Posizione del polo
...una volta regolata la posizione equatoriale della montatura, essa sarà valida per sempre a patto che non si muova. Questo perché se l'asse di rotazione della terra cambia, cambia nella stessa misura anche l'asse di rotazione della montatura perché è fissata alla terra.
Vero a meno dell'aberrazione della luce che continua periodicamente a spostare il sistema di riferimento (al max 20 arcsec) in modo indipendente dall'asse terrestre.
Io comunque mi trovo benissimo con un grande errore "sistematico" nel puntamento al polo che mi garantisce correzioni in DEC sempre nello stesso verso, eliminando il problema del backlash...
Ciao
Paolo
-
Paolo - Quasar Guru
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- Località: L'Aquila
Il fenomeno dell'aberrazione della luce è meglio spiegato nel wikipedia italiano:
http://it.wikipedia.org/wiki/Aberrazione_della_luce
Da qui si evince che per effetto della aberrazione della luce le stelle fisse compiono un moto apparente ellittico di ampiezza 40" X 20", in completa sintonia al mio disegnino!
@Paolo. L'aberrazione della luce fa compiere alle stelle fisse un moto apparente ellittico completo ogni anno, nonostante ciò le stelle continueranno a girare attorno all'asse AR della mia montatura. Vediamola dal punto di vista della mia montatura.
La mia montatura è a cavallo della terra e se ne va a spasso per il cosmo infinito, vedo le stelle muoversi attorno a me, compiere piroette, e be, facciano quello che vogliono, io non mi muovo ho le redini ben strette. Mica ho fatto un contratto con le stelle, come disse il figlio di un carissimo amico, mica me la sono sposata questa striscia, quando il padre lo raccomandava ripetutamente di stare a destra della striscia bianca di una strada statale mentre andava in bicicletta!
Non dimentichiamoci neanche per un istante che l'allineamento della montatura al polo significa porre l'asse di rotazione della montatura parallelo all'asse di rotazione della terra, quindi che centrano le stelle, e proprio il caso di dire e le stelle stanno a guardare.
Il problema di variazione dell'asse terrestre può sussistere solo se il polo geografico terrestre cambia, come in effetti cambia quando ci sono dei terremoti di grande energia, movimenti di placche tettoniche, ma soprattutto a causa di effetti climatici come vento e correnti marine, comunque per farsi un'idea uno spostamento di un metro del polo terrestre corrisponde a uno spostamento di 0.03", quindi irrisorio per i miei scopi.
Sempre X Paolo. Si è vero per lo più ci si può accontentare di un veloce allineamento al polo con un cannocchiale polare con la precisione di circa 600", ma con l'uscita di nuove montature sempre più sofisticate, e nuove tecnologie vedi TDM, per sfruttarle a pieno occorre un migliore allineamento. In ordine di precisione dal basso direi:
Cannocchiale polare
Metodo di bigourdan
Metodo di Scheiner e King
Metodo pering
Per il metodo Scheiner e King leggere qui:
http://www.mda-telescoop.com/index.php? ... &Itemid=81
http://it.wikipedia.org/wiki/Aberrazione_della_luce
Da qui si evince che per effetto della aberrazione della luce le stelle fisse compiono un moto apparente ellittico di ampiezza 40" X 20", in completa sintonia al mio disegnino!
@Paolo. L'aberrazione della luce fa compiere alle stelle fisse un moto apparente ellittico completo ogni anno, nonostante ciò le stelle continueranno a girare attorno all'asse AR della mia montatura. Vediamola dal punto di vista della mia montatura.
La mia montatura è a cavallo della terra e se ne va a spasso per il cosmo infinito, vedo le stelle muoversi attorno a me, compiere piroette, e be, facciano quello che vogliono, io non mi muovo ho le redini ben strette. Mica ho fatto un contratto con le stelle, come disse il figlio di un carissimo amico, mica me la sono sposata questa striscia, quando il padre lo raccomandava ripetutamente di stare a destra della striscia bianca di una strada statale mentre andava in bicicletta!
Non dimentichiamoci neanche per un istante che l'allineamento della montatura al polo significa porre l'asse di rotazione della montatura parallelo all'asse di rotazione della terra, quindi che centrano le stelle, e proprio il caso di dire e le stelle stanno a guardare.
Il problema di variazione dell'asse terrestre può sussistere solo se il polo geografico terrestre cambia, come in effetti cambia quando ci sono dei terremoti di grande energia, movimenti di placche tettoniche, ma soprattutto a causa di effetti climatici come vento e correnti marine, comunque per farsi un'idea uno spostamento di un metro del polo terrestre corrisponde a uno spostamento di 0.03", quindi irrisorio per i miei scopi.
