COROT: il progetto si concretizza
Inviato: 13 giu 2006, 12:19
La ricerca dei pianeti extrasolari e studio delle stelle trarra' un beneficio immenso dall'attivita' di questo satellite. Si tratta di un telescopio orbitante che, come per Hubble, offrira' risultati eccezionali essendo posto fuori dall'atmosfera terrestre.
Le attivita' della missione sono principalmente due:
- "Sismologia stellare"
- Ricerca di pianeti extra-solari
La sismologia stellare si e' rilevata molto efficace per le osservazioni della nostra stella piu' vicina, il sole. Corot e' stato concepito per osservare le stelle piu' lontane. Il telescopio orbitante ed i suoi sensori saranno capaci di rilevare "terremoti stellari" che provocano oscillazioni attraverso la superficie della stella, alterando la luminosita'. Lo studio di queste oscillazioni permette agli astronomi di conoscere con precisione massa, eta' e composizione chimica delle stelle.
La ricerca dei cosiddetti "exoplanet" sara' possibile grazie ad un fotometro di altissima precisione studiando le variazioni del flusso luminoso durante i i transiti. Questo tipo di studio viene effettuato anche da terra, tuttavia l'atmosfera interposta fra il telescopio e la stella osservata, diminuisce la precisione delle misurazioni. Il metodo presuppone che l'eventuale pianeta, lungo la sua orbita attorno alla stella, abbia modo di passarle davanti e dietro, in modo da provocare una fluttuazione di luminosita'.
Sfortunatamente le variazioni di luminosita' dovute solamente all'attivita' stellare possono creare falsi allarmi. Per incrementare l'affidabilita' di quanto osservato occorre riferirsi ad almeno tre rilevazioni del transito e controllare il periodismo. Dal momento che la missione ha una "finestra" osservativa di 150 giorni (imposta dal tipo di orbita del satellite), la ricerca sara' ristretta ai pianeti che hanno un periodo minore di 75 giorni. C'e' pero' un'altra possibilita' per le rilevazioni di uno o due transiti soltanto. La variazione di luce dovuta al transito del pianeta e' un evento considerato "acromatico", ovvero non comporta alterazioni di colore. Al contrario, la variazioni del flusso luminoso dovuta all'attivita' intrinseca stellare e' altamente "cromatica". Per questo motivo davanti al telescopio sono stati posti dei dispositivi per misurare il flusso di luce in tre colori differenti, e cio' permettera' di capire la natura del fenomeno.
Nel campo di vista del telescopio, pari a 4°, saranno osservate simultaneamente circa 12000 stelle lungo un periodo di 150 giorni. Con almeno cinque campi di vista, saranno seguite circa 60000 stelle durante l'intera missione.
Il telescopio e' di tipo "fuori asse", composto da uno specchio principale di circa 30 cm e uno secondario piu' piccolo fuori asse che riflette la luce all'indietro verso un gruppo diottrico posto davanti al piano focale. Il tutto e' corredato di un sofisticatissimo sistema di protezione dalla luce proveniente dalla terra. Al momento e' previsto sul piano focale un blocco di quattro CCD, due usati per la "Asteroseismology" e due per la ricerca degli "Exoplanet".
La missione COROT e' stata proposta nel 1996 dall'agenzia spaziale francese CNES ma successivamente si sono uniti altri partner tra cui l'ESA per la fornitura delle ottiche del telescopio e per i test del payload.
Dal 5 al 9 giugno 2006 si e' svolta a Nizza la decima "Corot week", proprio poco dopo i primi "Validation tests" effettuati a Tolosa, dove si e' discusso lo stato dell'arte del programma. Il lancio e' previsto ad ottobre 2006.
Corot fa parte del piu' vasto programma Proteus, di cui Alcatel Alenia Space e' primo contrattore per lo sviluppo di parti dei satelliti.
L'ESA ha gia' messo in cantiere una missione simile, basata su un telescopio piu' potente, per la ricerca dei pianeti con dimensioni simili, o piu' piccole, rispetto alla terra.
Il telescopio: