Asiago 2010, impressioni fotografiche
L'ottimo resoconto ufficiale e gli atti sono pubblicati nelle pagine UAI a questo indirizzo:
http://spettroscopia.uai.it/Risultati%2 ... 202010.htm
http://spettroscopia.uai.it/Atti%20Semi ... 202010.htm
Io volevo soltanto aggiungere qualche immagine presa durante l'evento, a ricordo delle straordinarie giornate. Da parte mia confermo il grandissimo entusiasmo di tutti. Il corso e' stato davvero interessante, un favoloso mix di teoria e pratica. A dire il vero bisogna considerare che la pratica, per quanto riguarda l'acquisizione degli spettri, e' abbastanza diversa da quella a cui siamo abituati noi astrofili (almeno per la mia esperienza).
Intendo dire che tutto, all'Osservatorio di Asiago, era pronto all'uso. Immaginate un telescopio in grado di puntare con una precisione del secondo d'arco (non ricordo bene ma non dovremmo essere molto lontani). La fenditura dello spettroscopio, di ampiezza regolabile da remoto, gia' perfettamente allineata. La camera CCD, con cui non occorre fare dark perche' lavora ad una temperatura bassissima, gia' orientata correttamente sulla fenditura. Le lampade di calibrazione (ben tre per la copertura di tutto il range spettrale) comandabili da remoto. La camera ultrasensibile preposta alla guida che mostra il campo attorno alla fenditura pieno di stelle. Una camera ausiliaria a luce stellare puntata sul cielo che fa vedere dalla sala di controllo ogni eventuale velatura nuvolosa. Potrei continuare con le fasi di messa a fuoco dello spettroscopio e del telescopio ma mi fermo, penso che basti cosi'...
Il comune astrofilo deve invece fare i conti con diverse problematiche dovute al fatto che spesso la strumentazione viene montata per l'occasione e non possiede tanti sofisticati automatismi. Significa dover procedere da zero, dalla ricerca non sempre banale del soggetto agli allineamenti della fenditura e camera CCD. Soprattutto stare sempre nei pressi del telescopio per usare lampade di calibrazione, rettificare ogni tanto il fuoco (o meglio i fuochi visto che sono due) e verificare che tutto proceda bene. Insomma, ad Asiago abbiamo avuto vita facile, d'altra parte nel mondo professionale c'e' il supporto dei tecnici, indispensabili per mantenere la strumentazione perfettamente operativa con il massimo dell'ergonomia.
Ne parlo alla fine ma doveva essere la prima cosa... uno dei piu' importanti frutti dell'evento di Asiago e' stata la conoscenza di tanti amici che condividono la stessa passione. Con molti ci siamo scambiati gli indirizzi e-mail e ora siamo in contatto. Con un gruppetto di appassionati di Roma, davvero agguerriti e che spero approdino al piu' presto sul forum, ci rivedremo presto in Abruzzo (a questo proposito apriro' un topic dedicato con una bella novita'). Non vi dico la piacevole sorpresa nel ritrovare tra gli astronomi relatori il mio (ma anche di Giuseppe) prof di Esperimenti di Fisica I a L'Aquila nel lontanissimo anno accademico 1982, Enrico Bernieri... Assieme al prof Roberto Nesci devo dire che hanno rappresentato una guida eccellente. Speriamo di poter proseguire con loro la strada che abbiamo intrapreso in questa prima tappa di Asiago. I ringraziamenti piu' importanti vanno naturalmente a Fulvio Mete che ha "materializzato" l'evento.
Passo alle foto e mando un saluto particolare a tutti coloro che sono venuti ad Asiago per l'evento. A chi ha partecipato al corso e a chi non ha potuto contro la sua volonta'...
A presto!
Paolo
Il grande Osservatorio situato a Cima Ekar. Il cielo non ha un gran bell'aspetto purtroppo...
La cupola del telescopio Galileo. All'interno il riflettore da 122 cm che abbiamo utilizzato per prendere gli spettri.
La nostra terra preferita. Osservatori ovunque (siamo sempre ad Asiago)...
Il riflettore da 122 cm di apertura sulla montatura inglese
Non sembra ma sto cercando di smontare lo spettroscopio Bollers & Chivens per portarlo via (in attesa di capire come poterlo collegare al mio C9.25)
Un momento con il prof. Roberto Nesci
Il prof. Enrico Bernieri alle prese con la teoria ondulatoria della luce
Il "vulcanico" Fulvio Mete posa vicino ad una delle sue innumerevoli creature
Doppietto del sodio solare ripreso con il cellulare accostato all'oculare del telescopio di Fulvio
La sala di controllo del telescopio Galileo
Lo spettro della galassia di Seyfert NGC4151 appena "sfornato" dalla camera CCD...
Tutto, ma veramente tutto, il manto erboso dell'altipiano di Asiago era tappezzato di questi fiori
La nostra passione con la G davanti. Mica c'e' solo l'Astronomia!
