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Storia di una traccia sconosciuta...

...e tutto ciò che non riusciamo ad identificare. Parte del Sistema Solare a cui vogliamo dare rilievo con una apposita sezione.

Messaggioda Paolo » 20 gen 2006, 12:43

Durante la prima sessione di prove della camera CCD, su una ripresa di M42 ho notato una traccia lasciata da un oggetto che, a prima vista, sembrava impossibile fosse un satellite artificiale (la prima cosa che viene in mente in questi casi). Mi sembrava cosi' per due motivi. Sull'immagine si vede sia l'inizio che la fine della traccia, ovvero e' molto corta. In termini di velocita' angolare siamo sui 7'/min (circa 1/8 di grado per minuto). I normali satelliti artificiali che spesso vediamo sono di vari ordini di grandezza piu' veloci in cielo. La seconda cosa e' che di solito i satelliti si vedono in prossimita' del tramonto o dell'alba. Un fatto naturale dovuto all'ombra della terra, ovvero questa impedisce al sole di illuminarli (stiamo parlando di satelliti con orbita vicina alla terra). La mia ripresa e' invece fatta intorno a mezzanotte!

Ho fatto due semplici conti di carattere geometrico. E' venuto fuori che, in quell'istante e posizione apparente, per essere fuori dall'ombra terrestre, l'oggetto si doveva trovare ad un altezza dalla superficie terrestre di piu' di 15000 Km... Niente a che vedere con i "normali" satelliti che orbitano a una distanza dell'ordine delle centinaia di km.

A questo punto non sapevo piu' che pensare. Ho ipotizzato perfino un raggio cosmico sul sensore CCD, ma poi la presenza della traccia anche in una foto ripresa subito prima (che insiste sullo stesso allineamento) mi ha convinto del fatto che fosse un oggetto lontano ripreso attraverso le ottiche. Oltretutto le tracce da raggi cosmici (ai quali i CCD sono molto sensibili), che si verificano quando questi colpiscono il sensore con una traiettoria radente, sono piu' sottili e decisamente piu' corte.

Le riprese CCD con la traccia misteriosa:

Foto #1 esposizione 60 secondi
Foto #2 esposizione 120 secondi

Immagine

Qualche altra ipotesi.

Un aereo. Un aereo sarebbe stato molto piu' veloce. Considerando quota e velocita' (due parametri che conosco abbastanza bene) di aerei di linea o militari, considerando l'altezza sull'orizzonte della traccia ripresa, viene fuori una velocita' angolare di oltre 700'/min se viaggiasse con direzione perpendicolare all'osservatore. Anche ipotizzando un percorso "di sbieco", mi sembra difficile che si possa arrivare ai 9'/min. Inoltre l'oggetto sembra mantenere la stessa luminosita' durante l'intera traccia (2 minuti).

Un asteroide. Troppo lento. Le tracce lasciate dagli asteroidi sembrano essere di gran lunga piu' corte. Per vederle occorre solitamente una posa di un'ora o piu' (come da simulazione). Inoltre con Thesky, il software di simulazione della volta celeste, non c'era nulla in viaggio nei pressi di M42 in quel momento.

Una nuova cometa. Magari!!!

Cercando sul web ho trovato una informazione che poteva esser correlata con l'oggetto della traccia: nello stesso giorno sono stati lanciati ben quattro satelliti. E se avessi fotografato la combustione dei razzi in fase di trasferimento orbitale? Sarebbe stato un bel problema identificare quale fosse stato esattamente. Chi li conosce i parametri di una traiettoria iniziale di un lanciatore! Questi i satelliti lanciati il 21 dicembre:

COSPAR/WWAS USSTRATCOM SPACECRAFT LAUNCH
INT.ID CAT. # NAME DATE (UT)
----------------------------------------------------------------
2005-049B 28912 MSG 2 21 December 2005
2005-049A 28911 INSAT 4A 21 December 2005
2005-048B 28909 Rodnik 21 December 2005
2005-048A 28908 Gonets-D1M 1 21 December 2005

