Re: Il mio primo "diagramma H-R"!
Inviato: 13 mar 2018, 22:56
Ti ringrazio Lorenzo, le vostre preziose informazioni (tue ma anche degli altri amici fotometristi) hanno rappresentato un fortissimo stimolo per me. Senza di queste credo che non avrei avuto modo di fare un'esperienza del genere.
Ho letto adesso il tuo post ma avevo gia' preparato le due trasformazioni tenendo a mente i concetti contenuti nei tuoi fogli Excel, con alcune diversita' perche' il mio dato di base non e' una magnitudine strumentale ma direttamente la magnitudine stimata a valle della calibrazione (Astroart usa le magnitudini di un grande numero di stelle per trovare la funzione polinomiale Mag = k1 + k2 log (ADU)). Quindi, per ogni stella, ho calcolato la differenza tra la mag di catalogo (Apass B e V) e quella osservata (B e V).
Ho ordinato gli elenchi per luminosita' ed ho fatto diversi grafici considerando tutte le stelle (434), le 100 stelle piu' luminose dell'ammasso e infine le 50 stelle piu' luminose. L'ultima scelta mi sembra la migliore in quanto, ampliando il campione, c'e' troppa dispersione dei dati probabilmente per il modesto SNR delle stelle meno luminose (ricordo che ho usato il Mak 90 e 15 minuti di esposizione per filtro).
Trasformazione per il Baader V
Trasformazione per l'Astronomik B
Mi sembra che ci sia una bella differenza tra i due filtri!
Particolare l'intersezione della linea di tendenza sullo zero (Apass B - B osservata) intorno a B-V ~ 1.1 per il filtro V e B-V ~ 0.6 per il B. Me l'aspettavo nelle rispettive bande di colore (la calibrazione fotometrica del frame comunque non e' stata fatta con queste 50 stelle ma con tutte quelle che Astroart ha potuto riconoscere, dovrei provare a limitare lo SNR)...
Appena ho un attimo correggo le magnitudini B e V e aggiorno il diagramma colore-magnitudine con i nuovi dati. Non mi aspetto grandissime variazioni, non perche' le trasformazioni siano poco utili (al contrario!) ma perche' molta dispersione verra' comunque introdotta a causa dell'incertezza associata alle misure delle stelle deboli. Servirebbe senz'altro ripetere l'esperienza usando un'apertura maggiore e un tempo di integrazione piu' lungo.
Paolo
Ho letto adesso il tuo post ma avevo gia' preparato le due trasformazioni tenendo a mente i concetti contenuti nei tuoi fogli Excel, con alcune diversita' perche' il mio dato di base non e' una magnitudine strumentale ma direttamente la magnitudine stimata a valle della calibrazione (Astroart usa le magnitudini di un grande numero di stelle per trovare la funzione polinomiale Mag = k1 + k2 log (ADU)). Quindi, per ogni stella, ho calcolato la differenza tra la mag di catalogo (Apass B e V) e quella osservata (B e V).
Ho ordinato gli elenchi per luminosita' ed ho fatto diversi grafici considerando tutte le stelle (434), le 100 stelle piu' luminose dell'ammasso e infine le 50 stelle piu' luminose. L'ultima scelta mi sembra la migliore in quanto, ampliando il campione, c'e' troppa dispersione dei dati probabilmente per il modesto SNR delle stelle meno luminose (ricordo che ho usato il Mak 90 e 15 minuti di esposizione per filtro).
Trasformazione per il Baader V
Trasformazione per l'Astronomik B
Mi sembra che ci sia una bella differenza tra i due filtri!
Particolare l'intersezione della linea di tendenza sullo zero (Apass B - B osservata) intorno a B-V ~ 1.1 per il filtro V e B-V ~ 0.6 per il B. Me l'aspettavo nelle rispettive bande di colore (la calibrazione fotometrica del frame comunque non e' stata fatta con queste 50 stelle ma con tutte quelle che Astroart ha potuto riconoscere, dovrei provare a limitare lo SNR)...
Appena ho un attimo correggo le magnitudini B e V e aggiorno il diagramma colore-magnitudine con i nuovi dati. Non mi aspetto grandissime variazioni, non perche' le trasformazioni siano poco utili (al contrario!) ma perche' molta dispersione verra' comunque introdotta a causa dell'incertezza associata alle misure delle stelle deboli. Servirebbe senz'altro ripetere l'esperienza usando un'apertura maggiore e un tempo di integrazione piu' lungo.
Paolo