FWHM, brutto topic di appoggio...
Edo, togliamoci di mezzo dalla bella foto di Umberto...
viewtopic.php?f=11&t=2654
e continuiamo qui questo orribile topic...
Parto dalla tua ultima frase (altrimenti non si capisce nulla):
Fit a 16 bit:
Jpeg a 8 bit:
Nel secondo caso non si riesce neanche a selezionare il centroide per quanto e' compressa la dinamica (vera saturazione). Altrimenti si misurerebbe una FWHM dieci volte piu' larga come si vede dalla sezione dell'immagine stellare.
Per stretching dei livelli intendo (l'ho scritto piu' volte) il cambio delle soglie di visualizzazione, un'operazione che non tocca assolutamente i dati originali (quelli con cui viene calcolata la FWHM). Ovvero si aggiustano questi parametri (se necessario anche il tipo di curva di trasferimento esponenziale, lineare, ecc) fino a che l'immagine ci aggrada, per poi salvarla in altri formati per i ritocchi finali. Se usi "Stira istogramma" tu stai parlando di uno stretching completamente diverso che altera in modo permanente i numeri. La guida di AA a questo proposito scrive:
Con il pulsante destro del mouse potete accedere al menu di scelta rapida che contiene vari comandi, tra cui stira istogramma che era prassi comune nelle prime elaborazioni di immagini CCD. Questo comando tuttavia non è raccomandabile poichè si modificano permanentemente i valori originali dei pixel.
Ovvero, io parlo tedesco, tu inglese... Che potranno mai capire i poveri malcapitati che approdano a questo argomento?
In tutto questo marasma vorrei solo raccomandare, nelle misure di FWHM, di utilizzare sempre il fit originale, stretchato come ti pare in visualizzazione, ma mai modificato nei valori.
Ciao ciao
Paolo
viewtopic.php?f=11&t=2654
e continuiamo qui questo orribile topic...
Parto dalla tua ultima frase (altrimenti non si capisce nulla):
Ho fatto la prova, il risultato è che l'FWMH non dipende dai bit e ne dal formato, ma solo dallo strect.
Fit a 16 bit:
Jpeg a 8 bit:
Nel secondo caso non si riesce neanche a selezionare il centroide per quanto e' compressa la dinamica (vera saturazione). Altrimenti si misurerebbe una FWHM dieci volte piu' larga come si vede dalla sezione dell'immagine stellare.
In effetti quando guardiamo una immagine da AA5 la vediamo strecciata ma la misura dell'FWHM è relativa all'immagine non strecciata, infatti se usiamo il comando stira istogramma, visivamente l'immagine non cambia ma l'FWHM si.
La variazione è tanto più forte quanto più la stella è forte.
Per stretching dei livelli intendo (l'ho scritto piu' volte) il cambio delle soglie di visualizzazione, un'operazione che non tocca assolutamente i dati originali (quelli con cui viene calcolata la FWHM). Ovvero si aggiustano questi parametri (se necessario anche il tipo di curva di trasferimento esponenziale, lineare, ecc) fino a che l'immagine ci aggrada, per poi salvarla in altri formati per i ritocchi finali. Se usi "Stira istogramma" tu stai parlando di uno stretching completamente diverso che altera in modo permanente i numeri. La guida di AA a questo proposito scrive:
Con il pulsante destro del mouse potete accedere al menu di scelta rapida che contiene vari comandi, tra cui stira istogramma che era prassi comune nelle prime elaborazioni di immagini CCD. Questo comando tuttavia non è raccomandabile poichè si modificano permanentemente i valori originali dei pixel.
Ovvero, io parlo tedesco, tu inglese... Che potranno mai capire i poveri malcapitati che approdano a questo argomento?
In tutto questo marasma vorrei solo raccomandare, nelle misure di FWHM, di utilizzare sempre il fit originale, stretchato come ti pare in visualizzazione, ma mai modificato nei valori.
Ciao ciao
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
In effetti capirsi non è facile, ma questo succede solo quando usiamo messaggi, quando ci vediamo riusciamo a capirci molto bene.
Quando trasformi un immagine fit in jpg, stiri l'istogramma inevitabilmente.
Prova a fare così apri un'immagine fit, poi dell'istogramma porta il cursore superiore a 65000 e rotti e il cursore inferiore a 0, quindi trasforma in jpg, otterrai un'immagine a 8 bit con fwhm identici.
Se si usa stira istogramma l'immagine fit visualizzata non cambia in visualizzazione ma in valori si. Infatti se vai a vedere l'istogramma te ne rendi conto.
In sostanza quando guardi un'immagine strecciata visualmente stai guardando un fwhm che non è quello che ti compare in basso, perchè quello che ti compare in basso è l'fwhm con il punto di nero a 0 e il punto di bianco a 65000 e rotti.
