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Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Max » 20 feb 2018, 19:58

Certo Paolo, infatti sono convinto che per me ora la soluzione migliore sia quella di prendere non appena mi sarà possibile l'Alpy 600 bello e pronto magari in due tranche ed affiancarlo allo SA100, così da avere la strumentazione completa.
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Messaggioda umberto » 20 feb 2018, 20:43

Ciao Max, se può essere utile posto un profilo e lo spettro 2d di M42 osservata con uno spettroscopio simile all'Alpy600 da me autocostruito con la spesa di 200Euro.
Se hai possibilità di ottenere uno spettro della nebulosa sopracitata, potrai confrontarlo con il mio che consta di n°8 pose da 120sec prese con un C8 ed una Sbig 8300M.
Il paragone potrà aiutarti per una attenta valutazione sulle prestazioni dello spettroscopio di cui parli.Umberto

M42 profilo.jpg

Spettro 2d M42.jpg
Ultima modifica di umberto il 20 feb 2018, 23:24, modificato 5 volte in totale.
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Messaggioda Max » 20 feb 2018, 21:26

Grazie Umberto,mi sembra di ricordare qualcosa forse credo di riuscire a trovare uno spettro di M42..
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Messaggioda umberto » 27 feb 2018, 2:01

Ciao Max,tieni presente che lo spettroscopio che conti di costruire, per funzionare bene e coprire una banda da 3800A a 7600A, dovrà produrre uno spettro della lampada a basso consumo identico a questo che ha prodotto il mio assemblato e che allego.Non demoralizzarti non è poi così difficile riuscirci, crerdimi. Saluti
Umberto

Lamp basso consumo.jpg
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Messaggioda Max » 27 feb 2018, 9:01

Grazie Umbetto, a breve (tempo permettendo ),vi aggiorno .
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Messaggioda Fab » 27 feb 2018, 11:02

Ciao a tutti
Non per demoralizzare qualcuno.... :) :D ma a me la strada dell'autocostruzione
si è rivelata più complessa di quanto potevo pensare. Oltre al fatto che porta via molto tempo (e già ne abbiamo poco)
che viene "rubato" comunque alle riprese di altro tipo (io faccio anche fotometria e astrometria) si sono posti problemi non
facilmente e immediatamente superabili (come Paolo ben sa).

In primis : occorre lavorare con quello che si trova in giro e sperare che, mettendo insieme
tutto quello che si spera sia compatibile, si trovi un compromesso generale che possa essere giudicato soddisfacente.
Ossia : campo spianato nella parte fuocheggiatore almeno da 4000 a 7000 Å,
sensore CCD abbastanza grande da contenere tutto lo spettro utile, focale dell'ottica
di fuocheggiamento (che deve essere comunque ottima) compatibile con il backfocus del CCD.
E questo solo come primo step.
Che nelle produzioni commerciali (Alpy600) vengono realizzate ovviamente con ottiche ad hoc
e che quindi permettono di usare lo strumento un'ampio ventaglio di CCD e telescopi.
Il passaggio successivo, come illustrava Paolo, è la guida :
Io sto provando lo SA100 con una fenditura e ottica di collimazione.
Senza camera di guida, su soggetti deboli, c'è da impazzire non poco.
E, a coronamento di tutto, tutta la struttura deve essere compatta, priva di giochi e tutte le parti debbono essere solidali da loro in modo maniacale.
Non è uno scherzo farlo. Soprattutto, come dicevo, quando i target sono deboli.