Nel frattempo avevo richiesto un account al sito Space-Track del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che, al momento, centralizza il database dei parametri orbitali di tutti gli "oggetti" che, nel corso degli anni, abbiamo mandato nello spazio. E sono piu' di 8000, senza contare che molti altri sono ricaduti nell'atmosfera (ma stiamo inquinando lo spazio?). Questo e' il link:
http://www.space-track.org/

Sempre sul web ho trovato un sito gestito da persone che si dedicano all'osservazione di satelliti artificiali (una banda di pazzi.. piu' o meno come noi!) e, ormai disperato, mi sono iscritto alla loro mailing list e ho esposto il problema della traccia misteriosa. Immediatamente dopo il mio invio e' arrivata la password per l'account da me richiesto allo Space-Track, finalmente potevo fare l'ultima verifica!

Effetto subito il download del database satelliti e lo importo nel mitico Thesky, che prevede una apposita funzione per i satelliti a partire da elementi orbitali kepleriani a 2 o 3 righe, proprio come quelli resi disponibili dal US DoD. Thesky macina gli 8000+ satelliti in pochi istanti e ne rende la posizione sulla volta celeste. Imposto data, ora, luogo, posizione e simulazione di spostamento per 2 minuti di tempo e... vicino la stellina di 3a magnitudine sotto M42 una traccia di lunghezza e direzione identica a quella della ripresa con il CCD! Un click del mouse ed appare: Ariane 42L R/B (#27299U), distanza dalla superficie terrestre: 36120 Km...

Non una cometa quindi, ma un lanciatore costruito dall'uomo! Un po' deluso per la cometa mancata, ma soddisfatto per l'interessante ricerca andata a buon fine, vado a cercare sul web tutte le specifiche informazioni sull'oggetto.

Appena un giorno dopo arriva la risposta dalla Mailing List specializzata:
http://www.satobs.org/seesat/Jan-2006/0092.html
Conferma lo stesso oggetto che ho rilevato con Thesky. L'autore del software SkyMap, Rob Matson, mi invia gentilmente uno screenshot del suo software dove e' simulato il percorso dell'Ariane 4 sulle stelle, dalla mia posizione osservativa. Aggiunge una preziosa informazione che non avevo, l'oggetto e' di magnitudine 13.8.

Immagine

Dunque ho ripreso il 3° stadio del vettore Ariane 4. Dopo il lancio, avvenuto il 23 gennaio 2002, l'Ariane 42L ha portato in orbita di trasferimento geostazionaria il payload (un satellite indiano, Insat 3C). Dopo lo sgancio del satellite, il corpo del 3° stadio (un cilindro alto 11 e largo 2.6 metri che conteneva idrogeno liquido e che rappresenta l'unica parte che allo sgancio non cade sulla terra - oltre alla piattaforma) e' stato portato in un orbita molto ellittica (perigeo 403 km, apogeo 36774 km). Il suo nome e' codificato in Ariane 42L R/B, dove R e B significano Rocket Body.

In questa immagine dell'Ariane 42L, e' evidenziato da un cerchio rosso l'oggetto che ha causato la traccia:

Immagine

Il debole puntino ha percorso 14' in 2 minuti e, sul sensore, 320 pixel in 120 secondi di tempo. Ovvero ha insistito sullo stesso pixel per soli 0.4 secondi! La sensibilita' del CCD e' davvero incredibile, soprattutto se si considera che l'obiettivo usato per la ripresa e' un 7.5 cm! Ne' l'osservazione diretta, ne' la ripresa con la pellicola potevano rilevarlo...

Purtroppo il cielo e' pieno di questi "residui" di vettori spaziali. Il rischio di rilevarli non volutamente in una ripresa astronomica con il CCD non e' trascurabile. Cosi' deve fare i conti con questi oggetti chiunque sia a caccia di comete, asteroidi, supernovae. Meno male che esiste la magica rete Internet, e programmi come Thesky includano questa importantissima funzione per il controllo.

Qualcuno potrebbe dire: tanti anni fa non c'era Internet, non c'era Thesky... ma non c'erano neanche 'sti bidoni in giro per lo spazio!

Ciao a tutti
Paolo
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