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Binarie variabil

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Flavio » 15 feb 2018, 2:13

Eccomi.
Questo oggetto è quanto mai complicata, perché oltre ad essere una doppia stretta, si tratta di due Teta Tauri, delle quali una è anche in outburst (Nella fotometria di apertura misuro la somma dei contributi delle due stelle).

curva.JPG


La vicinanza dei due oggetti fa sì che a seconda di dove si posizioni la fenditura possano a parità di tutto, apparire spettri differenti. Ho quindi deciso di aspettare una sera con il seeing "Giusto" e tentare la "Mission impossible" di fare gli spettri delle singole componenti.
La serata è arrivata ieri sera, con un seeing che è rimasto per alcune ore attorno ai 2".

Cattura.JPG


Nell'immagine la UZ TAU nel guida dello spettroscopio.
Ho quindi portato la componente ad EST in fenditura e fatto partire la guida sulla Ovest con 5 pose da 960 secondi. Dopo la stella di calibrazione, sono ritornato sul campo della variabile
portando in fenditura la componente Ovest e guidando su quella ad Est. Anche in questo caso ho fatto 5 pose da 960 secondi. (La scelta dei tempi è dovuta al tempo ristretto prima che l'oggetto si abbassi troppo verso vesto ponente.
Allo stesso tempo ho ripreso la variabile con lo strumento principale in fotometria banda BVRI, in Binning 1 (3250mm di focale e 0.76"/Pixel) riuscendo a separare le due componenti.
Utilizzando poi il programma di fotometria di ANS, ho fatto la fotometria di PSF di ognuna delle due componenti.

UZ_TAU_20180213.png


UZ_TAU_ZOOM_20180213.png


Il risultato è nelle immagini qui sopra che mostra che nella componente ad Ovest sono presenti righe in emissione FE I e HE I che non sono visibili nella stella ad EST; questo spiega i risultati delle sere precedenti, anche considerando che al 28 di gennaio la UZ_TAU_W era di una magnitudine più brillante, mentre al 10 febbraio era appena 3 decimi più brillante di ieri sera.
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Messaggioda umberto » 17 feb 2018, 13:59

Complimenti Flavio e Sergio per questa difficile osservazione.Che focale e che fenditura avete usato per separare le due stelle la cui separazione è solo di circa 3 arcosec.
Saluti.
Umberto.
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Messaggioda Paolo » 17 feb 2018, 20:46

Bella "focalona", riuscite addirittura a separare le due stelle! Comunque e' un soggetto davvero difficile per la vicinanza delle due sorgenti, osservabile solo con aperture di un certo diametro ed un seeing molto buono (immagino il minestrone che puo' venire fuori quando la turbolenza accorpa le due stelle).

Il confronto dei profili delle due componenti E/W e' utilissimo. Non riesco pero' a capire la natura del profondo assorbimento sui 5850A circa che si vede solo nello spettro del 28.878 gennaio (in quello del 28.919, stessa serata, non si vede). Avete idea di cosa lo ha prodotto?

In ogni caso, con una variazione di una magnitudine ci sono da aspettarsi parecchie novita' nello spettro...

Complimenti per le osservazioni davvero al limite!

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Messaggioda Flavio » 19 feb 2018, 0:23

umberto ha scritto:Complimenti Flavio e Sergio per questa difficile osservazione.Che focale e che fenditura avete usato per separare le due stelle la cui separazione è solo di circa 3 arcosec.
Saluti.
Umberto.


Ciao Umberto,
con la focale utilizzata e la fenditura da 35 µm l'apertura è di 2.9". Per riuscire a tenere in fenditura (in modo soddisfacente) ognuna delle stelle in modo che la misura non fosse troppo inquinata dall'altra ho utilizzato il PHD guiding. Infatti mettendo sul bordo della fenditura una delle due stelle l'altra cadeva completamente dentro. Logicamente la cosa ha funzionato solo perché il seeing è rimasto per oltre 4 ore attorno ai 2". Inoltre, sono convinto che se, come dieci giorni prima, avessimo avuto la componente Ovest molto più brillante, sarebbe stato più difficile evitare che la sua emissione inquinasse l'altra.
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Messaggioda Flavio » 19 feb 2018, 2:03

Paolo ha scritto:Bella "focalona", riuscite addirittura a separare le due stelle! Comunque e' un soggetto davvero difficile per la vicinanza delle due sorgenti, osservabile solo con aperture di un certo diametro ed un seeing molto buono (immagino il minestrone che puo' venire fuori quando la turbolenza accorpa le due stelle).

