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Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda umberto » 1 mar 2018, 13:58

Ciao Fabrizio,lo spettroscopio di cui parli non l'ho abbandonato per il motivo da te citato,la guida, da me realizzata con gli accessori donatemi da Paolo,funziona divinamente anche su oggetti deboli, ma registro una perdita di luce sullo spettro 2d che mi costringe ad integrare di più.Ciò forse è dovuto alla fibra ottica o alle numerose lenti che compongono gli obiettivi Tayr che ho impiegato per la realizzazione.
In attesa di comprendere bene la causa di questo inconveniente, adesso osservo con uno spettroscopio autocostruito dal bravissimo astrofilo catalano Joan Guarro Flò, sullo schema del Lhires III. Questo splendido manufatto, di cui allego foto, me lo ha regalato Joan poichè lui si è autocostruito un Echelle.Un saluto
Umberto

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umberto
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Messaggioda Fab » 1 mar 2018, 15:24

Grazie Umberto.
Bellissimo quell'oggetto. Ma quanto pesa ?
Fab
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Messaggioda umberto » 1 mar 2018, 18:06

Fabrizio,lo strumento da solo pesa Kg.1,4,con la Sbig 8300M e la Lodestar il peso totale è di gk.2,5.Lo strumento ha circa 15 anni e funziona benissimo, io ho solo inserito un elicoide per poter ritoccare il fuoco che dalle mi parti varia a causa dei forti sbalzi di temperatura.Il LhiresIII ha questa possibilità, ma a questo strumento siccome lavorava nei paraggi di Barcellona dove la temperatura rimane grosso modo costante durante la notte, l'amico Joan non aveva previsto la correzione del fuoco.
Osserva i profili che ho postato su questo Forum, per valutare il suo perfetto funzionamento.
Paolo ha programmato un algoritmo con Astro Art che dà comandi al setup per una osservazione tutta in automatico.
In poche parole io osservo sullo schermo di un altro computer la guida, la sequenza dei frames,e delle lampade in remoto, al calduccio della mia abitazione.
Lo strumento è corredato di 3 reticoli intercambiabili esattamente da 1800-600-150 L/mm con il 1800 ha una risoluzione di circa 9.000.
Isis calcola la risoluzione spettrale con il frame della lampada,per farti rendere conto posto quella realizzata con il reticolo da 1800 l/mm.sintonizzata sulla regione H-alfa.
Saluti
Umberto

lamp 1800.jpg
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Messaggioda Fab » 1 mar 2018, 20:16

Grazie Umberto.
Che dire.
Semplicemente meraviglioso.
Conosco di fama Joan Guarro per aver visto sul web molti suoi lavori.
Hai da lavorare per decenni con quello strumento.
Oltretutto stai facendo un'ottima attività. :)
Tutti (si fa per dire B-) ) possono entrare in possesso di uno Stradivari.
Poi da li a rendergli onore ce ne passa...

fabrizio
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Messaggioda LFranco » 1 mar 2018, 20:57

Bello strumento e bel regalo.
Certo non capita tutti i giorni.
Umberto ha dimostrato con i fatti una grande perizia nel suo utilizzo,
Personalmente non ho nessuna attitudine nell'autocostruzione ed ho un pò di invidia per chi invece riesce a destreggiarsi in questo campo.
Saluti
Lorenzo Franco
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Messaggioda umberto » 2 mar 2018, 21:03

Salve a tutti,mi è capitato di leggere sul Web la risposta data recentemente da Robin Leadbeater sul progetto dello spettroscopio realizzato con la stampante 3D.
Le sue perplessità sono identiche a quelle mie e cioè: forti dilatazioni termiche, ed eccessive flessioni su questo scafo realizzato in plastica; d'obbligo l'impiego di ottiche apocromatiche di notevole costo per ottenere uno spettro perfettamente a fuoco sulla banda 3800-7600A.
Umberto
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Messaggioda Max » 2 mar 2018, 22:18

Scoraggiante. B-)
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Messaggioda Paolo » 5 mar 2018, 13:05

Scoraggiante

Vedo che adesso si parla del LOWSPEC. Max, considera che alla fine otterresti uno strumento di qualita' inferiore ma spendendo meno. Si tratta di capire se il gioco vale la candela. Purtroppo e' impossibile farlo allo stato attuale essendo il progetto del tutto carente di un report che descrive l'operativita' e i risultati. Davvero strano considerando quanto e' dettagliato il suo piano costruttivo. Probabilmente e' mancata una stretta collaborazione tra il progettista ed un osservatore esperto di spettroscopia stellare.

Per mettere alla prova lo strumento e verificare le varie carenze strutturali e ottiche ipotizzate e' necessario esaminare spettri di soggetti deboli (il campo di azione di uno spettrografo low-res). L'impatto delle flessioni e delle deformazioni termiche sarebbe infatti meglio apprezzabile con integrazioni lunghe e la scarsa luminosita' del soggetto permetterebbe di capire come il sistema di guida condiziona l'efficienza. Finche' si continueranno a pubblicare spettri del Sole o di stelle luminose, non conosceremo mai il reale rapporto tra qualita' e prezzo del nuovo assemblato. Vedremo...

Paolo
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