ANSA 2010-05-05 10:58
AMBIENTE: SATELLITI CONTRO SCARICO IDROCARBURI MEDITERRANEO
PARTE PROGETTO 'PRIMI', CON COSTELLAZIONE COSMO SKYMED
ROMA, 5 MAG - I satelliti del più grande programma spaziale italiano, Cosmo SkyMed, diventano
le sentinelle del Mediterraneo contro gli scarichi di idrocarburi, casuali o illegali. Il progetto si
chiama ''Primi'' (Progetto pilota inquinamento marino da idrocarburi) promosso dall'Agenzia
Spaziale Italiana (Asi), con il coordinamento scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche
(Cnr) in collaborazione con altri enti di ricerca e il coordinamento tecnico della società e-Geos
(consociata Telespazio-Asi). Il progetto sta completando la fase di validazione e calibrazione,
avviata nel febbraio 2008 presso il Centro di Geodesia Spaziale ''Giuseppe Colombo'' dell'Asi, a
Matera, e adesso arrivata alle ultime battute attraverso i dati acquisiti in una campagna
oceanografica a bordo della nave Urania del Cnr. In questa fase gli utenti di riferimento sono stati
ministero dell'Ambiente e Comando regionale Puglia della Guardia di Finanza. La particolarita' dei
satelliti e' che grazie al radar riescono a osservare la Terra in modo continuativo, anche di notte e
attraverso le nubi. Le immagini rilevate dai tre satelliti Cosmo SkyMed (la costellazione sara'
completata con il lancio del quarto satellite, previsto a meta' ottobre) ''consentono di osservare la
superficie del mare ogni poche ore, con la possibilità di identificare le macchie di idrocarburi e
generare un rapporto per utenti esterni di previsione sia dello spostamento sia dell'evoluzione nel
tempo degli oil spill'', ha osservato il presidente dell'Asi, Enrico Saggese. Per il presidente del Cnr,
Luciano Maiani ''il Progetto pilota e' interessante, anche perchè è in principio esportabile in
qualsiasi tratto di mare del globo ove esistano i dati di supporto per il trattamento delle immagini ed
i modelli di circolazione necessari al suo funzionamento''.
Un saluto a tutti
Vincenzo