg

A me questa funzione non piace molto perche' non compie un semplice rename ma fa una copia dei file con il nuovo nome. Siccome in ogni sessione genero quasi un gigabyte di files (con bias, dark e flat), non e' mia intenzione raddoppiarne il volume. Questo e' il motivo per cui ho consigliato di scaricare Bulk Rename Utility, un tool che permette un rename effettivo.

Carichiamo dunque la prima immagine su ISIS, dalla prima voce di menu (1.Image), come di seguito:

open1.jpg

Una volta visualizzata, se avete predisposto ISIS come indicato in precedenza, cliccando sulle freccette < e > scorrerete le 4 immagini. Se premendo la freccia a destra > rimanete sempre su Vega-1 non proseguite! Rivedete invece il setup descritto nei post precedenti.

Questa videata di ISIS (1. Image) serve principalmente per visionare le immagini. E' utile scorrerle per verificare se i frame sono buoni oppure ci sono problemi tali da comportare l'esclusione del frame. I due slide sotto servono per effettuare lo stretching dei livelli mediante modifica delle soglie. Se i livelli piu' alti dello spettro restano sempre saturati cambiare il valore di fondo scala nella casella di testo sulla destra dello slide superiore (Hi) e spostarlo verso destra. Se il fondo resta sempre scuro cambiare il valore di fondo scala dello slide inferiore (Low) inserendo se necessario un valore negativo e spostarlo verso sinistra. Per questi spettri trovo utile impostare nelle caselle "Domain" 64000 e -32000 rispettivamente per Hi e Low.

Ignorate per il momento tutti gli altri pulsanti ad eccezione di NEXT (scritto in rosso) che dovete premere per passare allo step successivo. Notare che alla seconda videata si arriva anche facendo click con il mouse nei menu in alto su 2.General ma il risultato non e' del tutto identico. Penso che questa doppia opzione sia un po' fuorviante per il neofita. La mia raccomandazione: quando si comincia un lavoro e' bene passare dalla finestra 1.Image alla 2.General sempre con il pulsante NEXT. Successivamente, nel "tuning" dei parametri durante l'elaborazione (per provare ad esempio ulteriori estrazioni con parametri diversi) non e' piu' necessario usare NEXT ma ci si muovera' direttamente dalle voci di menu. Non descrivo cosa succede esattamente operando nei due modi e lascio provare voi se siete curiosi.

open2.jpg

La videata successiva dovrebbe apparirvi simile a questa (dati dell'osservatore a parte):

general1.jpg

Notare che va tolta, se presente, la spunta su Spectral calibration. Con ISIS e spettri prodotti con SA100 e' conveniente effettuare tre distinte "girate". La prima, senza chiedere la calibrazione in lunghezza d'onda, ci servira' per valutare la bonta' dell'estrazione del profilo grezzo. La seconda serve per calibrare mediante polinomio o relazione lineare, la terza per correggere la risposta strumentale.

Se non quadra qualcosa fin qui oppure ci sono altre curiosita' siamo a disposizione!
Marco e Umberto, se ho dimenticato qualcosa fate sapere.

Alla prossima,
Paolo

PS: occhio alla nuova versione (5.1.3)!
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Messaggioda alexconte » 27 dic 2012, 12:19

Ciao a tutti.
Ho notato che ISIS quando prova ad usare Gnu plot richiede alcuni files: std.gnu, std2.gnu, stdy.gnu.
Possono essere scaricati da qui http://www.astrosurf.com/buil/isis/gnuplot/install.htm
ed inseriti in c:\gnuplot (o laddove sia staot instalalto GnuPlot).
Ciao ciao.....
A.
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Messaggioda Paolo » 27 dic 2012, 15:41

Grazie mille Ale! Per non disperdere nel topic, che si presenta piuttosto lungo, i vari download (e relative configurazioni) ho aggiunto il link diretto allo zip contenente i tre file ausiliari nella sezione dedicata al reperimento di tutti i files, fornendo informazioni per la relativa installazione. Per l'uso ne parleremo al momento opportuno

Se ci hai fatto caso, nel corso del tempo ho apportato diverse modifiche ai post precedenti. L'obiettivo e' sempre quello di mantenere complete le specifiche sezioni. Devo farlo per evitare che chi legge debba cercare in varie parti del thread le informazioni mancanti.

Finora ti torna tutto? Questa prima parte non e' complessa ma "nasconde" alcune modalita' operative peculiari di ISIS a cui e' possibile non si sia abituati.

A presto
Paolo
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Messaggioda alexconte » 27 dic 2012, 16:01

Grazie Paolo.
Si, al momento mi torna tutto. Mi è ance arrivato, oggi, il reticolo da 100 linee/mm che conto di provare appena possibile. E' arrivato montato in un telaietto da diapositiva e protetto da due vetrini che mi sembrano buoni (anche se ovviamente non antiriflesso) per cui forse forse riesco ad usarlo con la slitta portafiltri di TS come dicevo e l'Atik.
Al momento mi sto esercitando con quanto reperibile in rete ed attraverso voi guru :)
Grazie!
Un salutone,
A.
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Messaggioda Paolo » 27 dic 2012, 16:20

Benissimo Alessandro, mi fa piacere che adesso hai anche lo strumento adatto per le riprese di spettri stellari. Quanto descritto qui per lo Star Analyser 100 e' perfettamente applicabile al tuo reticolo. Se ci sono argomenti specifici per il tuo setup (installazione, prestazioni, ecc) apri pure un topic dedicato (cosi' lasciamo questo alla sola riduzione dei dati).

Ciao
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