Ciao Alberto (spero di aver indovinato il nome!),
meglio la guida fuori asse o il CCD con doppio sensore o il secondo telescopio ?
So che non ti do soddisfazione
... a mio avviso sono tutti validi. Per ognuno ci sono pro e contro, in proposito trovi tanto nelle pagine che trattano l'astrofotografia. Personalmente, per ragioni di praticita', preferisco il telescopio in parallelo. Il rischio di mosso per le flessioni differenziali e' trascurabile con i tipici tempi di esposizione che scelgo.
l'autoguida è indispensabile anche all'inizio con stelle luminose ?
Direi che dipende dal tempo di esposizione dei singoli frame. Nelle montature non eccelse (per differenziarle da quelle che costano svariate migliaia di euro), eventuali sotto-periodismi o piccoli problemi meccanici possono provocare un mosso apprezzabile anche dopo pochi secondi di tracking (i sensori digitali non perdonano...). Con la mia G11 non posso superare i 10-15 secondi senza autoguida.
Siccome parli di target luminosi, tieni conto pero' che nel piccolo campo del C8 puoi non trovare stelle di riferimento di luminosita' simile per fare una buona fotometria differenziale. Tipicamente la fotometria di stelle molto luminose si effettua con campi relativamente larghi (impiegando focali piu' corte).
Riguardo i de-rotatori, oggetti sicuramente raffinati e interessanti, a mio avviso non sono popolari principalmente perche':
- le montature equatoriali (valide e disponibili per tutte le tasche) non ne necessitano.
- le montature altazimutali, ad eccezione di quelle di buona qualita' (quindi costose), non sono stabili.
Paolo