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Primo spettro di delCyg

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda tonyven » 11 gen 2019, 18:24

Per capirci meglio vi posto l'immagine acquisita di 2Ori che ho usato come riferimento essendo una stella di classe A0V.Vorrei capire come migliorare l'acquisizione
2 Ori-1-020.png
tonyven
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Messaggioda umberto » 11 gen 2019, 23:49

Ciao Tony, per mettere a fuoco non puoi usare la FWHM essa funziona con le stelle, ma non con le righe spettrali. Devi individuare con l'occhio il migliore fuoco che ti fa vedere meglio le righe.

Il tiraggio si individua con la dispersione. Nel tuo frame misura quanti pixel ci sono tra l'ordine zero e la riga H-beta, poi dividi 4861 per questo numero. Visual Spec ti da comunque questo valore dopo che hai calibrato il profilo.
Ti mostro due spettri presi con tiraggi diversi.

Tiraggio.jpg

Sopra la configurazione con un tiraggio superiore. Ho riportato gli stessi spettri visualizzati in modo diverso per mostrare meglio le righe verso il blu. La distanza tra il sensore ed il reticolo era all'incirca 10 cm. La dispersione è di 4861: 912= 5,3 A/pixel.
Sotto lo spettro con tiraggio minore, la dispersione è di 4861:363=13,4A/pixel.

Puoi notare che nello spettro da 5.3 A/pixel le linee dell'idrogeno sono più numerose e meglio definite.
Aumentando però il tiraggio, ricorda che lo spettro è meno intenso, un problema con le stelle deboli. Io ti consiglio un valore sotto 10A/pixel. Non voglio complicare troppo ma quanto detto vale se il campionamento è corretto. Ad esempio la FWHM delle immagini stellari sul sensore misura 3-4 pixel. In ogni caso, come diceva Paolo, nel frame devono entrare sia l'ordine zero che lo spettro almeno fino alla profonda riga dell'atmosfera che si trova a circa 7600A. Negli spettri che ti ho mostrato ho contrassegnato le righe dell'atmosfera con un asterisco.

Per una migliore valutazione del tuo risultato sarebbe meglio che tu postassi l'immagine dello spettro in formato originale FIT. Sul forum è possibile farlo ma occorre prima compattarla in un file zip.

Per quanto riguarda la saturazione, devi dirmi quale è il livello del bianco perchè non conosco la tua camera. Ovvero quanti conteggi ADU rilevi nelle zone del frame più luminose, bruciate per la sovraesposizione.

Saluti.Umberto
Ultima modifica di umberto il 12 gen 2019, 12:35, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda tonyven » 12 gen 2019, 0:26

Intendi questo come fit originale? E' lo spettro che ho acquisito stasera di Sirio che vorrei usare come riferimento per studiare Betelgeuse e Bellatrix
sirio-001.zip
(153.23 KiB) Scaricato 196 volte


Per quanto riguarda la saturazione non so quale programma mi permette di vedere gli Adu. Ho installato Vspec e Iris ma di Adu non vedo nulla.
Poi la distanza che ho tra sensore e reticolo è circa 35mm.
Ultima modifica di tonyven il 12 gen 2019, 0:45, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda tonyven » 12 gen 2019, 0:37

Su l'ultimo lavoro che ho fatto su delCygn mi da una dispersione di 0.998 A/pixel. Ma può essere?
rukk-020calibratacorretta.png
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Messaggioda tonyven » 12 gen 2019, 14:31

Ho provato a calibrare in lunghezza d'onda e risposta strumentale lo spettro di Sirio
siriocalibratacorretta.png


Devo dire che la cosa non mi convince per niente.Probabilmente è la qualita del senssore della ccd.Ho difficoltà a calibrare in lunghezza d'onda perchè non riesco a identificare bene le righe dell'idrogeno.Quando faccio il confronto con uno spettro di riferimento la scala della lunghezza d'onda è diversa nei rispettivi profili.C'è qualche metodo più preciso quando non si riconoscono le righe
Questo è lo spettro grezzo di Sirio
sirioallineata.png
sirioallineata.png (10.7 KiB) Osservato 2605 volte
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Messaggioda Paolo » 12 gen 2019, 15:17

Ciao Tony (spero di aver azzeccato il tuo nome!), lo spettro di Sirio e' saturato nelle zone di maggiore intensita':

profilo.PNG

Significa che non e' utilizzabile, in teoria dovresti impostare un tempo di esposizione inferiore ma immagino che con quel cannone che usi per le riprese, non sia possibile.

Io ti consiglio di non osservare stelle cosi' luminose, soprattutto se non si trovano alte sull'orizzonte (Sirio dalle nostre parti e' sempre piuttosto basso). Per la turbolenza atmosferica, lo spettro e' continuamente alterato. Nelle brevissime pose che sei costretto a fare (problema della saturazione a parte), puoi beccare il continuo deformato. Di conseguenza la curva di risposta che andresti a ricavare da questo spettro potrebbe essere sballata, a danno dello spettro della stella target.

