Spettroscopia gli inizi (almeno per me)
Inviato: 24 dic 2020, 1:13
Volevo condividere con voi le sensazioni e le emozioni che sto provando nel riaffacciarmi al mondo delle riprese spettrografiche degli oggetti del Firmamento.
Debbo dirvi che una decina d'anni fa, acquistato uno Star Analyser 100, complice l'entusiasmo ed i pregiati approfondimenti su come utilizzarlo del Guru (uno di questi è ancora in bella mostra nel sito) e le belle chiacchierate sempre con l'amico Paolo (quando, raramente purtroppo, ci si incontrava o all'Osservatorio di Mosciano Sant'Angelo, l'OACL, ora chiuso per manutenzione e per le limitazioni cogenti del COVID19, oppure d'Estate un po' qui un po' la), nasceva in me il desiderio di vedere le stelle in un altro modo (parafrasando il motto di Francois Cochard). Forse più maturo, legato a quella "naturale" evoluzione che ogni astrofilo avverte dentro di se quando, dopo aver raccolto fotoni su CCD (o pellicola) per lustri, sente la necessità di comprendere quanto visto (o almeno a provarci...).
Erano gli anni delle Supernove 2011dh su M51 e 2012aw su M95... riprese con lo SA100 e del workshop di Spettroscopia (dell'UAI) tenutosi presso l'Osservatorio di Mosciano (http://www.oacl.net).
Sempre all'OACL, grazie ad uno spettroscopio didattico con reticolo a riflessione della Perkin Elmer (tra l'altro rivelatosi molto buono) donato dall'amico Paolo ( , grazie di esistere!) da 600 l/mm che avevo provato, insieme agli amici dell'Osservatorio, ad adattarlo per le riprese spettrografiche, si era cercato il salto di qualità per entrare in punta di piedi nell'acquisizione spettrografica "seria" e condivisibile.
Ecco "l'accrocco"
Non avendo la guida in fenditura (tipo Alpy con specchietto di rimando) si era ovviato a questo portando la stella target in fenditura dopo aver curato il "perfetto" parallelismo tra l'asse ottico di un rifrattore di puntamento (in piggy b.) e quello del telescopio di ripresa (o meglio della slit) e poi, una volta centrata la stella nella camera di ripresa associata allo spettroscopio si guidava con una lodestar che (mediante uno "specchietto di rimando trasparente, ovvero un vetrino di microscopio adattato allo scopo) veniva tarata meccanicamente mediante un xy finder (come si vede in figura) sulla stella di guida in fenditura.
Tempi eroici! Con le varie flessioni delle parti meccaniche coinvolte, come potete immaginare, era impensabile produrre spettri che derivassero da esposizioni superiori a qualche minuto.
Comunque nel 2014 si era cercato di dare un taglio razionale alle riprese introducendo l'OSDT (OACL Spectra Data Table) ovvero un archivio delle misurazioni fatte si da avere, magari un domani, un riscontro con osservazioni fatte da altri astrofili (vds PDF allegato).
Mi ricordo che all'epoca si parlava (tra astrofili) del fatto di dover compensare la risposta strumentale (CCD, ottiche, reticolo, etc...) per rendere le misure fatte confrontabili ma non l'atmosfera (o perlomeno ci si stava orientando in questo per emulare, giustamente, i professionisti). Questa la base di conoscenze dalla quale sono partito sul finire di quest'anno, una volta riparato l'ALPY 600... che mi ha portato al mio primo "grossolano" tentativo, di getto, di acquisire uno spettro stellare (vds il mio topic su Betelgeuse di oggi).
Quanta strada è stata fatta in questo forum grazie all'impegno del nostro (amico) Guru Paolo che non finirò mai di ringraziare e di quanti lo hanno seguito. I workshop in Francia, gli articoli e gli approfondimenti (frutto di molto tempo dedicato alla materia) hanno fatto crescere molto la comunità legata a questo bellissimo forum. E di questo vi sono riconoscente.
Scusatemi ma ho ritenuto doveroso fare questo ringraziamento a tutti i contributors
Dal 2014 ad oggi, impegni di lavoro (che persistono ancora) e personali, mi hanno purtroppo sottratto tempo all'osservazione del cielo e quindi, entrato nel forum ho apprezzato, come uno che si risvegli da una ibernazione durata un lustro, di come siano evolute (in meglio) le tecniche e le conoscenze "amatoriali" in campo spettroscopico.
