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Calibrazione con Alpy600

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda miror » 6 lug 2018, 17:39

Salve a tutti,
apro questo topic per illustrarvi il mio problema in merito alla calibrazione degli spettri ottenuti con l'alpy600.
Il mio telescopio è un newton da f4.8 e nel modulo di calibrazione ho al solito una lampada relco la quale, come sapete, mostra delle righe piu' intense nella parte rossa dello spettro piuttosto che nel blu.
Acquisisco un solo spettro da 90 secondi e porto vicino alla saturazione (senza saturare) le righe "rosse" che uso nella lista di calibrazione in modo da far emergere al meglio quelle blu che sono meno intense; la luce è riflessa a 90° sulla fenditura da un diffusore bianco piuttosto che da uno specchio. Dopo varie peripezie sono giunto alla conclusione che le righe riportate sotto mi restituiscono la migliore risoluzione intorno a 550 (altri raggiungono i 700) con un rms di circa 0.32. Nonostante tutto ottengo degli spettri non calibrati (a volte anche superiore di 4/5 A) sia nella parte rossa che nella parte blu dello spettro. Ho provato con un numero maggiore di righe
sceglendo le migliori più isolate, variato la risoluzione, cambiatoil grado del polinomio ma senza successo. Pensate ci sia una combinazione di linee vincenti, o un problema di intensità
di righe nel blu, o che il procedimento di calibrazione necessità di uno step di cui io non tengo conto?
In attesa di vostri preziosi consigli

Saluti


4
3.55
3946.1
4545.05
4764.87
6143.06
6266.49
6677.28
6965.43
7067.22
miror
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Messaggioda LFranco » 6 lug 2018, 18:52

Ciao minor,
personalmente uso queste righe (lampada alpy600) con un polinomio di 4° grado.

3948.979
4200.674
4510.733
4764.865
4861.33
5400.5618
5852.4879
6143.0626
6402.248
6562.81
6677.28
7067.218
7147.042

Ciao
Lorenzo Franco
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Messaggioda umberto » 6 lug 2018, 19:33

Ciao Miror, io dico la mia. Forse con il tuo telescopio f=4.8 ottieni uno spettro sottocampionato, dovresti lavorare a bnning 1.
Saluti- Umberto
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Messaggioda Paolo » 7 lug 2018, 0:22

Ciao Paolo, ti hanno gia' risposto Lorenzo e Umberto, volevo solo aggiungere una considerazione sulla base di quanto ho letto sul forum ARAS e sulle ML. E' possibile comunque che tu gia' la conosca e abbia gia' provato.

Diversi utilizzatori dell'Alpy 600 hanno riscontrato problemi in fase di calibrazione in lunghezza d'onda. Per molti di essi i problemi si sono risolti utilizzando la misura del "pixel virtuale", cioe' una dimensione del pixel del sensore che puo' essere leggermente diversa da quella nominale.

Si parte da un valore calcolato come descritto da Christian Buil alla pagina http://www.astrosurf.com/buil/isis/guid ... ration.htm :

A tip for calculate the scaling factor p (or virtual pixel size). Use the formula:

p = 3123 / dx

where dx is the distance between the H alpha and H beta lines measured in pixels along the horizontal axis in a raw image. Try to find the distance to the nearest pixel (the reading of the mouse pointer is sufficient)

Per poi fare eventuali tentativi variando di poco la dimensione per vedere se gli scostamenti si abbassano.

Un altro elemento (collegato) che ho visto influiva molto sul risultato e' la riga scelta per riferimento (tab 3 Calibration), cioe' quella su cui si basa la ricerca di tutte le altre nello spettro bidimensionale. Sembra che non tutte le righe della lampada siano valide, forse perche' il calcolo che definisce la posizione attesa delle altre righe puo' fallire (ci sono tante righe ravvicinate in uno spettro a bassa risoluzione della lampada ar-ne). Magari prova usando una riga a sinistra, una centrale e una a destra dello spettro. Per ciascuna di queste lancia un trattamento e controlla se il valore RMS migliora.

Proprio perche' lo spettro della lampada ar-ne e' fitto di righe nello spettro dell'Alpy 600, un eventuale sottocampionamento e' davvero deleterio (come segnalato da Umberto). Spero tu non stia lavorando in questa condizione.

Anche le righe che utilizzi sono poche (vedi set-up di Lorenzo), dovresti trovare una soluzione valida che fa uso di un numero maggiore.

Se non risolvi, puoi provare a condividere un frame in formato fit dello spettro della lampada.

Paolo
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Paolo
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Messaggioda miror » 10 lug 2018, 13:47

Salve,
grazie ai vostri consigli sono riuscito a migliorare la situazione provando e riprovando fino all'n-esima volta. Il binning usato è sempre 1x, il numero di righe e la loro combinazione sono state la carta vincente: ora uso quasi tutte le righe suggerite da LFranco e per riprodurre un rms entro valori tali da considerare la calibrazione accettabile (tipico 0,06), ho dovuto maneggiarle non poco e ritoccare anche la risoluzione dello spettrografo. Questa la combinazione vincente:
4
3.49
3948.979
4199.8
4766
4881.6
5401
5852.4
6143
6402.1
6677.8
7067.1
7147.042
Riga usata per la calibrazione: 5852.59 A
Il valore di pixel virtuale usato nella calibrazione senza il polinomio, invece, è molto vicina a quella calcolata da Buil.

Grazie
miror
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Messaggioda Paolo » 11 lug 2018, 13:41

Ciao Paolo, se ho capito bene con la funzione specifica per l'Alpy 600 (con il modulo di calibrazione) proprio non si riesce. L'importante comunque e' che hai trovato un modo alternativo per raggiungere l'obiettivo (con il file mode va benissimo).

Io credo che numerosi utilizzatori del'Alpy 600 abbiano incontrato problemi a causa della diversita' di contenuto spettrale delle lampade RELCO (impiegate anche nel modulo venduto da Shelyak). Se queste producessero uno spettro identico sicuramente tutti andrebbero a colpo sicuro con il preset dedicato (a meno di lavorare sottocampionati o con debole SNR).

Se io avessi l'Alpy 600 cercherei di usare la calibrazione mista "lampada + balmer stellari". Nell'UV la calibrazione con la sola lampada produce degli scostamenti non trascurabili. Chiaramente non si ha questa necessita' se si osservano stelle fredde oppure oggetti arrossati (come la nova nello Scudo).

Paolo
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