Tornando ai livelli (ADU), il programma che usi (Maxim DL) dovrebbe darti in qualche parte (sulla barra di stato in basso?) il valore del pixel in cui si trova a passare il cursore del mouse. In questo modo puoi controllare che intensita' hanno raggiunto i pixel nella parte piu' luminosa dello spettro. Senza complicarci la vita (per adesso) con la "linearita' del sensore", cerca di capire quale e' il valore a partire dal quale si raggiunge la saturazione. Nel FIT che hai allegato (un file a 16 bit) ricavo un valore di poco superiore a 60000 ADU. A livello pratico significa che, per sicurezza, e' bene usare un tempo di esposizione tale da non superare mai i 40000-45000 ADU.

Devi pero' fare un controllo analogo sui singoli frame (se non erro hai allegato la combinazione di uncerto numero di frame). Non so se questi sono codificati a 16 bit, in caso contrario il valore di saturazione che rileverai potrebbe essere molto piu' basso. Se vuoi puoi allegare un frame singolo (se non e' quello che hai gia' condiviso).

Per quanto riguarda la dispersione, dal file che hai allegato si ricava una distanza tra ordine zero e riga h-beta pari a 354 pixel. La dispersione vale 4861/354 = 14 A/pix circa. Questo valore e' un po' alto (sotto i 10 A/pix sarebbe meglio) ma vedo che con il piccolo sensore che usi si puo' aumentare il tiraggio di poco, altrimenti lo spettro viene tagliato dal bordo del frame. Nell'immagine sopra ho indicato con una freccia il punto in cui termina la parte utile dello spettro (subito dopo il profondo assorbimento dell'atmosfera sui 7600A). Se riesci a comprendere nel frame l'ordine zero e questo punto, sei a posto. Potresti provare con una piccola estensione da 31.8mm.

In ogni caso, allo scopo di apprendere l'uso dello Star Analyser, va bene anche la tua attuale configurazione.

Non so dirti perche' VSpec fornisce un valore di dispersione alterato (1A/pix), in casi del genere di solito e' sbagliata la calibrazione in lunghezza d'onda. Dovremmo verificare i passaggi.

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Messaggioda tonyven » 12 gen 2019, 16:32

Grazie infinite.In effetti su maxim il valore che leggo,sperando sia quello giusto, sta intorno ai 60000ADU.Devo verificare.Un'ultima cosa. Come si calcola la distanza in pixel tra ordine 0 e la riga dell'idrogeno? Cioè dove si ricava dal grafico questo valore?
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Messaggioda Paolo » 12 gen 2019, 17:12

Figurati! Se con il mouse muovi il cursore fuori dallo spettro e i valori scendono, sicuramente e' quella l'indicazione corretta. Quindi, appena preso un frame, controlla i valori ADU nella zona piu' luminosa. Se superano 40000, abbassa il tempo di esposizione. C'e' un limite anche sul minimo, nel senso che se gli ADU sono pochi, lo spettro e' piu' rumoroso. L'ideale e' fare in modo che la zona piu' intensa si trovi nel range 30000-40000.

Quando ho scritto non avevo visto il tuo ultimo post. La qualita' della tua camera e' ok per fare pratica con il reticolo SA100, con le limitazioni viste per il "ripple" (le oscillazioni di intensita' nel continuo). Come ti dicevo, lo spettro di Sirio purtroppo e' inutilizzabile perche' e' entrata troppa luce sul sensore ed hai saturato i pixel della zona centrale.

Quando possibile, osserva una stella meno luminosa, possibilmente di tipo spettrale A0V o vicina (classi B8-A2). Siccome e' bene fare le cose per gradi, per il momento ti consiglio vivamente di concentrarti sulla stella di riferimento finche' questa non e' completamente sotto controllo per quanto riguarda la fase di ripresa ed il successivo trattamento via software.

Hai citato IRIS, sappi che questo sw non legge correttamente le immagini a 16 bit con i livelli che vanno da 0 a 64K ADU. IRIS riproduce le intensita' fino a 32767 ADU (es. un conteggio di 42000 ADU diventa in IRIS 32767). Occhio quindi ad impiegarlo con i tuoi file!

Per la distanza in pixel, credo che Maxim DL fornisca da qualche parte le coordinate del cursore sul frame (io uso Astroart 7 e non conosco MDL). Basta prendere la coordinata X della riga h-beta e quella dell'ordine zero. Poi fai la differenza. Vedi esempio sotto con Astroart. Scusa, la distanza nel post precedente era sbagliata, ho corretto (396-42 = 354 px).

AA_spec.jpg


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