Messa a fuoco sugli spike

[piero]

E' corretto fare il fuoco direttamente sugli spike? Nel mio caso il Visac ha un sostegno del secondario molto generoso e ho notato che basandomi sugli spike il fuoco mi sembra buono. In pratica più sono sottili più è a fuoco.
Allego una screenshot di stanotte su Albireo che può rendere l'idea del risultato.
Premetto che la montatura non è stazionata in quanto dal balcone di casa non vedo la polare.

[Marco Di Lorenzo]

Piero, anche se la mia esperienza da astrofotografo è pressochè nulla direi che è corretto, in quanto dal punto di vista ottico le spikes fanno parte dell'immagine di diffrazione in un riflettore ed è quella che dovrebbe essere perfettamente a fuoco (seeing permettendo)... in altre parole, la larghezza delle spikes dovrebbe essere comparabile con il diametro del disco di Airy e, se perfettamente a fuoco, essa è data dal criterio di Rayleigh, altrimenti è maggiore (questo sempre trascurando l'effetto dell'atmosfera). Mi sembra che nel tuo caso sia necessario ricorrere a questo stratagemma poichè la parte centrale dell'immagine di diffrazione è sovraesposta e quindi troppo grande per una precisa messa a fuoco e quindi va benissimo, a meno di non usare stelle più deboli... è corretto?

[Pering]

È corretto, sebbene non sia il massimo.
Non è facile stimare ad occhio lo spessore minimo.
Occorre un stella luminosa.
La maschera di bathinov è stata inventata proprio per ovviare a questi problemi.
Poi per l'affinamento occorre riferirsi al valore dell' fwhm e al valore massimo