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Luna & raggiere...

Pianificazione delle osservazioni. Fotografie, disegni o resoconti osservativi di Pianeti, Luna e Sole.

Messaggioda Paolo » 22 gen 2008, 21:36

Durante l'ultima sessione osservativa ho fatto una serie di riprese un po' fuori dagli schemi usuali dove si va alla ricerca dei particolari piu' minuti. I soggetti stavolta  sono le raggiere dei crateri da impatto e le variazioni di albedo che si possono osservare meglio con il Sole sufficientemente alto sull'orizzonte lunare.

Le variazioni di luce che vedete sono volutamente esasperate grazie al potente controllo del gamma di Lucam Recorder (il pacchetto che gestisce la Lumenera) in fase di ripresa. L'altissimo contrasto e' stato mitigato nelle parti luminose con una tecnica di elaborazione su piu' livelli che da risultati simili alla funzione HDR (high dynamic range) di Photoshop. In questo modo si distiguono meglio i particolari delle raggiere chiare sul fondo lavico scuro del mare.

Mostro la prima ripresa che presenta l'area di Copernico, il grande cratere da impatto che, nella scala dei tempi geologici lunari, e' stimato di recente formazione. Il materiale liberato al momento dell'impatto e' stato irradiato fino a 800 km da cratere, formando una raggiera molto brillante ma dai particolari piutosto sfumati. In alto sulla destra il piccolo cratere Lalande (circa 26 km di diametro). Dalle sue raggiere ad elevatissimo albedo si nota come anche questo cratere si sia formato in conseguenza di un impatto. Leggo sui testi che la Luna (ma anche Mercurio, che adesso possiamo ammirare nelle stupende immagini della Messenger) e' testimone di un intenso bombardamento che si e' protratto fino a 3.8 miliardi di anni fa ed attenuato (ma non terminato) successivamente. Impatti come questo che ha prodotto Copernico devono essere stati scenari di una violenza inaudita... la scala dei tempi geologici rapportata alla nostra non consente, purtroppo e per fortuna, di vederne di nuovi...

http://quasar.teoth.it/gallery/albums/u ... 9gen08.jpg

Ciao,
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Messaggioda Guido » 22 gen 2008, 21:49

Un risultato strepitoso e di grande impatto!
Per curiosità, hai mai provato i filtri irpass sulla luna? Che ne pensi? Io li considero molto utili.
Guido
 

Messaggioda Marco Bensi » 22 gen 2008, 22:41

Che immagini ...ragazzi!! :P :'( :'( da lacrime agli occhi !! ;D ;D

Stavo pensando forse una cretinata....un impatto come quello di Copernico non si sarebbe nemmeno sentito...visto il vuoto...

Complimenti alla tua maestria e alla Lumenera!!!
ciao
Marco Bensi
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Messaggioda Pennuto » 23 gen 2008, 0:17

Ma ti costerà pure una fortuna andare tutte le volte da quelle parti a far foto!!! Sto pensando anche ai premi che riesci a prendere coi punti della benzina... a proposito da quale distributore ti servi per fare il pieno al missile???  ;) ;) ;)
Ciao
Maurizio
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Messaggioda Paolo » 23 gen 2008, 12:19

Sto pensando anche ai premi che riesci a prendere coi punti della benzina...

;D ;D ;D

Grazie dei commenti (e delle battute)! Si Marco, senza atmosfera credo ci sia poco da sentire... Guido, ho provato piu' volte l'Astronomik 748 (per la Luna e i pianeti) ma il beneficio non e' cosi' grande. Nel caso di soggetti con luminosita' superficiale bassa (Luna nei pressi del terminatore o pianeti con lunghe focali equivalenti) i vantaggi di una minore sensibilita' alla turbolenza sono compensati dall'abbassamento di luce che costringe ad usare tempi piu' lunghi (e framerate piu' bassi) oppure ad avere meno dinamica per operare i filtri wavelet. Io trovo che il filtro rosso rappresenta un ottimo compromesso tra cura per la turbolenza, filtraggio del cromatismo (anche atmosferico) e diminuzione della luce.

Ma veniamo ad una zona dominata da due piccoli crateri che hanno originato una zona di notevole albedo. Questa volta non sono riuscito a compensare i livelli di luce cosi' alti e il centro delle raggiere ha raggiunto la saturazione. Tra i due impatti nel centro dell'immagine c'e' il cratere Stevinus, di 77 km di diametro. Vicino a questo, in direzione del lembo lunare, si trova Furnerius A (12 km), da cui partono le reggiere piu' brillanti. Dal lato opposto c'e' Stevinus A (15 km), l'altro cratere da impatto. Come si capisce dalla luminosita' superficiale del materiale scaraventato negli impatti, questi due craterini sono di "recente" formazione.

http://quasar.teoth.it/gallery/albums/u ... 9gen08.jpg

L'altro evidente cratere da impatto e' Petavius B (33 km), che si trova in alto a sinistra nell'immagine, le cui raggiere si estendono nel Mare Fecunditatis. Chi osserva spesso la Luna al telescopio notera' sicuramente il grande cratere Petavius (177 km), quasi irriconoscibile perche' appiattito dalla luce solare che lo colpisce ortogonalmente. Ma il segno particolare che lo contraddistingue e' la profonda spaccatura sul suo fondo che in questa immagine si presenta come una linea brillante che parte del gruppo montuoso centrale per arrivare al bordo del cratere.

Altri particolari di rilievo si trovano in zona librazione, quindi non sempre visibili.In alto nella foto, leggermente tagliato, il grandissimo cratere Humboldt (213 km) mentre sulla destra la serie di crateri dal fondo scuro tra cui spicca Oken (75 Km).

Come si vede, i "connotati" di questa zona lunare cambiano completamente quando si osserva in condizioni di luce non radente. Altrimenti, nei primi giorni dopo la luna nuova o piena, si sarebbero risconosciute immediatemente formazioni piu' "familiari", come i bellissimi Petavius e Langrenus che dominano il lembo est della Luna (come in questa ripresa con il Pentax 75: http://img19.imageshack.us/img19/1812/lunadj5.jpg )

Ciao ciao
Paolo
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Messaggioda Guido » 23 gen 2008, 12:46

Caro Paolo, complimentissimi per le riprese, si vede che hai un "tocco" particolare.
Io uso sul c8 un ir pass 742 astronomik sulla luna intorno a f20. Oppure il'807 a f10. L'abbattimento della turbolenza è veramente sensibile soprattuto con l'807 ed aiuta moltissimo. Però effettivamente il calo di luce è notevole.
Ti quoto per il filtro rosso, aiuta tanto.
Guido
 


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