V1831 Aql, prima prova di fotometria
Inviato: 21 ott 2015, 22:56
Riporto questa esperienza fotometrica solo a scopo didattico. La luminosita' del soggetto in banda V infatti e' ben oltre il livello medio previsto dei normali target spettroscopici a causa del fortissimo arrossamento per le polveri interstellari. La ripresa di alcune caratteristiche spettrali e' possibile solo perche' il flusso luminoso cresce rapidamente andando verso l'infrarosso ma nel verde/blu il segnale e' davvero basso. Sarebbe stato molto piu' indicato il C9 per questa osservazione ma nella configurazione attuale posso solo riprendere con il Mak 90.
Il campo di ripresa (somma di 13 frame da 120s:
Partiamo dall'inizio. Ho letto che, come per tutti i nuovi soggetti (novae, SN, CV, ecc.) alla portata dell'amatore, era stata creata una sequenza fotometrica AAVSO. Cioe' si sono identificate una serie di stelle nei pressi del target il cui valore di magnitudine e' noto e stabile (correggetemi se ci sono inesattezze). Dal sito web di AAVSO, ho quindi prelevato la cartina ed il relativo elenco di stelle compreso in un campo compatibile con quello abbracciato dal mio strumento:
Ho inserito tutti i dati della tabella in un foglio Excel, completandola con le intensita' trovate (per tutte le stelle) con la fotometria di apertura espresse in ADU. Per ognuna ho trovato magnitudine strumentale e Zp (punto zero) di cui ho fatto la media (dovevo forse usare solo le stelle di magnitudine simile alla nova?).
Ho poi misurato la nova e, tramite lo Zp medio, ho ricavato la magnitudine V di 15.79.
Per quanto riguarda la stima dell'errore associato a questa misura ho impostato Astroart con i parametri della CCD: Gain = 0.45, Readout noise = 8, total dark current = 0. Oltre a non sapere con esattezza a quanto ammonta con il sensore alla temperatura di lavoro, ho avuto modo di fare numerose prove in passato verificando che il livello medio del background di un dark della H9 non cresce con il tempo di esposizione, almeno finche' rimane contenuto in pochi minuti. In questo caso le pose erano di 120 sec per cui ho trascurato questo parametro (non so quanto sia realistico).
Lo SNR della nova, calcolato con Astroart, e' di 17.76. Considerando solo questo ed applicando la formula 1/SNR (Paolo MR), ottengo un precisione di 0.056 mag. Il contributo degli errori sulle magnitudini delle stelle di confronto considerando i singoli ErrCn/(n-1) e poi sommandoli in quadratura (Lorenzo) e' molto piccolo: 0.0073 mag. Sommato a sua volta in quadratura con il valore restituito da AA non cambia di molto il dato.
La misura fotometrica sarebbe quindi di mag V 15.79 (0.06). Se fosse realistico, sarebbe gia' per me un incredibile risultato considerando il debole soggetto.
Vi prego di segnalarmi eventuali errori in questo processo di riduzione dati.
Ripetero' comunque l'esperienza con target di luminosita' piu' consona alla piccola apertura dell'ottica.
Paolo
Il campo di ripresa (somma di 13 frame da 120s:
Partiamo dall'inizio. Ho letto che, come per tutti i nuovi soggetti (novae, SN, CV, ecc.) alla portata dell'amatore, era stata creata una sequenza fotometrica AAVSO. Cioe' si sono identificate una serie di stelle nei pressi del target il cui valore di magnitudine e' noto e stabile (correggetemi se ci sono inesattezze). Dal sito web di AAVSO, ho quindi prelevato la cartina ed il relativo elenco di stelle compreso in un campo compatibile con quello abbracciato dal mio strumento:
Ho inserito tutti i dati della tabella in un foglio Excel, completandola con le intensita' trovate (per tutte le stelle) con la fotometria di apertura espresse in ADU. Per ognuna ho trovato magnitudine strumentale e Zp (punto zero) di cui ho fatto la media (dovevo forse usare solo le stelle di magnitudine simile alla nova?).
Ho poi misurato la nova e, tramite lo Zp medio, ho ricavato la magnitudine V di 15.79.
Per quanto riguarda la stima dell'errore associato a questa misura ho impostato Astroart con i parametri della CCD: Gain = 0.45, Readout noise = 8, total dark current = 0. Oltre a non sapere con esattezza a quanto ammonta con il sensore alla temperatura di lavoro, ho avuto modo di fare numerose prove in passato verificando che il livello medio del background di un dark della H9 non cresce con il tempo di esposizione, almeno finche' rimane contenuto in pochi minuti. In questo caso le pose erano di 120 sec per cui ho trascurato questo parametro (non so quanto sia realistico).
Lo SNR della nova, calcolato con Astroart, e' di 17.76. Considerando solo questo ed applicando la formula 1/SNR (Paolo MR), ottengo un precisione di 0.056 mag. Il contributo degli errori sulle magnitudini delle stelle di confronto considerando i singoli ErrCn/(n-1) e poi sommandoli in quadratura (Lorenzo) e' molto piccolo: 0.0073 mag. Sommato a sua volta in quadratura con il valore restituito da AA non cambia di molto il dato.
La misura fotometrica sarebbe quindi di mag V 15.79 (0.06). Se fosse realistico, sarebbe gia' per me un incredibile risultato considerando il debole soggetto.
Vi prego di segnalarmi eventuali errori in questo processo di riduzione dati.
Ripetero' comunque l'esperienza con target di luminosita' piu' consona alla piccola apertura dell'ottica.
Paolo