Il confronto dei profili delle due componenti E/W e' utilissimo. Non riesco pero' a capire la natura del profondo assorbimento sui 5850A circa che si vede solo nello spettro del 28.878 gennaio (in quello del 28.919, stessa serata, non si vede). Avete idea di cosa lo ha prodotto?

In ogni caso, con una variazione di una magnitudine ci sono da aspettarsi parecchie novita' nello spettro...

Complimenti per le osservazioni davvero al limite!

Paolo


Ho cominciato a capirci qualcosa, ma la cosa è complessa. Paragonando lo spettro del 28/1 (Dove la componente in outburst era comunque la preponderante), con una stella di classe M (Ho utilizzato una M2 di MILES, la HD 036395) si vede che l'assorbimento è quello NaI 5890/5896, solo che è spostato di un RV -215 KM/s rispetto alle righe in emissione Hb ed Ha. Daltronde a quel punto, quadrerebbe anche l'assorbimento a 5167 dell'ossido di titanio. Quello che io credo è che stiamo osservando diverse componenti con distinte velocità radiali. Spero di avere ancora delle serate di SEEING buono come quella del 13/2 per poter ritentare l'oggetto.

UZ_TAU_ 20180128-HD036395_ELEMENTS.png
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Messaggioda SergioMauro » 19 feb 2018, 11:15

Ciao Paolo
Hai domandato l’origine dell’assorbimento a 5852 A nello spettro della UZ TAU del 28/01. Hai l’occhio clinico, hai individuato subito il problema di quello spettro…… Ecco la storia:
Nel mio spettro è uscito (chi sa da dove) quell’assorbimento, a Flavio no.

uz_tau_20180128_919_S. Moltomoli.jpg


Allora ho cercato di riuscire a capire il perché! Ho rifatto ben 7/8 volte lo spettro partendo da zero, due volte non c’era le altre cinque volte si.
Andando ad investigare (per quel poco che riesco) ho visto che nello spettro di UZ TAU non c’è.

Un assorbimento..jpg


Nella somma degli spettri (5) invece si.

Due assorbimenti.jpg


Perché è “nato” dal niente quest’assorbimento? I file sono sempre quelli, i parametri in ISIS, controllati tante, tante volte sono identici.
Sergio
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Messaggioda Paolo » 19 feb 2018, 12:56

Flavio, Sergio, intanto grazie per i vostri chiarimenti. Io intendevo proprio quell'assorbimento nello spettro di Sergio. Si trova sui 5850A circa, quindi un eventuale shift della riga D del sodio sarebbe veramente enorme (oltre -2000 Km/s).

Sergio, controlla tutti e cinque i frame coinvolti con i tasti freccia nella prima tab di ISIS (1. Image) in modo da verificare anche l'allineamento. Potresti trovare un frame con uno spettro diverso. Se invece sono tutti simili (senza assorbimento), visiona i master dark, bias e flat che hai impostato nella tab 2 general. E' probabile che in uno di questi ci sia finito un frame con uno spettro o altro. L'immagine finale dello spettro si forma attraverso i file che ho citato (ed alle zone usate per la sottrazione del fondo cielo), in almeno uno di questi dovrebbe esserci qualcosa di strano. Altro non mi viene in mente adesso...

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Messaggioda SergioMauro » 19 feb 2018, 18:00

Ciao Paolo
Hai gli occhi lunghi, riesci a vedere d 500 km di distanza :-B
In mezzo ai FLAT c'era un NEON (chissa come è successo). L'assorbimento è sparito.
Ti ricordi quel ritornello di un po' di anni fa, parifrasando......"meno male che Paolo c'èèèèèè...."

uz_tau_20180128_878_S. Moltomoli.png


Ti ringrazio
Sergio
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