Il mio primo "diagramma H-R"!
...io penso che intorno ad un lavoro così, detto da uno come Paolo,
che ha sempre sostenuto che di fotometria non ci capiva nulla, c'è da rimanere
ammirati.
Grazie
che ha sempre sostenuto che di fotometria non ci capiva nulla, c'è da rimanere
ammirati.
Grazie
- Fab
- Quasar Dipendente
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Sono io che vi ringrazio! Il merito va a tutte le persone che condividono i propri lavori esponendoli in modo didattico e ai mezzi che oggi ci consentono di reperirli (il nostro ed altri forum, i siti web), oltre naturalmente alla strumentazione ed ai software di cui disponiamo. Siamo veramente fortunati, anni fa questo non si poteva fare e la curva di apprendimento sarebbe stata ben diversa...
In ogni caso la fotometria impiegata per questa esperienza e' realmente semplice. Parliamo di una fotometria differenziale, nulla a che vedere con quella AllSky dove devi tenere sotto controllo un notevole numero di parametri "ballerini" e per la quale e' mandatorio lavorare sotto un cielo perfetto.
Comunque... che emozione premere il pulsante "Inserisci grafico a dispersione" di Excel dopo aver selezionato un'ammasso di numeri apparentemente privi di senso e vedere apparire un diagramma H-R come quelli che nel corso degli anni ho trovato nei libri e nelle riviste di astronomia! Nonostante la fotometria semplificata e nonostante la mia scarsa esperienza.
Paolo
In ogni caso la fotometria impiegata per questa esperienza e' realmente semplice. Parliamo di una fotometria differenziale, nulla a che vedere con quella AllSky dove devi tenere sotto controllo un notevole numero di parametri "ballerini" e per la quale e' mandatorio lavorare sotto un cielo perfetto.
Comunque... che emozione premere il pulsante "Inserisci grafico a dispersione" di Excel dopo aver selezionato un'ammasso di numeri apparentemente privi di senso e vedere apparire un diagramma H-R come quelli che nel corso degli anni ho trovato nei libri e nelle riviste di astronomia! Nonostante la fotometria semplificata e nonostante la mia scarsa esperienza.
Paolo
-
Paolo - Quasar Guru
- Messaggi: 7747
- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Ciao a tutti,
approfittando di questo periodo festivo ho provato anch'io a costruire il diagramma H-R dell'ammasso aperto M67 partendo da osservazioni fatte qualche anno fa con i filtri fotometrici B,V,R. E' semplicemente meraviglioso vedere come di dispongono i vari punti delle magnitudini V rispetto all'indice di colore B-V. Il gomito (turn-off) mostra il punto dove le stelle di massa maggiore si sono evolute abbandonando la sequenza principale.
Nel grafico, oltre alla linea della sequenza principale, ho inserito anche le due tracce evolutive corrispondenti a stelle di 1 e 1.25 masse solari. In corrispondenza di quest'ultima vediamo il punto di turn-off che ci fornisce una indicazione sull'età dell'ammasso (circa 5-6 miliardi di anni). Infine il fit con la linea della sequenza principale ci fornisce una indicazione sul modulo di distanza (m-M) e quindi sulla distanza (circa 800-900 parsec).
Saluti
Lorenzo Franco
approfittando di questo periodo festivo ho provato anch'io a costruire il diagramma H-R dell'ammasso aperto M67 partendo da osservazioni fatte qualche anno fa con i filtri fotometrici B,V,R. E' semplicemente meraviglioso vedere come di dispongono i vari punti delle magnitudini V rispetto all'indice di colore B-V. Il gomito (turn-off) mostra il punto dove le stelle di massa maggiore si sono evolute abbandonando la sequenza principale.
Nel grafico, oltre alla linea della sequenza principale, ho inserito anche le due tracce evolutive corrispondenti a stelle di 1 e 1.25 masse solari. In corrispondenza di quest'ultima vediamo il punto di turn-off che ci fornisce una indicazione sull'età dell'ammasso (circa 5-6 miliardi di anni). Infine il fit con la linea della sequenza principale ci fornisce una indicazione sul modulo di distanza (m-M) e quindi sulla distanza (circa 800-900 parsec).
Saluti
Lorenzo Franco
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LFranco - Quasar Dipendente
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- Iscritto il: 8 ago 2015, 0:51
- Località: Roma
Fantastico! Veramente molto interessante. Sono rimasto a bocca aperta. Non pensavo si potesse realizzare un H-R di un ammasso. Sono sicuro che ci sarebbe da scrivere un libro su questa cosa. Che argomento affascinante! Complimenti vivissimi!
Saluti Tonino
Saluti Tonino
- tonyven
- Quasar Dipendente
- Messaggi: 621
- Iscritto il: 10 gen 2019, 17:54
Roba da astronomi con evidente valenza didattica. Complimenti Lorenzo!
Umberto
Umberto
- umberto
- Quasar Guru
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- Iscritto il: 11 gen 2011, 23:07
Complimenti Lorenzo, un risultato eccellente!
Paolo
Paolo
-
Paolo - Quasar Guru
- Messaggi: 7747
- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Ciao a tutti,
ho applicato dei miglioramenti al diagramma H-R per ottenere una rappresentazione più precisa.
1. Ho rivisto i coefficienti di trasformazione Tbv tra le mie magnitudini strumentali e quelle standard.
2. Ho tenuto conto dell'estinzione interstellare per dearrossare gli indici di colore (alle coordinate di M67 la mappa IRSA DUST Map riporta un valore medio E(B-V)=0.0285 +/-0.0014).
3. Ho usato le isocrone che meglio rappresentano l'età della popolazione stellare. L'età dell'ammasso si colloca tra le isocrone relative a 3.6 e 4.0 miliardi di anni.
Un bell'esercizio che consiglio a tutti.
Saluti
Lorenzo Franco
ho applicato dei miglioramenti al diagramma H-R per ottenere una rappresentazione più precisa.
1. Ho rivisto i coefficienti di trasformazione Tbv tra le mie magnitudini strumentali e quelle standard.
2. Ho tenuto conto dell'estinzione interstellare per dearrossare gli indici di colore (alle coordinate di M67 la mappa IRSA DUST Map riporta un valore medio E(B-V)=0.0285 +/-0.0014).
3. Ho usato le isocrone che meglio rappresentano l'età della popolazione stellare. L'età dell'ammasso si colloca tra le isocrone relative a 3.6 e 4.0 miliardi di anni.
Un bell'esercizio che consiglio a tutti.
Saluti
Lorenzo Franco
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LFranco - Quasar Dipendente
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- Iscritto il: 8 ago 2015, 0:51
- Località: Roma
Che meraviglia! Un lavoro davvero completo.
E pensare che basta l'attrezzatura per l'astrofotografia ed un paio di filtri fotometrici.
Addirittura credo che usando due semplici filtri fotografici (blu e verde, magari impiegando i coefficienti) si riesca comunque a vedere (anche se non cosi' definita) la struttura formata dalla sequenza principale e dal ramo delle giganti. Se qualcuno si stesse annoiando con le foto...
Un bellissimo progetto scolastico!
Paolo
E pensare che basta l'attrezzatura per l'astrofotografia ed un paio di filtri fotometrici.
Addirittura credo che usando due semplici filtri fotografici (blu e verde, magari impiegando i coefficienti) si riesca comunque a vedere (anche se non cosi' definita) la struttura formata dalla sequenza principale e dal ramo delle giganti. Se qualcuno si stesse annoiando con le foto...
Un bellissimo progetto scolastico!
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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