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Fwhm di una stella in modalità lineare e stirata

Discutiamo qui dell'hardware e dei software astronomici per l'elaborazione grafica, planetari, interfacce per strumenti e altro.

Messaggioda Pering » 9 ott 2018, 11:09

Per puro caso mi sono accorto che l'fwhm di una stella cambia a seconda dello stato dell'immagine lineare o stirato.
Seguendo il consiglio di Galileo ho dato il via a un esperimento, ho aperto con il programma Astroart 6, il più diffuso in questo forum, un frame fit a 16 bit.
Come ben sappiamo astroart visualizza automaticamente l'immagine mantenendola lineare
Prima.jpg

Non badate al reticolo non so perchè si è prodotto copiando lo schermo.
Quindi ho selezionato una stella qualsiasi e ho ricavato l'fwhm x e y che sono 1.7 e 2.0.
Poi ho fatto una copia ho stirato l'immagine
ho selezionato la stessa stella l'fwhm è risultato 2.33 e 2.26.
Stessa cosa usando il programma pixinsight.
Sembra proprio che l'fwhm aumenti se si stira l'immagine.
Il dibattito è aperto.
Allegati
Dopo.jpg
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Messaggioda Paolo » 9 ott 2018, 21:56

Ciao Edo, la funzione di AA6 che hai usato modifica i dati originali e cambia certamente la FWHM ma non solo, vedi gli ADU e soprattutto la gamma dinamica (controlla a questo proposito cosa succede alle intensita' dei pixel dopo la sua applicazione).

Tutto questo non succede se usi View -> Histogram (scusa ho il sw in inglese) che muove solo le soglie di visualizzazione (FWHM e il resto rimane identico dato che gli ADU dei pixel rimangono invariati).

Ti segnalo cio' che riporta la guida di AA6 (versione ITA) a proposito della funzione che hai usato:

Con il pulsante destro del mouse potete accedere al Menù contestuale che contiene
vari comandi, tra cui stira istogramma che era prassi comune nelle prime
elaborazioni di immagini CCD. Questo comando tuttavia non è raccomandabile
poichè si modificano permanentemente i valori originali dei pixel. In ogni caso un
analogo comando è ora disponibile nel menù Filtri / Stira istogramma.


Paolo

PS: perche' definisci "stirato" il frame con le soglie aperte al massimo? Mi sembra che per il senso comune degli astrofotografi sia il contrario, d'altra parte l'immagine con l'istogramma stirato e' quella piu' contrastata (stringi le soglie sulle basse luci e poi applichi).
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Messaggioda Pering » 9 ott 2018, 23:26

Non ho mai usato stira istogramma prima d'ora, ma quando si salva un file con salva vista questo risulta stirato.
Quindi se fai salva vista o fai stira istogramma e poi salva vista è la stessa cosa.
stretching o stiramento è l'azione di trasformazione di un istogramma di una immagine astronomica deep sky per renderla visibile. Questo perchè di solito le immagini deep sky lineari appaiono nere.
Astroart stira automaticamente le immagini e infatti dall'istogramma si può vedere cosa ha fatto, ha spostato le soglie minimo e massimo.
Con questo voglio dire che quando si rende visibile una immagine l'fwhm aumenta.
Pering
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Messaggioda Paolo » 10 ott 2018, 0:37

Hai aperto il topic parlando della FWHM calcolata da AA sul frame FIT che, come hai visto, cambia a seconda del tipo di operazione che scegli (con o senza modifica dei dati originali). Se intendevi l'aspetto a vista dei diametri stellari non serviva l'analisi numerica, avrai sperimentato mille volte che con lo stretching le stelle si allargano (il profilo di una stella e' simile ad una gaussiana, se abbassi la soglia del massimo, porti a saturazione progressivamente le parti periferiche piu' deboli).

Soglie_vista.jpg


Questo perchè di solito le immagini deep sky lineari appaiono nere.

Pensa a quanta dinamica inutile!

Paolo
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Messaggioda Pering » 10 ott 2018, 8:36

Bene, o meglio male! assodato che stirando l'istogramma l'fwhm aumenta, come l'entropia dell'universo.
Ora passiamo al significato del verbo stirare adoperato per tante occasioni per esempio da mia moglie quando stira le camicie, dal gatto quando si stira, e dall'astrofilo quando modifica l'istogramma....
Di nuovo un confronto prima e dopo senza usare la "pericolosa funzione" ma solo salvando in tiff 16 bit la vista di un fit 16 bit
prima.jpg

e qui si vede chiaramente l'effetto dell'azione di stiraggio sull'istogramma, la distanza tra le varie luminosità dei pixel è aumentata a tal punto che ci sono luminosità non rappresentate, ovvero l'immagine che prima poteva sembrare continua ora è discreta.
In effetti era discreta anche prima anche se l'istogramma sembrava continuo.
Riflettendoci l'azione è più di trazione che di stiraggio.
dopo.jpg
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