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Prova di un CMOS

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda umberto » 15 set 2020, 21:29

Sergio, grazie per aver condiviso queste osservazioni. Sembra che l'Atik 460 sia superiore all'Asi 183MM. Infatti lo spettro fatto con L'Atik è molto simile a quello archiviato sul Database Aras, che mi permetto di postare per un confronto.
Saluti.
Umberto

yyher_20200428_040_PCA.png
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Messaggioda SergioMauro » 16 set 2020, 11:29

Ciao Umberto.
Si penso che le prove fatte fino ad ora dicono questo, però da quello che ho capito il CMOS risponde diversamente da un CCD.
Se osservi bene lo spettro di YY HER, che è molto debole, è di magnitudine 12.85, si vede che il CCD è più performante nel rosso mentre il CMOS lo è nel blu, però in oggetti più luminosi, come vedi qui sotto lo spettro di CY AQL, che ha una magnitudine di 11.27, sono pressoché simili.

GY AQL confronto.jpg

Sopra spettro CCD, sotto spettro CMOS

Quindi il CMOS è, rispetto al CCD, meno sensibile nel rosso quando gli oggetti sono più deboli. Allora dobbiamo cambiare metodo di ripresa dello spettro.
Già diminuendo il tempo di esposizione, aumentando le pose e adoperando binning 3, come dice Buil, YY HER è migliorato tantissimo e credo che si possa migliorare ancora, c’è solo da provare.
Inoltre il CMOS ha un altro problema nel rosso, ha una notevole elettroluminescenza prodotta dai circuiti elettronici del sensore che si sovrappone allo spettro, e anche se con il DARK viene eliminata penso che qualche problemino lo crei ugualmente.

FARO.png


Se è possibile e riusciremo a portare questa “FARO” dalla parte blu, dove abbiamo uno spazio vuoto, daremo un altro aiuto alla risoluzione del problema.
ZONA BLU.png


Riepilogando credo che il CMOS abbia tutte le caratteristiche per competere con un buon CCD come l’Atik 460, solo bisognerà imparare ad adoperarlo, almeno lo spero.

Sergio
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Messaggioda umberto » 16 set 2020, 19:55

Bene Sergio,teneteci informati se effettuate ulteriori osservazioni e comparazioni.Umberto
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Messaggioda SergioMauro » 17 set 2020, 9:20

Ieri dopo aver scritto il post mi sono accorto che ho detto una corbelleria. L'elettroluminescenza prodotta dai circuiti elettronici del sensore emette nel rosso e pensare di poterla spostare dalla parte del blu è assurda. Però si può girare l'Alpy in modo che il rosso si trovi nella parte sinistra dello spettro.
Sergio
Ultima modifica di SergioMauro il 19 set 2020, 19:21, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Paolo » 18 set 2020, 12:00

Quadra tutto con quanto aveva riportato C. Buil nel test della camera. Nel blu la ASI183MM e’ molto performante, meno nel rosso. Quindi alcuni soggetti possono beneficiarne, altri meno (le stelle rosse di Flavio!).

A mio avviso fate bene ad impiegare il binning, avete un fattore 2x sul rapporto s/r in bin 2x2, superiore se in 3x3 o maggiore, fino al limite di un campionamento corretto (senza binning immagino avete un forte sovracampionamento).

Certamente la nuova tecnica di Buil aiuta a mantenere consistenza dei dati rispetto al binning (software) in acquisizione. Tenendo conto che con i cmos il binning in fase di acquisizione e quello in post elaborazione offrono lo stesso guadagno di snr, e’ senz’altro conveniente acquisire senza binning (unico problema il peso su hard disk dei frame), fare il prettattamento e poi effettuare il binning 2x2 o 3x3 prima dell’estrazione del profilo. E’ cio’ che fa la procedura dedicata ai cmos, con l’aggiunta di alcuni processi cosmetici.

Per quanto riguarda il glow, credo che se il tuo spettro e’ decentrato rispetto al frame, ad esempio il rosso e’ piu’ vicino al bordo (in cui si forma il glow), puoi utilmente girare l’alpy di 180 gradi rispetto alla camera per portarlo dal lato del blu, dove risultera’ piu’ lontano dalla luminescenza. Se lo spettro utile e’ invece gia’ centrato nel frame, c’e’ poco da fare...

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Messaggioda SergioMauro » 6 ott 2020, 10:45

Tempi duri questi per gli astrofili. Non so nelle altre parti d’Italia, ma qui nel Veneto le perturbazioni arrivano una dietro l’altra senza tregua, lasciandoci orfani del più bel paesaggio del mondo.
Giorni fa Flavio è salito in osservatorio per girare l’Alpy in modo che l’elettroluminescenza cada nella parte blu dello spettro dove disturba molto meno, e complice di una piccola apertura sul Cigno ha colto al volo l’occasione per osservare Albireo. Purtroppo non ha fatto a tempo a riprendere la stella di calibrazione e abbiamo dovuto arrangiarsi. D’altra parte la voglia di capire come funziona questo CMOS fa accettare anche dei compromessi.
Gli spettri sono stati ripresi con tempi brevissimi (30s) e in binning 1x1, e dopo aver girato gli spettri, per la calibrazione Flavio ha seguito la procedura spiegata da Buil ottenendo un ottimo risultato. E’ un modo piuttosto complesso ma il risultato è appagante. Un altro problema è che la grande quantità di spettri necessari e lavorando in binning 1 rende il tutto molto pesante (più di un Gb).
Qui sotto il risultato dell’osservazione:

Curva stella calib. .png

Curva di calibrazione di una stella di classe K III del catalogo Miles

PRNU.jpg

Risultato dell’immagine PRNU

albireo_20200929_981_.png

Spettro di Albireo

Albireo confronto.jpg

Confronto del nostro spettro con lo spettro di una stella del catalogo Miles della stessa classe di Albireo.


Ora non ci resta altro che sperare che a breve il meteo ci permetta di provare la nuova procedura su oggetti deboli.
Sergio
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Messaggioda Paolo » 26 ott 2020, 23:35

Un bel test analitico sulle capacita' della ASI183MM.

http://www.spectro-aras.com/forum/viewt ... 660#p14897

Notare l'incremento di SNR con la tecniche speciali rispetto al solo binning 2x2.

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Messaggioda SergioMauro » 5 nov 2020, 22:00

Stiamo continuando le prove di vari CMOS per trovarne uno il cui rapporto costo/prestazioni sia il più favorevole possibile, per poi installarlo su l’Alpy600.
Abbiamo provato per un paio di mesi l’ASI 183MM i cui risultati sono stati senza dubbio all’altezza delle aspettative, ma che richiedeva in ISIS, come spiegato da Christian Buil, un aggravio di lavoro non indifferente per ottenere il massimo rendimento.
Ora stiamo provando l’ASI 294. Una camera a 14 bit che sembra sia ancora più sensibile e che sembra dia risultati ancora più performanti.
I primi spettri calibrati, adoperando ISIS nel modo tradizionale, sembrano decisamente buoni, come vedete sotto. Naturalmente per dare un giudizio dovremo farne altri in modo da avere la certezza di fare una buona scelta.

axpersey_202010301_000_OSS Monte Baldo.png



zandromeda_20201031_052_OSS Monte Baldo.png



Un saluto tutti
Sergio
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