Sempre X Paolo. Si è vero per lo più ci si può accontentare di un veloce allineamento al polo con un cannocchiale polare con la precisione di circa 600", ma con l'uscita di nuove montature sempre più sofisticate, e nuove tecnologie vedi TDM, per sfruttarle a pieno occorre un migliore allineamento. In ordine di precisione dal basso direi:
Cannocchiale polare
Metodo di bigourdan
Metodo di Scheiner e King
Metodo pering
Per il metodo Scheiner e King leggere qui:
http://www.mda-telescoop.com/index.php? ... &Itemid=81
- Pering
- Quasar Guru
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- Iscritto il: 22 nov 2010, 14:58
tutto giusto... e complimenti a paolo per la spiegazione!
confesso che l'aberrazione della luce mi e' sempre stata antipatica
e tendo a rimuoverla del tutto...
per l'ing: ancora non capisco se le tue misure sono derivanti da
reali osservazioni astronomiche (foto non seguite nei dintorni del polo)
o da osservazioni virtuali fatte esclusivamente su un planetario.
nel secondo caso quello che "osservi" e' semplicemente quello che il programmatore
ci ha messo dentro e non le variazioni dinamiche legate ai reali moti
della terra, o perlomeno non quelle con origine caotica o stocastica
(ad es. i terremoti)
forse sarebbe interessante provare a fare delle vere esposizioni di
lunga durata e non inseguite puntate sul polo per trovare di volta in volta
la posizione del vero polo e seguirne i movimenti; con un telescopio a
focale lunga si puo' facilmente scendere sotto il secondo d'arco.
in ogni caso grazie per l'interessante topic, che ci ha "costretti" a
ragionare di cose che spesso diamo per scontate (e per molto piu' semplici...)
ciao a tutti g.
confesso che l'aberrazione della luce mi e' sempre stata antipatica
e tendo a rimuoverla del tutto...
per l'ing: ancora non capisco se le tue misure sono derivanti da
reali osservazioni astronomiche (foto non seguite nei dintorni del polo)
o da osservazioni virtuali fatte esclusivamente su un planetario.
nel secondo caso quello che "osservi" e' semplicemente quello che il programmatore
ci ha messo dentro e non le variazioni dinamiche legate ai reali moti
della terra, o perlomeno non quelle con origine caotica o stocastica
(ad es. i terremoti)
forse sarebbe interessante provare a fare delle vere esposizioni di
lunga durata e non inseguite puntate sul polo per trovare di volta in volta
la posizione del vero polo e seguirne i movimenti; con un telescopio a
focale lunga si puo' facilmente scendere sotto il secondo d'arco.
in ogni caso grazie per l'interessante topic, che ci ha "costretti" a
ragionare di cose che spesso diamo per scontate (e per molto piu' semplici...)
ciao a tutti g.
-
gdicarlo - Quasar Dipendente
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- Iscritto il: 8 giu 2006, 21:41
@GDC, no nessuna rilevazione, disegno ricostruito secondo le coordinate apparenti fornite da Carte du ciel.
Anch'io devo fare un ringraziamento particolare a Paolo che ha risolto l'enigma, e si!, questa dell'aberrazione non la sapevo e ora sono molto contento di averla saputa.
Anch'io devo fare un ringraziamento particolare a Paolo che ha risolto l'enigma, e si!, questa dell'aberrazione non la sapevo e ora sono molto contento di averla saputa.
- Pering
- Quasar Guru
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- Iscritto il: 22 nov 2010, 14:58
gdicarlo ha scritto:forse sarebbe interessante provare a fare delle vere esposizioni di
lunga durata e non inseguite puntate sul polo per trovare di volta in volta
la posizione del vero polo e seguirne i movimenti; con un telescopio a
focale lunga si puo' facilmente scendere sotto il secondo d'arco.
g.
Si può fare e ho in mente anche come.
Occorre un telescopio puntato al polo, fisso, eh ma non si deve proprio muovere per un anno intero, faccio tre foto nel corso della notte, rilevo le coordinate in pixel dalle immagini in fit, calcolo le coordinate del Polo con la formula per tre punti passa uno e un solo cerchio.
faccio questo per un anno intero, tutti i giorni disponibili.
Umm! chi lo vuole fare?