Asiago... una bomboniera!
http://spettroscopia.uai.it/Risultati%2 ... 202010.htm
http://spettroscopia.uai.it/Atti%20Semi ... 202010.htm
Io volevo soltanto aggiungere qualche immagine presa durante l'evento, a ricordo delle straordinarie giornate. Da parte mia confermo il grandissimo entusiasmo di tutti. Il corso e' stato davvero interessante, un favoloso mix di teoria e pratica. A dire il vero bisogna considerare che la pratica, per quanto riguarda l'acquisizione degli spettri, e' abbastanza diversa da quella a cui siamo abituati noi astrofili (almeno per la mia esperienza).
Intendo dire che tutto, all'Osservatorio di Asiago, era pronto all'uso. Immaginate un telescopio in grado di puntare con una precisione del secondo d'arco (non ricordo bene ma non dovremmo essere molto lontani). La fenditura dello spettroscopio, di ampiezza regolabile da remoto, gia' perfettamente allineata. La camera CCD, con cui non occorre fare dark perche' lavora ad una temperatura bassissima, gia' orientata correttamente sulla fenditura. Le lampade di calibrazione (ben tre per la copertura di tutto il range spettrale) comandabili da remoto. La camera ultrasensibile preposta alla guida che mostra il campo attorno alla fenditura pieno di stelle. Una camera ausiliaria a luce stellare puntata sul cielo che fa vedere dalla sala di controllo ogni eventuale velatura nuvolosa. Potrei continuare con le fasi di messa a fuoco dello spettroscopio e del telescopio ma mi fermo, penso che basti cosi'...
Il comune astrofilo deve invece fare i conti con diverse problematiche dovute al fatto che spesso la strumentazione viene montata per l'occasione e non possiede tanti sofisticati automatismi. Significa dover procedere da zero, dalla ricerca non sempre banale del soggetto agli allineamenti della fenditura e camera CCD. Soprattutto stare sempre nei pressi del telescopio per usare lampade di calibrazione, rettificare ogni tanto il fuoco (o meglio i fuochi visto che sono due) e verificare che tutto proceda bene. Insomma, ad Asiago abbiamo avuto vita facile, d'altra parte nel mondo professionale c'e' il supporto dei tecnici, indispensabili per mantenere la strumentazione perfettamente operativa con il massimo dell'ergonomia.
Ne parlo alla fine ma doveva essere la prima cosa... uno dei piu' importanti frutti dell'evento di Asiago e' stata la conoscenza di tanti amici che condividono la stessa passione. Con molti ci siamo scambiati gli indirizzi e-mail e ora siamo in contatto. Con un gruppetto di appassionati di Roma, davvero agguerriti e che spero approdino al piu' presto sul forum, ci rivedremo presto in Abruzzo (a questo proposito apriro' un topic dedicato con una bella novita'). Non vi dico la piacevole sorpresa nel ritrovare tra gli astronomi relatori il mio (ma anche di Giuseppe) prof di Esperimenti di Fisica I a L'Aquila nel lontanissimo anno accademico 1982, Enrico Bernieri... Assieme al prof Roberto Nesci devo dire che hanno rappresentato una guida eccellente. Speriamo di poter proseguire con loro la strada che abbiamo intrapreso in questa prima tappa di Asiago. I ringraziamenti piu' importanti vanno naturalmente a Fulvio Mete che ha "materializzato" l'evento.
Passo alle foto e mando un saluto particolare a tutti coloro che sono venuti ad Asiago per l'evento. A chi ha partecipato al corso e a chi non ha potuto contro la sua volonta'...
A presto!
Paolo
Il grande Osservatorio situato a Cima Ekar. Il cielo non ha un gran bell'aspetto purtroppo...
La cupola del telescopio Galileo. All'interno il riflettore da 122 cm che abbiamo utilizzato per prendere gli spettri.
La nostra terra preferita. Osservatori ovunque (siamo sempre ad Asiago)...
Il riflettore da 122 cm di apertura sulla montatura inglese
Non sembra ma sto cercando di smontare lo spettroscopio Bollers & Chivens per portarlo via (in attesa di capire come poterlo collegare al mio C9.25)
Un momento con il prof. Roberto Nesci
Il prof. Enrico Bernieri alle prese con la teoria ondulatoria della luce
Il "vulcanico" Fulvio Mete posa vicino ad una delle sue innumerevoli creature
Doppietto del sodio solare ripreso con il cellulare accostato all'oculare del telescopio di Fulvio
La sala di controllo del telescopio Galileo
Lo spettro della galassia di Seyfert NGC4151 appena "sfornato" dalla camera CCD...
Tutto, ma veramente tutto, il manto erboso dell'altipiano di Asiago era tappezzato di questi fiori
La nostra passione con la G davanti. Mica c'e' solo l'Astronomia!
Asiago... una bomboniera!
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Paolo - Quasar Guru
- Messaggi: 7747
- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Bel resoconto e belle foto Paolo... sembra un posto da sogno, tutto bello, pulito, curato ed in ordine.
Ciao
Vincenzo
Ciao
Vincenzo
- Vincenzo
- Quasar Guru
- Messaggi: 1898
- Iscritto il: 18 lug 2006, 9:38
2 messaggi
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