Il Sole

 

Una gran comodita’ studiare una stella da cosi’ vicino! I principali vantaggi sono la abbondante quantita’ di luce a disposizione e la possibilita’ di spaziare con gli strumenti sulle singole zone della sua superficie. Fu l’inglese William Wollaston che nel 1802 individuo’ per la prima volta i particolari fini di uno spettro osservando proprio il Sole. Si trattava delle righe di assorbimento piu’ intense, successivamente meglio identificate e classificate dall’astronomo e fabbricante di ottiche  Joseph von Fraunhofer. Ai giorni nostri uno spettro solare di buona risoluzione mostra una “selva” di righe di assorbimento cosi’ fitta da spiazzare il neofita alla ricerca dell’elemento chimico che le ha prodotte! Per avere un’idea e’ possibile consultare l’archivio di spettri solari BASS2000:

http://bass2000.obspm.fr/solar_spect.php

Gli studi a livello spettroscopico che un amatore puo’ eseguire sono diversi e molto interessanti. Potendo dirigere il telescopio su una ristretta regione centrata sulle macchie solari, con uno spettroscopio ad alta risoluzione e’ possibile apprezzare l’effetto Zeeman che consiste nello sdoppiamento (o allargamento) di alcune righe spettrali sensibili causato dall’interazione con il forte campo magnetico associato. Un differente studio riguarda la stima della velocita’di rotazione del Sole mediante spostamento Doppler, partendo dagli spettri relativi alle regioni equatoriali opposte (lembi est/ovest)..

Il disco del Sole puo’ inoltre essere “scansionato” mediante uno spettroscopio ad alta risoluzione producendo immagini della sua superficie a qualunque lunghezza d’onda. I potenti software oggi a disposizione permettono in pratica di emulare uno spettroeliografo, strumento piuttosto complesso nato all’inizio del XX secolo per lo studio della superficie solare in banda stretta. Selezionando sullo spettroscopio la riga dell’idrogeno alfa, ad esempio, si ottiene un’immagine del disco solare con le caratteristiche rilevanti come filamenti, zone attive, ecc.

Per gli approfondimenti rimando al sito dell’astrofilo italiano Fulvio Mete che in questo campo ha raggiunto notevoli risultati, accuratamente descritti in queste pagine:

http://www.pno-astronomy.com/Spettroscopia/Applicazioni/Spettroscopia%20solare/Spettroscopia%20solare.htm
http://spettroscopia.uai.it/Spettroscopia%20solare.htm

 

 

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