Io ne ho tratto una morale : meglio lavorare con un semplice ma sicuro StarAnalyzer,
magari allontanandolo dal CCD per avere maggiore dispersione, ben consapevoli
di cosa si ha tra le mani nei pregi e nei difetti, piuttosto che percorrere scorciatoie che poi non portano da nessuna parte.
Oppure, per chi magari non ha disponibilità immediate, aspettare e prendere un prodotto
collaudato e affidabile come l'Alpy600 che non è affatto, come giustamente rimarcava Paolo, "beginning" o "entry level" ma ha la dignità oramai di uno strumento professionale.
Volevo ricordare poi che oramai anche lo SA100 con tutti i suoi limiti lo è.
Basta vedere lo studio spettrofotometrico presentato anche su questo forum da Lorenzo Franco
che ha partecipato al lavoro, del bel gruppo Asteroidi-UAI.

http://digidownload.libero.it/A81_Obser ... orence.pdf

viewtopic.php?f=33&t=4430

Questo non per disincentivare all'autocostruzione,che ha comunque un valore didattico di primo piano, ma per illustrare la mia esperienza, condizionata
sicuramente dalla poca esperienza in campo ottico e dal poco tempo a disposizione.....
Fab
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Messaggioda Paolo » 27 feb 2018, 18:33

Comprendo l'incoraggiamento di Umberto verso Massimo. Ricevere fiducia sprona a fare del proprio meglio, tuttavia anche secondo me va considerato che non tutti hanno l'esperienza e la manualita' per fare lavori del genere.

Ma la cosa piu' importante e' la bonta' del progetto. Non va assolutamente sottovalutato. Non e' un caso che i piu' produttivi sono coloro che acquistano uno spettrografo (ben progettato e costruito). Fanno eccezione pochissime persone. Uno di questi e' il bravissimo Joan Guarro Flo di Barcellona che ha all'attivo un numero impressionante di spettri raccolti (oltre diecimila) ottenuti in anni di attivita' con diverse tipologie di spettrografi da lui costruiti che spaziano da schemi classici low-res fino agli echelle R=10000. Umberto e' secondo me un'altra "mosca bianca" perche' ha saputo assemblare ed usare correttamente lo spettroscopio didattico per gemmologia. Non e' autocostruzione "da zero" perche' si parte da un prodotto gia' integrato ma con tale strumento ed una spesa veramente modesta ha preso centinaia di ottimi spettri di soggetti anche molto deboli. Restando in Italia va menzionato Paolo Valisa, un grande esperto che usa con profitto sofisticati spettrografi di realizzazione propria.

Penso che oggi piu' o meno tutti condividano i propri risultati sul web, dal semplice spettro di prova a quelli che sono poi impiegati nelle collaborazioni con i professionisti (i risultati finiscono sempre sul web: paper, telegrammi, ecc). Do per scontato anche che si costruisca uno strumento per poi utilizzarlo (il collezionismo e' un'altra storia). Detto questo, prenderei la strada dell'autocostruzione (ammesso che ne avessi le capacita') solo se il progetto fosse ben collaudato, cioe' solo dopo aver visto (tanti) buoni risultati del relativo prototipo.

Al link sotto c'e' un esempio molto significativo di come andrebbero documentate le prestazioni di uno spettrografo (test dell'Alpy 600 prima della sua commercializzazione). Sono descritte con cura le caratteristiche piu' importanti riportando eloquenti immagini come la vista fenditura, gli spettri bidimensionali di stelle, nebulose, lampada di calibrazione, flat, ecc.

http://www.astrosurf.com/buil/alpy600/first_light.htm

Fabrizio, condivido cio' che dici. Purtroppo nel tuo caso ha giocato negativamente un solo parametro, la dimensione del sensore (troppo piccolo). Altrimenti stavi lavorando da tempo con l'assemblato progettato da Umberto. Abbiamo comunque gia' visto il suo limite dovuto al sistema di guida che rende difficile usarlo come strumento stellare (per questo Umberto lo ha sostituito con L'Alpy 600).

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Messaggioda Max » 28 feb 2018, 19:45

Ragazzi dopo attente valutazioni ed alcune riflessioni fatte anche valutando l'evolversi nella costruzione e sperimentazione dello spettroscopio,in pratica lui sta sperimentando il tutto con la sua strumentazione,che è diversa dalla mia :D e quindi dovrei rifare tutto d'accapo e con molti tentativi di acquisti forse inutili...ho deciso che...vada di Alpy600 bello e pronto.
Tra un paio di mesi conto di prenderlo...e ....preparatevi che sicuramente vi scoccerò parecchio.. :D
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