- Pering
- Quasar Guru
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- Iscritto il: 22 nov 2010, 14:58
beh, pero' forse non e' necessario lasciarlo puntato al polo...
ossia: se una notte faccio una foto o una serie di foto con il tele
puntato a nord non inseguendo, dagli archi delle stelle posso ricavare
la posizione del polo quella notte.
poi il giorno dopo posso anche muoverlo e tornare a fare la foto al polo
il mese successivo...
o mi sbaglio??
ossia: se una notte faccio una foto o una serie di foto con il tele
puntato a nord non inseguendo, dagli archi delle stelle posso ricavare
la posizione del polo quella notte.
poi il giorno dopo posso anche muoverlo e tornare a fare la foto al polo
il mese successivo...
o mi sbaglio??
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gdicarlo - Quasar Dipendente
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- Iscritto il: 8 giu 2006, 21:41
Direi che se la lunghezza focale e' adeguata (non troppo corta) la precisione nel trovare la posizione del polo celeste con gli archi lasciati dalle stelle sarebbe piu' che buona.
Curiosita'... quando decenni fa presi la foto del polo con il C8 a f/10 (e' servita per costruire il reticolo di precisione per il puntamento al polo, in pratica usavo il C8 come cannocchiale polare), ebbi la sorpresa che, per dilatazioni termiche e scarsa stabilita' meccanica del telescopio (anche da fermo!), gli archi risultarono deformati (a meno che non stava cedendo il balcone!). Devo avere ancora da qualche parte la foto.
Altra curiosita'... osservando ad alti ingrandimenti una stella con il telescopio puntato a DEC 90° (asse ottico parallelo a quello meccanico di AR, condizione verificata con i movimenti micrometrici in DEC), la stella non rimaneva mai perfettamente centrata mentre ruotavo attorno all'asse di AR (di almeno 180°). Erano telescopi e montature di altri tempi, credo che oggi con telescopi senza parti ottiche mobili e montature robuste e precise questo non accada piu'...
Ciao ciao
Paolo
Curiosita'... quando decenni fa presi la foto del polo con il C8 a f/10 (e' servita per costruire il reticolo di precisione per il puntamento al polo, in pratica usavo il C8 come cannocchiale polare), ebbi la sorpresa che, per dilatazioni termiche e scarsa stabilita' meccanica del telescopio (anche da fermo!), gli archi risultarono deformati (a meno che non stava cedendo il balcone!). Devo avere ancora da qualche parte la foto.
Altra curiosita'... osservando ad alti ingrandimenti una stella con il telescopio puntato a DEC 90° (asse ottico parallelo a quello meccanico di AR, condizione verificata con i movimenti micrometrici in DEC), la stella non rimaneva mai perfettamente centrata mentre ruotavo attorno all'asse di AR (di almeno 180°). Erano telescopi e montature di altri tempi, credo che oggi con telescopi senza parti ottiche mobili e montature robuste e precise questo non accada piu'...
Ciao ciao
Paolo
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Paolo - Quasar Guru
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@GDC, Sarebbe un valido sistema, cambia il sistema di riferimento.
Nel caso di tele fisso, il sistema di riferimento è il sensore, le coordinate del polo trovate sono da trasportare sul disegno senza nessuna elaborazione ulteriore. Nel caso di movimento tra una sessione e un'altra il sistema di riferimento deve essere le stelle fisse e quindi le coordinate trovate rispetto agli assi x e y del sensore devono essere traslati sul sistema stellare. Un calcolo in più ma si può fare e sarebbe anche meno stressante. Addirittura si potrebbe fare anche con telescopi diversi e anche da posti diversi.
Comunque le coordinate apparenti di carte du ciel tengono conto di tante cose: precessione, aberrazione, nutazione, epicicli, quindi si possono benissimo prendere per buone.
Nel caso di tele fisso, il sistema di riferimento è il sensore, le coordinate del polo trovate sono da trasportare sul disegno senza nessuna elaborazione ulteriore. Nel caso di movimento tra una sessione e un'altra il sistema di riferimento deve essere le stelle fisse e quindi le coordinate trovate rispetto agli assi x e y del sensore devono essere traslati sul sistema stellare. Un calcolo in più ma si può fare e sarebbe anche meno stressante. Addirittura si potrebbe fare anche con telescopi diversi e anche da posti diversi.
Comunque le coordinate apparenti di carte du ciel tengono conto di tante cose: precessione, aberrazione, nutazione, epicicli, quindi si possono benissimo prendere per buone.
- Pering
- Quasar Guru
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