Nuovi dettagli sul commissariamento e sul problema "stray-light":
http://blogs.esa.int/gaia/2014/06/16/pr ... trategies/A quel che si dice, la quantità di acqua residua a bordo del telescopio è risultata superiore a quella prevista e, per questo motivo, sono previsti ulteriori fasi di riscaldamento per favorirne l'outgassing nei prossimi mesi; queste "campagne di decontaminazione" verranno condotte in modo da minimizzare l'impatto sulla stabilità termica del veicolo.
Per il problema specifico delle infiltrazioni di luce, sembra ormai certo che si tratta di una combinazione di luce solare indiretta, diffratta dal bordo del parasole, e da luce diretta di sorgenti celesti; presumibilmente, la luce viene diffusa e rifratta da un accumulo di ghiaccio nella parte superiore del rivestimento termico, il "soffitto" del satellite! Purtroppo, in quella zona non ci sono dei riscaldatori che potrebbero aiutare a decontaminare la zona come si è fatto per le ottiche e, tra le possibili soluzioni, è stato proposto di cambiare l'assetto di Gaia per far entrare la luce diretta del Sole e far sublimare il ghiaccio... anche se i rischi sono stati calcolati, non si è proceduti in tal senso. Il motivo è che, da simulazioni fatte a Terra, non sembra possibile che il ghiaccio in quella posizione possa creare il problema nei termini osservati.
Si ribadisce che, anche nel caso in cui il problema non verrà rimosso, l'aumento di rumore (variabile nel tempo e attraverso il sensore) andrà comunque ad impattare solo la precisione delle misure sulle stelle più deboli; ad esempio, la precisione astrometrica su una stella di tipo solare di magnitudine 20 peggiorerà del 50%, passando da 290 a 430 microsecondi d'arco. La precisione delle misure fatte invece su stelle relativamente luminose non cambierà in modo sostanziale (25 usec per la magnitudine 15) e questo garantirà il successo di molte indagini di importanza critica... di sicuro, però, l'accuratezza della prevista "mappa tridimensionale" della Via Lattea ne risentirà, soprattutto nella porzione più lontana.
La precisione delle misure fotometriche e spettroscopiche riceverà un analogo deterioramento solo nella regione degli oggetti più deboli. Il danno maggiore sarà sulla misura di velocità radiale con una perdita stimata di 1.5 magnitudini nel limite osservativo, per ora.
Infine, l'interferometro laser destinato ad un monitoraggio costante del "basic angle" (angolo tra i due campi inquadrati contemporaneamente) ha rilevato oscillazioni più ampie del previsto; non è chiaro se questo potrà avere un impatto sulle osservazioni.
In questo momento Gaia, avendo portato a termine l'analisi iniziale delle performances, sta entrando in una fase di "science observation run"; al termine di un mese di osservazioni che anticipano il lavoro di routine, una volta svolte le analisi, si potrà dire di più sull'impatto di questi problemi.
Nel frattempo, consoliamoci con una nuova immagine di calibrazione appena resa pubblica, trattasi di M51 qui sotto elaborata opportunamente dal sottoscritto:
originale:
http://www.cosmos.esa.int/documents/292 ... 3167299904 La ripresa risale al 4 Aprile ed è stata realizzata con un singolo CCD; il tempo di integrazione di quasi 3sec (da non confondere con la durata della ripresa che, a causa dello scorrimento dei pixel nel CCD, è durata quasi 11 sec).