Re: Appuntamenti ANS - Asiago Novae & Symbiotic Stars
Inviato: 4 apr 2018, 14:57
Ciao Paolo, Umberto, Fabrizio,
anche io sono un osservatore ARAS, peccato che il tipo di collaborazione di cui si parla sia del tutto incompatibile (a meno di fare osservazioni doppie per le quali non avrei sicuramente disponibilita' di tempo).
Sulla questione del condizionamento fra osservatori possiamo tranquillamente fare riferimento al nostro attuale comportamento visto che sia io che Umberto abbiamo partecipato a numerose campagne osservative spettroscopiche pro-am. Non lo dico per spavalderia, non e' mai successo e davvero non ci sogneremmo mai di alterare o scartare i nostri dati a seguito di un confronto (possibile) con quelli di altri.
Ho fatto cose del genere solo agli inizi, tanti anni fa, quando a stento comprendevo il significato della calibrazione in flusso di uno spettro. Verificavo i miei risultati confrontandoli con i profili ottenuti da osservatori piu' esperti e, se qualcosa non quadrava, cercavo di capire dove avevo sbagliato e rimettevo mano al trattamento.
Una volta comprese le basi delle tecniche osservative e della riduzione dei dati, davanti ad una differenza con altri profili non ho mai alterato nulla, sia perche' comprendo il problema del "vizio" dei dati, sia perche' potrebbe essere sbagliato lo spettro usato come riferimento. Oggi, anche se il mio spettro non dovesse essere perfetto, il senso di un confronto e' per me solo quello di osservare la sua evoluzione nel tempo.
Mi viene da pensare che il problema del condizionamento fra gli osservatori sia rilevante solo quando si ha a che fare con i neofiti, situazione molto lontana da quella di un team che fa uso di metodi estremamente rigorosi grazie ai quali la consistenza dei dati e' garantita. In quest'ottica mi sembra anche un po' "bruttino" nei confronti degli osservatori (mancanza di fiducia?). Ma piu' semplicemente forse non e' questo il motivo principale della non-condivisione "interna" dei dati.
Rispetto la scelta di partecipare a questo tipo di collaborazione, ci mancherebbe. Sono convinto che si potranno imparare moltissime cose. Mi dispiace solo che i nostri dati prenderanno strade diverse e molto probabilmente non riusciremo a seguire l'evoluzione di una nova o di qualunque altro oggetto interessante tutti assieme!
Paolo
anche io sono un osservatore ARAS, peccato che il tipo di collaborazione di cui si parla sia del tutto incompatibile (a meno di fare osservazioni doppie per le quali non avrei sicuramente disponibilita' di tempo).
Sulla questione del condizionamento fra osservatori possiamo tranquillamente fare riferimento al nostro attuale comportamento visto che sia io che Umberto abbiamo partecipato a numerose campagne osservative spettroscopiche pro-am. Non lo dico per spavalderia, non e' mai successo e davvero non ci sogneremmo mai di alterare o scartare i nostri dati a seguito di un confronto (possibile) con quelli di altri.
Ho fatto cose del genere solo agli inizi, tanti anni fa, quando a stento comprendevo il significato della calibrazione in flusso di uno spettro. Verificavo i miei risultati confrontandoli con i profili ottenuti da osservatori piu' esperti e, se qualcosa non quadrava, cercavo di capire dove avevo sbagliato e rimettevo mano al trattamento.
Una volta comprese le basi delle tecniche osservative e della riduzione dei dati, davanti ad una differenza con altri profili non ho mai alterato nulla, sia perche' comprendo il problema del "vizio" dei dati, sia perche' potrebbe essere sbagliato lo spettro usato come riferimento. Oggi, anche se il mio spettro non dovesse essere perfetto, il senso di un confronto e' per me solo quello di osservare la sua evoluzione nel tempo.
Mi viene da pensare che il problema del condizionamento fra gli osservatori sia rilevante solo quando si ha a che fare con i neofiti, situazione molto lontana da quella di un team che fa uso di metodi estremamente rigorosi grazie ai quali la consistenza dei dati e' garantita. In quest'ottica mi sembra anche un po' "bruttino" nei confronti degli osservatori (mancanza di fiducia?). Ma piu' semplicemente forse non e' questo il motivo principale della non-condivisione "interna" dei dati.
Rispetto la scelta di partecipare a questo tipo di collaborazione, ci mancherebbe. Sono convinto che si potranno imparare moltissime cose. Mi dispiace solo che i nostri dati prenderanno strade diverse e molto probabilmente non riusciremo a seguire l'evoluzione di una nova o di qualunque altro oggetto interessante tutti assieme!
Paolo