Buon Natale e felice Anno
Giorgio
Debbo dirvi che una decina d'anni fa, acquistato uno Star Analyser 100, complice l'entusiasmo ed i pregiati approfondimenti su come utilizzarlo del Guru (uno di questi è ancora in bella mostra nel sito) e le belle chiacchierate sempre con l'amico Paolo (quando, raramente purtroppo, ci si incontrava o all'Osservatorio di Mosciano Sant'Angelo, l'OACL, ora chiuso per manutenzione e per le limitazioni cogenti del COVID19, oppure d'Estate un po' qui un po' la), nasceva in me il desiderio di vedere le stelle in un altro modo (parafrasando il motto di Francois Cochard). Forse più maturo, legato a quella "naturale" evoluzione che ogni astrofilo avverte dentro di se quando, dopo aver raccolto fotoni su CCD (o pellicola) per lustri, sente la necessità di comprendere quanto visto (o almeno a provarci...).
Erano gli anni delle Supernove 2011dh su M51 e 2012aw su M95... riprese con lo SA100 e del workshop di Spettroscopia (dell'UAI) tenutosi presso l'Osservatorio di Mosciano (http://www.oacl.net).
Sempre all'OACL, grazie ad uno spettroscopio didattico con reticolo a riflessione della Perkin Elmer (tra l'altro rivelatosi molto buono) donato dall'amico Paolo ( , grazie di esistere!) da 600 l/mm che avevo provato, insieme agli amici dell'Osservatorio, ad adattarlo per le riprese spettrografiche, si era cercato il salto di qualità per entrare in punta di piedi nell'acquisizione spettrografica "seria" e condivisibile.
Ecco "l'accrocco"
Non avendo la guida in fenditura (tipo Alpy con specchietto di rimando) si era ovviato a questo portando la stella target in fenditura dopo aver curato il "perfetto" parallelismo tra l'asse ottico di un rifrattore di puntamento (in piggy b.) e quello del telescopio di ripresa (o meglio della slit) e poi, una volta centrata la stella nella camera di ripresa associata allo spettroscopio si guidava con una lodestar che (mediante uno "specchietto di rimando trasparente, ovvero un vetrino di microscopio adattato allo scopo) veniva tarata meccanicamente mediante un xy finder (come si vede in figura) sulla stella di guida in fenditura.
Tempi eroici! Con le varie flessioni delle parti meccaniche coinvolte, come potete immaginare, era impensabile produrre spettri che derivassero da esposizioni superiori a qualche minuto.
Comunque nel 2014 si era cercato di dare un taglio razionale alle riprese introducendo l'OSDT (OACL Spectra Data Table) ovvero un archivio delle misurazioni fatte si da avere, magari un domani, un riscontro con osservazioni fatte da altri astrofili (vds PDF allegato).
Mi ricordo che all'epoca si parlava (tra astrofili) del fatto di dover compensare la risposta strumentale (CCD, ottiche, reticolo, etc...) per rendere le misure fatte confrontabili ma non l'atmosfera (o perlomeno ci si stava orientando in questo per emulare, giustamente, i professionisti). Questa la base di conoscenze dalla quale sono partito sul finire di quest'anno, una volta riparato l'ALPY 600... che mi ha portato al mio primo "grossolano" tentativo, di getto, di acquisire uno spettro stellare (vds il mio topic su Betelgeuse di oggi).
Quanta strada è stata fatta in questo forum grazie all'impegno del nostro (amico) Guru Paolo che non finirò mai di ringraziare e di quanti lo hanno seguito. I workshop in Francia, gli articoli e gli approfondimenti (frutto di molto tempo dedicato alla materia) hanno fatto crescere molto la comunità legata a questo bellissimo forum. E di questo vi sono riconoscente.
Scusatemi ma ho ritenuto doveroso fare questo ringraziamento a tutti i contributors
Dal 2014 ad oggi, impegni di lavoro (che persistono ancora) e personali, mi hanno purtroppo sottratto tempo all'osservazione del cielo e quindi, entrato nel forum ho apprezzato, come uno che si risvegli da una ibernazione durata un lustro, di come siano evolute (in meglio) le tecniche e le conoscenze "amatoriali" in campo spettroscopico.
Buon Natale e felice Anno
Giorgio