Quando trasformi un immagine fit in jpg, stiri l'istogramma inevitabilmente.
Prova a fare così apri un'immagine fit, poi dell'istogramma porta il cursore superiore a 65000 e rotti e il cursore inferiore a 0, quindi trasforma in jpg, otterrai un'immagine a 8 bit con fwhm identici.
Se si usa stira istogramma l'immagine fit visualizzata non cambia in visualizzazione ma in valori si. Infatti se vai a vedere l'istogramma te ne rendi conto.
In sostanza quando guardi un'immagine strecciata visualmente stai guardando un fwhm che non è quello che ti compare in basso, perchè quello che ti compare in basso è l'fwhm con il punto di nero a 0 e il punto di bianco a 65000 e rotti.
- Pering
- Quasar Guru
- Messaggi: 4061
- Iscritto il: 22 nov 2010, 14:58
Edo, su spazi pubblici come questo piú si è chiari, meglio è. Io ho imparato moltissimo grazie al web e nel mio piccolo vorrei contraccambiare. Se nel topic si parla di stretching con soglie di visualizzazione (minimo= il valore in ADU sotto cui il pixel viene visualizzato nero, massimo= il valore sopra il quale ogni pixel appare bianco), devi ammettere che la tua frase:
"Ho fatto la prova, il risultato è che l'FWMH non dipende dai bit e ne dal formato, ma solo dallo strect."
è abbastanza fuorviante perchè le soglie non alterano minimamente i conteggi ADU su cui si basa la misura. Io so cosa vuoi intendere ma in questo contesto mancano dei passaggi. Oltretutto sei tu che sei andato a misurare la FWHM sulla immagine jpeg a 8 bit che, come tutte (ma veramente tutte) le foto astronomiche, non ha le soglie originali a fondo scala (come l'esempio che hai fatto) altrimenti si vedrebbero completamente nere!
La raccomandazione di non fare queste misure su una immagine compressa jpeg a 8 bit (ció che ti ho scritto e che poi ho illustrato con dei grafici) mi sembra la cosa più sensata a livello pratico, in modo che il neofita che eventualmente legge evita di fare proprio l'errore che hai commesso tu.
Se poi vuoi dire la tua da un altro punto di vista (mi sembra che è questo il problema), a mio avviso ti devi inserire nel discorso in modo da essere meno ambiguo. Tutto qui.
Ciao
Paolo
"Ho fatto la prova, il risultato è che l'FWMH non dipende dai bit e ne dal formato, ma solo dallo strect."
è abbastanza fuorviante perchè le soglie non alterano minimamente i conteggi ADU su cui si basa la misura. Io so cosa vuoi intendere ma in questo contesto mancano dei passaggi. Oltretutto sei tu che sei andato a misurare la FWHM sulla immagine jpeg a 8 bit che, come tutte (ma veramente tutte) le foto astronomiche, non ha le soglie originali a fondo scala (come l'esempio che hai fatto) altrimenti si vedrebbero completamente nere!
La raccomandazione di non fare queste misure su una immagine compressa jpeg a 8 bit (ció che ti ho scritto e che poi ho illustrato con dei grafici) mi sembra la cosa più sensata a livello pratico, in modo che il neofita che eventualmente legge evita di fare proprio l'errore che hai commesso tu.
Se poi vuoi dire la tua da un altro punto di vista (mi sembra che è questo il problema), a mio avviso ti devi inserire nel discorso in modo da essere meno ambiguo. Tutto qui.
Ciao
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Paolo ha scritto:La raccomandazione di non fare queste misure su una immagine compressa jpeg a 8 bit (ció che ti ho scritto e che poi ho illustrato con dei grafici) mi sembra la cosa più sensata a livello pratico, in modo che il neofita che eventualmente legge evita di fare proprio l'errore che hai commesso tu.
Ho dimostrato che un'immagine compressa jpeg a 8 bit non differisce da un'immagine fit a 16 bit in termini di fwmh, ma dipende solo dalla funzione di trasferimento.
Ho dimostrato che nel caso del programma Astroart i valori di fwhm di quello che vedi sul monitor, tra l'altro da 8 bit, non sono quelli calcolati. Infatti Astroart calcola i valori di fwhm in base ai valori registrati sul file non in base a quelli visualizzati. E ciò succede per tutti i tipi di file fit, tiff, jpg.
Alla luce di tutto ciò ti do atto che l'fwhm di una stella calcolata da una immagine fit grezza, non corrisponde a quella della stessa stella calcolata dalla stessa immagine a cui sia stata applicata una funzione di trasferimento.
Ma nulla più, perchè le stelle di Umberto viste a risoluzione piena continuano a sembrarmi le palle dell'albero di Natale!
- Pering
- Quasar Guru
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