Orientazione slit (fessura): angolo parallattico
Per chi fosse interessato:
http://www2.keck.hawaii.edu/inst/common ... actic.html
per capire come orientare lo slit in modo ottimale al fine di ottenere la massima resa in termine di luce alle diverse lunghezze d'onda.
Io lo slit lo tengo sempre verticale ovvero normale all'asse RA della montatura ma mi chiedo se sto rispettando la regola dell'angolo parallattico oppure no...ummmm
Paolo, tu come fai ?
Ciao,
Marco
p.s.: in internet ci sono anche dei calcolatori per il calcolo di questo angolo.
http://www2.keck.hawaii.edu/inst/common ... actic.html
per capire come orientare lo slit in modo ottimale al fine di ottenere la massima resa in termine di luce alle diverse lunghezze d'onda.
Io lo slit lo tengo sempre verticale ovvero normale all'asse RA della montatura ma mi chiedo se sto rispettando la regola dell'angolo parallattico oppure no...ummmm
Paolo, tu come fai ?
Ciao,
Marco
p.s.: in internet ci sono anche dei calcolatori per il calcolo di questo angolo.
- marcoleo
- Utente Attivo
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- Iscritto il: 16 apr 2011, 23:07
Marco, sei una miniera di argomenti, ma dove trovi tutte queste cose? Non avevo mai letto documenti professionali in proposito (come quello che hai segnalato) ma ho avuto a che fare con il problema della rifrazione con le due supernovae in M51 e M101.
Faccio, per chiarezza, una premessa. Si sta parlando di quel cromatismo che affligge i soggetti bassi sull'orizzonte. Chi non ha mai visto il pianeta Venere con delle belle iridescenze rosse e blu sui bordi, a prescindere dalla qualita' ottica? Anche sorgenti puntiformi come le stelle subiscono gli effetti della rifrazione. L'indice di rifrazione dell'atmosfera e' piu' alto per il blu che per il rosso, producendo di fatto un piccolo spettro disperso sempre il verticale rispetto all'orizzonte. Cosa succede se si mette in fenditura una stella cosi' modificata e la fenditura non e' sufficientemente ampia per farla entrare tutta?
Caso 1: il continuo spettrale e' alterato. E' carente il rosso.
Caso 2: il continuo spettrale e' alterato. E' carente il blu.
Caso 3: il continuo spettrale non e' alterato.
Nel terzo caso, anche se lo spettro bidimensionale e' leggermente deformato geometricamente, sono catturate tutte le lunghezze d'onda ed e' l'unico caso in cui e' possibile ottenere un profilo dal continuo corretto. Tra i casi 1 e 2, con la stella perfettamente centrata, si ottiene un continuo regolare nel verde ma con gli estremi rosso e blu entrambi attenuati.
L'angolo parallattico e' semplicemente l'angolo di posizione (misurato sul sistema equatoriale AR/DEC+tempo) che consente di avere la fenditura orientata sempre in verticale rispetto all'orizzonte, ovvero allineata lungo la direzione target-zenit. Piu' complicato a dirsi che a farsi secondo me. Se si traguarda da dietro lo spettroscopio, sapendo al suo interno come e' orientata la fenditura, e' molto semplice ad occhio posizionare la fenditura in modo ideale. Non credo che occorra una grande precisione per scopi amatoriali. Certo che per un osservatorio professionale del calibro del Keck le cose vanno fatte per bene. Sarebbe anche un po' complicato traguardare un mostro del genere...
Quindi, se si mantiene la fenditura sempre perpendicolare alla direzione di AR, si lavora con un angolo parallattico solo osservando al meridiano (sud o nord). Ci sono dei punti a nord-ovest e nord-est in cui la situazione e' la peggiore. Basta vedere in un software planetario che l'inclinazione dei "meridiani" (declinazione) diventa pressoche' parallela all'orizzonte. Per questo, durante le campagne per le due supernovae, gli organizzatori si sono raccomandati allineare verticalmente la fenditura altrimenti, con la fenditura normale alla AR, si lavorava come nei casi 1 e 2 dello schema sopra. Sia la M51 che la galassia M101 erano ad un certo punto piuttosto basse ed infatti alcuni spettri presi da diversi osservatori non combaciavano nel continuo per il problema della rifrazione. Siccome io ho la fenditura sempre parallela alla AR mi sono trovato (per coincidenza quindi) gia' a posto.
