Elaborazioni cosmetiche di Astroart 5

[Paolo]

Sono una delle novita' di Astroart che, con la versione 5, apre le porte all'editing evoluto delle immagini astronomiche. Si tratta di trasformazioni pensate esclusivamente per lavori di valenza estetica. L'editing, inteso come la modifica arbitraria dei dati registrati al di fuori dei processi di calibrazione standard, non e' infatti ammissibile su immagini usate per misurazioni fotometriche o astrometriche. Nelle vecchie release erano gia' presenti diversi filtraggi non lineari utili per migliorare l'aspetto delle immagini ma stavolta sono state aggiunte delle funzionalita' avanzate finora applicabili (con una certa fatica) solo grazie a programmi di fotoritocco. Il vantaggio, oltre alla migliore qualita', e' quello di poter eseguire tutte queste operazioni nel grande spazio dinamico di Astroart.

Eccoci dunque, per fare un esempio, alla famigerata funzione per la correzione delle elongazioni stellari causata da errori di guida o dalle flessioni differenziali durante l'esposizione. Qualcuno di voi storcera' il naso... ma tanto si poteva mettere in atto con software come Photoshop (non cosi' bene pero'). Confesso di aver usato in passato questa tecnica per un paio di immagini, il soggetto era interessante ma una piccola elongazione causata dalle folate di vento durante le riprese aveva un po' rovinato il risultato. Vabbe', sapete che penso? Va bene lo stesso. Perche' una foto nata perfetta (buona messa a fuoco, buon inseguimento, buon seeing) sara' sempre migliore di una immagine difettosa aggiustata con questi tools. La correzione in questo caso viene applicata solo alle stelle, non al soggetto che ha una natura nebulare. Per questo non ci potra' mai essere una "finta" buona foto (che non si valuta solo dalle stelle) ma la differenza sara' sempre percepibile raffrontando le immagini. Personalmente, inoltre, farei uso di queste tecniche solo per correzioni minimali. Se sulle mie immagini ci sono difetti evidenti butto tutto e programmo nuove riprese. Seguendo questa linea infatti non utilizzo mai la deconvoluzione o i pesanti filtraggi adattivi che spesso finiscono fuori controllo.

Ricapitolando, correzione elongazioni, riduzione dei diametri stellari, eliminazione di tracce satellitari, rimozione del blooming, correzione della vignettatura per gli astrofili pigri che non vogliono fare il flat (comunque non funziona sempre), correzione dei gradienti, "spennellamento" con valore medio e sigma (pazzesco), stiramento dell'istogramma e tanto altro benvengano tra i nostri attrezzi di lavoro. Ovviamente chi non desidera usarli e' libero di farlo ma, a mio avviso, non sono questi che stravolgono un'immagine. Si possono fare molti piu' danni con la cara vecchia deconvoluzione non controllata (vedi quante galassie farcite di salsicce girano in rete) o con l'intervento di pesanti filtri antirumore (nebulose come pane e nutella) solo per citarne un paio.

Non vorrei che da questo topic si evincesse che le novita' di AA5 sono solo queste. In realta' le piu' importanti riguardano il pretrattamento e i numerosi nuovi parametri in molte funzioni preesistenti. C'e' anche una funzione ad hoc per il nostro Max Caimmi che usa gli script di AA per la ricerca automatica delle supernovae: il "centro lastra", un plate solving controllabile anche da script per garantire una precisione di puntamento elevatissima in ogni zona del cielo.

Tutto questo dopo solo un paio di ore di utilizzo... sono propio un fan sfegatato di Astroart, mica si vede?

Ciao ciao
Paolo

[maxcaimmi]

Ultimamente mi si sente poco, ma grazie ad una tua chiamata di qualche giorno fa, ho potuto apprendere in anteprima quello che hai esposto così chiaramente in questo topic.
T'ho inviato proprio poco fa il link da dove puoi scaricare l'immagine che ho ripreso l'altra sera senza fare il flat... vediamo come se la cava con una "robaccia" come quella!
Della funzione che migliora la precisione di puntamento non me ne avevi parlato... moooolto interessante!!!
Grazie dell'aggiornamento, e a presto!