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Modello di una binaria ad eclisse

Il messaggio delle stelle nel flusso luminoso.

Messaggioda LFranco » 17 dic 2017, 17:56

Ciao a tutti,
da pochi giorni è stato pubblicato sul JAAVSO (Journal American Association of Variable Star Observers) un articolo a cui ho collaborato "Preliminary Modeling of the Eclipsing Binary Star GSC 05765-01271". Il lavoro è incentrato sulla modellazione di una stella binaria ad eclisse (scoperta qualche anno fa) ed utilizzando i dati fotometrici. L'analisi ha permesso di inferire che si tratta di una binaria "near-contact" le cui componenti hanno rispettivamente una massa di 1.26 e 0.40 masse solari, un raggio di 1.25 e 0.72 raggi solari ed semiasse maggiore di 2.63 raggi solari. L'inclinazione del sistema rispetto alla nostra linea di vista è di 57.5° e si trova ad una distanza di quasi 2000 anni luce.

L'articolo è pubblicato qui (solo abstract): https://www.aavso.org/apps/jaavso/article/3322/
L'animazione 3D del sistema, ottenuta con Binary Maker 3, si trova qui:
http://digidownload.libero.it/A81_Observatory/movie/GSC_05765-01271.gif

I modelli sono la mia passione !!!

Saluti
Lorenzo Franco
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Messaggioda umberto » 17 dic 2017, 19:16

Complimenti Lorenzo per questa tua collaborazione utilissima alla ricerca scientifica e grazie per aver condiviso l'info su questo forum.
Saluti-Umberto
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Messaggioda Paolo » 18 dic 2017, 19:23

Mamma mia che meraviglia l'animazione con il modello e la curva di luce! Lorenzo, congratulazioni per il vostro eccellente lavoro. Riuscire ad estrarre questo tipo di informazioni dalle osservazioni fotometriche e' davvero affascinante. Quante cose interessanti si possono fare con i nostri strumenti (e la dovuta esperienza)...

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Messaggioda LFranco » 19 gen 2018, 17:02

Ciao a tutti,
ancora una binaria ad eclisse, questa volta è la variabile V406 Cam il cui modello è stato ottenuto partendo dalle osservazioni fotometriche di Claudio Arena. Si tratta di una binaria ad eclisse a contatto di tipo WUMa il cui modello è stato ricavato con Binary Maker 3. C'è da premettere che attraverso le osservazioni fotometriche è possibile solo ottenere le grandezze relative per masse e raggi. Tuttavia per questo tipo di variabili ci sono alcune relazioni sperimentali che mettono in relazione il periodo di variabilità con la massa delle componenti, da cui si possono derivare le grandezze fisiche assolute. In questo caso abbiamo: M1=1.03, M2=0.48 masse solari, R1=0.96, R2=0.68 raggi solari e con un semiasse maggiore a=2.11 raggi solari. La temperature delle due stelle è leggermente diversa T1=5000, T2=5390 gradi Kelvin ed il sistema è inclinato di 55.8 gradi rispetto alla linea di vista. La curva di luce mostra un evidente effetto O'Connell con l'altezza diversa dei due massimi. Nel modello questa particolarità è stata modellata attraverso uno spot più caldo collocato lungo la linea equatoriale della stella di massa maggiore (M1). L'animazione 3D del modello si può vedere qui: http://digidownload.libero.it/A81_Observatory/movie/V406Cam.gif
Lo spot più caldo si vede sull'animazione come una zona leggermente rossa.

Saluti
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Messaggioda nico » 20 gen 2018, 13:01

Grande lavoro come sempre Lorenzo.
Complimenti. :ymapplause:
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Messaggioda umberto » 20 gen 2018, 19:33

Grazie Lorenzo per aver condiviso questa tua ricerca su questo Forum.Non immaginavo che la fotometria potesse fornire tutte queste informazioni su un sistema binario.Umberto
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Messaggioda LFranco » 20 gen 2018, 20:36

Grazie a tutti,
occorre comunque ricordare che con la fotometria le grandezze che si ottengono sono relative (rapporti) e non assolute. In questo caso sono state utilizzate delle relazioni empiriche per trasformare le grandezze relative in grandezze assolute. Le relazioni empiriche a loro volta sono state ottenute da un ampio campione di binarie ad eclisse WUMa corredate, oltre alla fotometria, anche da osservazioni spettroscopiche e velocità radiali.

Saluti
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Messaggioda Paolo » 22 gen 2018, 0:43

Bravissimo Lorenzo, i lavori tuoi e degli altri amici che fanno fotometria mi stupiscono sempre!

Mi chiedo se, potendo riuscire nell'impresa, le misure di velocita' radiale ottenibili con la spettroscopia (ampiezze K1 e K2) possano aiutare a trovare delle grandezze assolute o comunque a fornire elementi di verifica per la definizione del modello.

Se ho fatto bene i conti, considerando il periodo di circa 6.9 ore (VSX), la Vrad della compagna meno massiva dovrebbe superare i 250 Km/s (tenendo conto anche dell'inclinazione dell'orbita). Valori del genere sarebbero ampiamente alla portata di un Lhires III ma la magnitudine di V406 Cam, poco sotto la tredicesima, potrebbe rendere le cose molto difficili. Anche il tipo spettrale simile (a leggere i valori della temperatura) credo aggiunga un po' di difficolta' perche' le righe, quando non sono sufficientemente isolate, non si riescono a misurare (lambda) con una buona precisione (qui sarebbero sempre a coppia).

Di questo argomento (scusate l'OT), ne abbiamo parlato diverse volte con Nico ed altri amici che desiderano valutare le capacita' di uno strumento come il Lhires III con le binarie deboli. Forse la V406 Cam, oggetto di questa bellissima analisi fotometrica di Lorenzo, potrebbe fungere da test per la spettroscopia. Naturalmente previa verifica della Vrad attesa per questo soggetto (ho fatto un conto veloce e non vorrei aver sbagliato qualcosa). Magari usando un reticolo da 300 o 600 l/mm per avere un migliore SNR. Io sono un po' scettico con queste magnitudini, ma non si sa mai. Per semplificare, si potrebbe rilevare la VRad massima osservando nel momento in cui le stelle si trovano nel punto di quadratura (le effemeridi sarebbero molto utili).

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