Sono comunque raccomandazioni solo per target abbastanza bassi sull'orizzonte, focali lunghe e fenditure strette. Negli altri casi non ci sono problemi. In generale, come mantenere la direzione della fenditura (parallela o perpendicolare alla AR), sarebbe un altro interessante argomento da discutere (e prescinde dalla rifrazione) dato che ci sono pro e contro per entrambe le situazioni.
A presto
Paolo
Faccio, per chiarezza, una premessa. Si sta parlando di quel cromatismo che affligge i soggetti bassi sull'orizzonte. Chi non ha mai visto il pianeta Venere con delle belle iridescenze rosse e blu sui bordi, a prescindere dalla qualita' ottica? Anche sorgenti puntiformi come le stelle subiscono gli effetti della rifrazione. L'indice di rifrazione dell'atmosfera e' piu' alto per il blu che per il rosso, producendo di fatto un piccolo spettro disperso sempre il verticale rispetto all'orizzonte. Cosa succede se si mette in fenditura una stella cosi' modificata e la fenditura non e' sufficientemente ampia per farla entrare tutta?
Caso 1: il continuo spettrale e' alterato. E' carente il rosso.
Caso 2: il continuo spettrale e' alterato. E' carente il blu.
Caso 3: il continuo spettrale non e' alterato.
Nel terzo caso, anche se lo spettro bidimensionale e' leggermente deformato geometricamente, sono catturate tutte le lunghezze d'onda ed e' l'unico caso in cui e' possibile ottenere un profilo dal continuo corretto. Tra i casi 1 e 2, con la stella perfettamente centrata, si ottiene un continuo regolare nel verde ma con gli estremi rosso e blu entrambi attenuati.
L'angolo parallattico e' semplicemente l'angolo di posizione (misurato sul sistema equatoriale AR/DEC+tempo) che consente di avere la fenditura orientata sempre in verticale rispetto all'orizzonte, ovvero allineata lungo la direzione target-zenit. Piu' complicato a dirsi che a farsi secondo me. Se si traguarda da dietro lo spettroscopio, sapendo al suo interno come e' orientata la fenditura, e' molto semplice ad occhio posizionare la fenditura in modo ideale. Non credo che occorra una grande precisione per scopi amatoriali. Certo che per un osservatorio professionale del calibro del Keck le cose vanno fatte per bene. Sarebbe anche un po' complicato traguardare un mostro del genere...
Quindi, se si mantiene la fenditura sempre perpendicolare alla direzione di AR, si lavora con un angolo parallattico solo osservando al meridiano (sud o nord). Ci sono dei punti a nord-ovest e nord-est in cui la situazione e' la peggiore. Basta vedere in un software planetario che l'inclinazione dei "meridiani" (declinazione) diventa pressoche' parallela all'orizzonte. Per questo, durante le campagne per le due supernovae, gli organizzatori si sono raccomandati allineare verticalmente la fenditura altrimenti, con la fenditura normale alla AR, si lavorava come nei casi 1 e 2 dello schema sopra. Sia la M51 che la galassia M101 erano ad un certo punto piuttosto basse ed infatti alcuni spettri presi da diversi osservatori non combaciavano nel continuo per il problema della rifrazione. Siccome io ho la fenditura sempre parallela alla AR mi sono trovato (per coincidenza quindi) gia' a posto.
Sono comunque raccomandazioni solo per target abbastanza bassi sull'orizzonte, focali lunghe e fenditure strette. Negli altri casi non ci sono problemi. In generale, come mantenere la direzione della fenditura (parallela o perpendicolare alla AR), sarebbe un altro interessante argomento da discutere (e prescinde dalla rifrazione) dato che ci sono pro e contro per entrambe le situazioni.
A presto
Paolo
-
Paolo - Quasar Guru
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- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Grazie Paolo. Questo è un ulteriore esempio di come il best practice e l'osservazione reciproca possa giovare a tutti noi ! Allego un file pdf interessante sull'argomento.
Buon Anno !
Marco
Buon Anno !
Marco
- marcoleo
- Utente Attivo
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- Iscritto il: 16 apr 2011, 23:07
4 messaggi
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