Paolo, già sono impelagato con la spettroscopia stellare e sto facendo assaggi di fotometria. Non mi far venire altri appetiti....la giornata dura 24 ore.....
Stiamo parlando di una delle tante esperienze interessanti e divertenti nell'ambito della spettroscopia: prendi lo spettro del Sole (o di una stella dello stesso tipo spettrale, G2V), prendi quello di un asteroide che riflette la sua luce e dividi i profili (asteroide/Sole). Ottieni il cosiddetto
spettro di riflettanza.
Se l'asteroide fosse uno "specchio perfetto" i due profili sarebbero uguali e la divisione una retta orizzontale. Invece la superficie assorbe qualcosa in specifiche lunghezze d'onda (non sono righe ma zone spettrali piuttosto ampie) in funzione del tipo di materiale colpito dalla luce. Tipicamente gli assorbimenti piu' rilevanti si trovano nell'infrarosso (purtroppo anche in zone dove l'astrofilo non puo' arrivare).
In questo modo si riesce a capire di cosa e' composta la superficie del soggetto e a fare delle importanti classificazioni degli asteroidi in base alle caratteristiche comuni (tassonomia).
L'analisi puo' essere svolta anche sulle comete (dove si aggiunge spesso una forte componente dovuta alle emissioni) e sui pianeti (sia rocciosi che gassosi).
Nel topic che ti ho segnalato (Interferenza con 2° ordine spettrale) trovi un esempio di questo studio per l'asteroide Vesta. Gianni e Lorenzo hanno fatto interessanti esperienze in questo campo il cui risultato e' di supporto alle osservazioni fotometriche dei corpi minori.
Paolo