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Domande ovvie

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda SergioMauro » 17 ott 2016, 23:30

ci sono cose semplici che ha un principiante sono astruse, questo è il mio caso. Quindi portate pazienza se la domanda che faccio è ovvia; finchè non la si conosce non lo è affatto.
Per calibrare uno spettro di una stella si adopera una stella della stessa classe possibilmente ripresa alla stessa altezza dell'oggetto da calibrare.
Se devo calibrare una nova, una supernova o qualsiasi altro oggetto che stella adopero per la calibrazione? Non posso certo avere a disposizione un'altra nova o supernova!
Ringrazio per la vostra disponibilità.
Sergio
SergioMauro
 

Messaggioda LFranco » 18 ott 2016, 8:41

Ciao Sergio,
per la correzione del profilo spettrale per gli effetti della strumentazione e dell'atmosfera si utilizza una stella di tipo A posta alla stessa massa d'aria del nostro target. Si preferiscono le stelle del catalogo Miles come riferimento poichè di queste stelle disponiamo del profilo spettrale (libreria di ISIS ad esempio). Questa affermazione è valida sempre sia che il nostro target sia una stella simbiotica, una variabile, una gigante rossa, una nova o una supernova.

Saluti
Lorenzo Franco
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Messaggioda LFranco » 18 ott 2016, 9:14

Ciao Sergio,
l'unica eccezione alla affermazione precedente riguarda gli spettri di riflettanza di asteroidi e comete. In questo caso la stella di riferimento (sempre alla stessa massa d'aria) deve essere di tipo G2V (tipo solare).
Saluti
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Messaggioda SergioMauro » 18 ott 2016, 10:40

Grazie mille della veloce risposta. Chissà che a forza di passettini non arrivi a fare degli spettri soddisfacenti.
Nella mia associazione siamo in procinto di acquistare uno spettroscopio. Avevamno pensato di prendere il Lhires III, ma abbiamo visto che è troppo complesso per dei principianti, così ci siamo indirizzati sul LISA. Cosa ne pensi di questa decisione?
Saluti e cieli sereni
Sergio
SergioMauro
 

Messaggioda LFranco » 18 ott 2016, 13:07

Ciao Sergio,

non ho esperienza diretta di Lhires III e LISA. Sono entrambi degli ottimi strumenti, ma per una risposta più argomentata lascerei la parola agli amici che li hanno già utilizzati "sul campo".
Saluti
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Messaggioda Paolo » 18 ott 2016, 13:39

Carissimo Sergio, questi argomenti sono tutt'altro che banali, quindi non farti alcun problema a chiedere. Nei limiti delle nostre capacita' siamo ben felici di dare un supporto, il forum e' il posto giusto per gli approfondimenti.

Aggiungo a quanto ha riportato Lorenzo che l'unica raccomandazione con soggetti fortemente arrossati (es. stelle di classe M, al carbonio ecc,) e' quella di integrare un elevato numero di subpose quando si osserva la stella di riferimento (le classi da B5 a A5 vanno benissimo) in modo che anche la parte rossa dello spettro (dove il segnale e' piu' basso) abbia un sufficiente rapporto s/r.

Forse si e' portati a pensare che una stella blu non abbia luce rossa e viceversa, da qui l'uso di una stella di riferimento dello stesso colore. In realta' la luce delle stelle molto calde comprende tutte le lunghezze d'onda, anche quelle nel rosso o nell'infrarosso. In questo grafico (curve di Planck, indicative comunque della radiazione stellare) puoi notare che all'aumentare della temperatura il massimo si sposta verso il blu ma le energie aumentano in tutto il range, cioe' non e' una semplice traslazione dello spettro.

Planck.jpg

Brevemente una motivazione per cui scegliamo una stella calda per calibrare i nostri spettri. Avrai visto che nelle operazioni aritmetiche necessarie alla calibrazione devi lavorare sul continuo. In pratica dividi lo spettro osservato della stella di riferimento per il profilo di libreria e "pulisci" la curva risultante che diventera' la fatidica risposta strumentale. Ecco, questa operazione diventa difficilissima se i profili oggetto della divisione sono pieni di righe e di larghi assorbimenti come quelli delle stelle rosse o, in generale, di stelle meno calde. Puoi verificare tu stesso con un caso pratico.

Circa l'argomento spettrografo, volevo dirti che il trattamento degli spettri e' piu' facile con il Lhires III usato a media e alta risoluzione che con il Lisa (che io simulo quando monto il reticolo da 150 l/mm). Producendo spettri ottici completi, con il Lisa c'e' anche da stare attenti in fase di ripresa quando i soggetti non sono alti sull'orizzonte (devi disporre la fenditura verticalmente altrimenti l'andamento del continuo viene falsato). Ad alta risoluzione invece l'intervallo spettrale e' piccolo per cui c'e' molta piu' tolleranza.

Se mi posso permettere, non sceglierei in base a quanto e' facile o difficile l'uso di un determinato spettrografo perche' piu' o meno tutti si equivalgono. Cercate di capire quali soggetti ed osservazioni vi interessano maggiormente. Ad esempio, se siete a caccia di novae e supernovae e' meglio uno strumento a bassa risoluzione (sono mediamente soggetti molto deboli). Se volete invece fare misure di velocita' radiali (es. binarie) o osservare i profili h-alfa di stelle Be e' il caso di prendere uno strumento con potere risolvente di almeno 5000.

Curiosita'... perche' il Lisa e non L'Alpy 600?

Paolo
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Messaggioda SergioMauro » 19 ott 2016, 11:04

Perchè non l'Alpy 600?
Ma,.... non c'è una vera ragione, forse perchè in una associazione dove speriamo di avvicinare altri soci alla spettroscopia (ora siamo in tre) e quindi tante mani che toccano,spostano ecc. la compattezza del Lisa e del Lhires rispetto all'Alpy ci ha convinto di più.
Inoltre visto che siamo incerti sulla scelta, se ne aggiungiamo un'altro....... chissà quando prenderemo questo benedetto strumento.
Comunque mi è sembrato di capire che sono tutti e tre validi, con naturalmente i loro pregi e "difetti", e scegliere quello che è più adatto alle nostre esigenze non è facile.
sergio
SergioMauro
 

Messaggioda Paolo » 19 ott 2016, 13:17

Ciao Sergio, in effetti non conoscendo le caratteristiche del telescopio a cui lo vorreste collegare non posso fare molte considerazioni. L'accoppiamento e' delicato e andrebbe valutato sulla base almeno dell'diametro, della focale e del seeing medio della zona.

Chiedevo dell'Alpy perche' entrambi gli strumenti hanno caratteristiche simili. Il Lisa ha una risoluzione di poco superiore ma lo spettro nell'UV e' sfocato. Il costo dell'Alpy e' notevolmente inferiore. Come dicevo sopra, pero', le prestazioni dipendono anche dalla configurazione del telescopio.

Paolo
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