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Modellazione sistemi binari ad eclisse - relazione

Il messaggio delle stelle nel flusso luminoso.

Messaggioda LFranco » 14 ott 2018, 8:28

Ciao a tutti,
ieri al 26° convegno del GAD ho presentato la relazione "Modellazione dei Sistemi Binari ad Eclisse". Purtroppo non ho potuto presentare direttamente la relazione ma lo ha fatto ottimamente (in mia vece) il collega Riccardo Papini.
https://digidownload.libero.it/A81_Observatory/documenti/Modellazione_Sistemi_Binari_ad_Eclisse.pdf

La relazione cerca di tracciare un percorso per arrivare a modellare i sistemi binari ad eclisse, spesso scoperti anche da noi astrofili, partendo dai dati fotometrici. Ricordo che i dati fotometrici da soli non sono sufficienti per ottenere una soluzione univoca del modello, ma per i sistemi W-UMa ci vengono incontro alcune relazioni empiriche che contribuiscono a porre dei "constraint" per restringere il range delle soluzioni possibili, anche in assenza di osservazioni spettroscopiche (velocità radiali).

Per chi avesse voglia di divertirsi.
Saluti
Lorenzo Franco
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Messaggioda Paolo » 14 ott 2018, 11:15

Ciao Lorenzo, di nuovo una bellissima presentazione! Complimenti e grazie per averla condivisa sul forum. Leggendola, viene voglia di dedicarsi a tempo pieno a questo tipo di attivita' osservativa.

Una osservazione da inesperto. Se ho capito bene il minimo piatto ha una dipendenza con il rapporto dei diametri stellari (es. il grafico a pag 6). A pag 14 leggo che gli effetti di appiattimento dei minimi dipendono dal rapporto fra le masse. Si ipotizza sempre una dipendenza lineare massa-diametro in questo tipo di soggetti? Lo chiedo perche' fra i target spettroscopici (bestie strane...) troviamo spesso sistemi binari in cui la compagna piu' massiccia e' quella che ha un diametro inferiore.

Paolo
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Messaggioda LFranco » 14 ott 2018, 15:26

Ciao Paolo,
in una certa misura ... pensa che quando il rapporto delle masse diventa piccolo significa che la stella secondaria è più piccola rispetto alla principale e quindi ha un raggio inferiore rispetto alla principale (restano da escludere i casi particolari di stelle massive, calde e piccole). Ci sono poi anche gli effetti dell'inclinazione. Una eclissi radente non darà luogo mai a dei minimi profondi. Insomma c'è da ragionarci molto.

Il bello di giocare con BM3 è quello di ipotizzare come è fatto un sistema (rapporto tra le masse) e variando l'inclinazione del piano orbitale e la temperatura delle componenti si ottengono famiglie diverse di curve di luce.

Saluti
Lorenzo Franco
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Messaggioda Paolo » 14 ott 2018, 20:10

Grazie Lorenzo. E' davvero interessante Binary Maker 3.0.

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