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Introduzione alla fotometria d'apertura

Il messaggio delle stelle nel flusso luminoso.

Messaggioda maxcaimmi » 3 dic 2014, 14:38

Mi sono letto per bene tutta l'esposizione utile ed interessantissima, sopratutto per chi non sapeva da dove iniziare (come me). :ymapplause: :ymapplause: :ymapplause:
Non ho avuto alcun modo di tentare una messa in pratica di quanto spiegato, ma conto di provarci presto dato che misurazioni fotometriche serviranno sicuramente!
Inoltre, visto che è ormai un bel pezzo che non spendo 1£, penso di acquistare anche qualche filtro... tanto, Babbo Natale passerà pure quest'anno!
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Messaggioda Marco Di Lorenzo » 3 dic 2014, 16:49

Curioso, Max! Anch'io saranno almeno 13 ani che non spendo neanche 1£... solo euri! :D
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Messaggioda Paolo » 3 dic 2014, 17:13

Ho fatto delle prove con IRIS su diverse immagini utilizzando le varie opzioni. Ad esempio questa e' la Z Cam del 10 feb 1997 registrata sulle lastre del POSS2-R. La funzione "shape" mostra la saturazione, generata sulla lastra, che appiattisce la sommita' del grafico (immagine quindi non adatta per la fotometria):

Z_cam_poss.JPG

Mi sono esercitato a trovare il miglior compromesso con i raggi per la fotometria di apertura. Davvero molto interessante. Anche io, come Umberto, sono curioso di conoscere qualche automatismo che possa snellire il processo di elaborazione. Ad esempio quando anni fa ho rilevato la rotazione di un asteroide osservandolo per un paio di ore, ho elaborato tutto manualmente (che lavoraccio!). So che ora c'e' la possibilita' di dare in pasto al SW le numerose immagini e costruire la curva di luce in modo automatico, anche con il target che si muove fra le stelle.

Continuiamo comunque in modo progressivo, tanto sono certo che prima o poi affronterai questi argomenti!

Restiamo sintonizzati!

Paolo
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Messaggioda Paolo Maria Ruscitti » 3 dic 2014, 22:36

Carissimi Max e Marco, la volete far girare questa economia? A parte euro/lira, mettete in circolazione un po' di moneta no?
Paolo per l'analisi di serie fotometriche riprese nell'arco di alcune ore, per esempio asteroidi o variabili "veloci", un ottimo software è lo spagnolo FotoDif, che al contrario, come specificano gli stessi autori, non è molto adatto a serie riprese in nottate diverse. E' da provare quanto prima.
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Messaggioda Paolo » 4 dic 2014, 18:00

Paolo per l'analisi di serie fotometriche riprese nell'arco di alcune ore, per esempio asteroidi o variabili "veloci", un ottimo software è lo spagnolo FotoDif, che al contrario, come specificano gli stessi autori, non è molto adatto a serie riprese in nottate diverse. E' da provare quanto prima.

Ottimo, siamo fortunati anche perche' conosciamo Joan che ne fa un uso intensivo. Lo disturbero' appena possibile. Se non ricordo male l'amico Gianni (Giobatta sul forum) usa MPO Canopus per lo stesso scopo. Per quanto riguarda Astroart 5, ho trovato un paio di tutorial molto interessanti (li segnalo in uno specifico topic per non "interrompere" il filo logico di questo thread).

Grazie e a presto
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Messaggioda umberto » 4 dic 2014, 21:15

Grazie,bene bene! Io la lingua spagnola la "fischio" un pò e poi, casomai,disturberemo Joan.Umberto
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Messaggioda Fab » 14 lug 2016, 23:16

Paolo

....sai per caso (mi sto impazzendo sul tutorial) come si fa fare la misura in ADU con IRIS di una serie di riprese per verificare la lineartà del sensore di una camera da ripresa ?

Grazie :)
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Messaggioda Paolo » 15 lug 2016, 23:25

Ciao Fabrizio, in passato ho usato spesso IRIS per fare dei passaggi importanti prima di dare gli spettri in pasto a Visual Spec ma mai per una verifica di questo tipo. Non so quindi darti indicazioni in merito ma sappi che c'e' un problema di fondo: IRIS legge immagini con gamma a 16 bit che va da -32K a +32K ADU. E' possibile che il software di gestione della tua ASI 120MM (o altra camera) produca file nel range 0-64K. E' un problema perche' per fare la prova di linearita' si deve necessariamente raggiungere la saturazione che avviene di norma tra 32 e 64K ADU.

Si potrebbe sottrarre la costante 32K prima di usare IRIS ma non so se il tuo software gestisce i file contenenti intensita' negative. Oppure dividere per 2 le intensita' di tutti i pixel e lavorare nel range 0-32K. E' possibile ci sia uno stratagemma, forse chi conosce meglio di me IRIS ti potra' dare una dritta.

Io uso MSB Astroart (che lavora nel range 0-64K) con cui vado a misurare il valore dei pixel contenuti in un'area del sensore (tipicamente si usa una serie di flat frame con esposizione crescente). Qui puoi trovare info interessanti sull'argomento:

viewtopic.php?f=33&t=3689

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