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TCP J04291884+4354232 nova in Perseo mag 10!

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Paolo » 14 gen 2021, 12:27

Ciao a tutti,

sebbene debole, la nova e' ancora osservabile in ambito spettroscopico. Ho pensato che per la bassa luminosita' (e' prossima a mag 14) non avrei avuto un buon risultato nella regione del vicino infrarosso per cui ho scelto di rilevare la riga h-alfa che e' ancora relativamente intensa. Per incrementare il dettaglio della riga, allargata per effetto Doppler dovuto al guscio che espande, ho impiegato il reticolo da 1200 l/mm che restituisce spettri R=5000 circa (con la nova avevo usato sempre il 600 l/mm). L'osservazione e' di ieri 13 gennaio. Le condizioni erano molto buone per quanto riguarda la trasparenza atmosferica ma il seeing era decisamente cattivo (le immagini stellari si sfocavano frequentemente).

novaper2020_20210113_774_PB.jpg

Il profilo della riga dell'idrogeno cambia molto rapidamente a vedere gli spettri nel database ARAS. L'altezza dei picchi negli ultimi giorni si e' alternata, prima dominava la parte spostata verso il blu, successivamente quella verso il rosso, adesso di nuovo quella verso il blu. Probabile gioco di trasparenze e addensamenti degli ejecta. Ci spiegheranno i prof...

novaper2020_20210113_774_RV_PB.jpg

Contemporanemente alle riprese dello spettro, con il Mak90 in parallelo ho catturato il campo stellare attraverso il filtro in banda V. In pratica ho effettuato la fotometria differenziale usando un certo numero di stelle di campo per le quali e' disponibile la mag V della survey APASS. La tendenza al declino e' apprezzabile nonostante il periodo osservativo relativamente breve.

NovaPer2020_Vmag.jpg

Ho stimato una magnitudine V media di 14.02 ma e' un dato che potrebbe avere un certo errore sistematico perche' il flusso nella banda passante e' fortemente condizionato dalla presenza dell'intensa emissione h-alfa. Sicuramente siamo lontani dalla casistica delle stelle "normali" con cui ho potuto calibrare il coefficiente di correzione fotometrico.

Infine una immagine della Nova Per 2020, piuttosto profonda essendo la media di tutti i frame presi nella sessione osservativa. La nova e' scesa moltissimo di luminosita', mischiandosi quasi fra le tante stelle di campo. A dicembre e' arrivata a brillare piu' della vicina HD 276383. La stella, di mag V 9.74, e' presente nel campo di vista della fenditura ed e' stata il mio riferimento visuale per valutare rapidamente gli alti e bassi della nova.

NovaPer2020_Vband_2021_01_13.jpg


Paolo

PS x Giorgio: il tuo Alpy mi sembra ben focalizzato, anche per me e' in linea con la media degli altri strumenti.
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Messaggioda umberto » 14 gen 2021, 22:18

Che coraggio che hai Paolo! Tra tutti i dati che hai fornito mancano la tempertura, l'umidita' relativa e l'abbigliamento con cui hai operato soprattutto nel momento in cui hai chiuso l'osservatorio.
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Messaggioda Max » 15 gen 2021, 8:25

Gran bel lavoro come sempre d'altronde,sarebbe carino prendere tutte le informazioni di questa nova e farne un solo trattato per farne vedere l'evoluzione.
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Messaggioda Paolo » 15 gen 2021, 13:30

Che coraggio che hai Paolo! Tra tutti i dati che hai fornito mancano la tempertura, l'umidita' relativa e l'abbigliamento con cui hai operato soprattutto nel momento in cui hai chiuso l'osservatorio.

Perche' mai? Temperatura sempre sopra lo zero a parte mezzo grado sotto quando ho chiuso alle 22:30... facciamo di molto peggio entrambi! ;)

Temperatura osservatorio.jpg

Gran bel lavoro come sempre d'altronde,sarebbe carino prendere tutte le informazioni di questa nova e farne un solo trattato per farne vedere l'evoluzione.

Grazie per il commento Max. Sicuramente sarebbe molto utile raccogliere le nostre osservazioni e produrre un report che racconta la storia dell'oggetto, ovviamente nei limiti delle nostre conoscenze e per quanto fattibile con gli strumenti amatoriali utilizzati. Per adesso molte informazioni rimangono in un topic del forum, forse e' gia' qualcosa...

Paolo
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Messaggioda umberto » 15 gen 2021, 16:56

E' proprio vero che i giovani hanno sangue caldo nelle vene! Io ci ho provato ma poi ho desistito, mi pareva di essere al Polo Nord.La vecchiaia incombe ragazzi!
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Messaggioda Paolo » 17 gen 2021, 17:15

Nuovo spettro della nova preso ieri, 16 gennaio. Cielo con buona trasparenza ma stavolta anche il seeing era buono. Per questo motivo, anche se la nova era scesa di luminosita' rispetto al 13 gennaio, il segnale catturato e' stato superiore, tanto che anche il profilo di un singolo frame da 960 sec e' abbastanza definito:

novaper2020_20210116_790_1x960s_PB.jpg

Lo spettro finale, somma di 14 frame:

novaper2020_20210116_722_PB.jpg

Dato il tempo di integrazione molto lungo (con la possibilita' di "impastare" i dettagli) e il rapporto s/n decente sui singoli frame, ho prodotto anche la serie dei 14 profili.

novaper2020_20210116_stack_PB.jpg

Il calo del continuo, unito probbailmente all'incremento dell'emissione h-alfa, hanno determinato la vistosa variazione della distribuzione delle intensita' in soli tre giorni:

novaper2020_20210113-16_PB.jpg

Infine la fotometria presa durante la sessione. Mostra un andamento piuttosto stabile sui mag V 14.33

NovaPer2020_Vmag_16jan2020.jpg


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Messaggioda umberto » 17 gen 2021, 23:25

La sera del 13-01-2021 ho interrotto l'osservazione sulla regione dell'IR per il gran freddo che ha avvolto il mio corpo. Il profilo risultante, molto rumoroso a causa della limitata integrazione e altresì per la diminuzione della magnitudine a circa 14 della nova, ha pur fornito una significativa informazione sulla riga del CaII 8446A.
Umberto

novaper2020_20210113_794_Umberto Sollecchia.png
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Messaggioda Paolo » 19 gen 2021, 22:03

Nuova osservazioni di ieri 18 gennaio. Ho ruotato leggermente il reticolo rispetto alle sere precedenti e adesso lo spettro comprende anche le due righe nebulari dell'ossigeno neutro a 6300 e 6364 A. Il loro profilo finalmente ha preso forma. Si chiamano cosi' perche' le transizioni elettroniche che le producono possono verificarsi solo quando la densita' di atomi del gas e' bassissima (minore di 10^5 /cm^3), serve quindi che gli ejecta siano rarefatti.

Purtroppo siamo arrivati a questa fase con la nova che brilla quasi di quindicesima magnitudine. La Nova Del 2013, in una fase analoga, era notevolmente piu' luminosa e gli spettri ancora facilissimi da registrare. Difficile poter andare avanti per molto. Bisognera' probabilmente utilizzare un reticolo che disperde meno e acquisire spettri a risoluzione minore.

Sembra non ci sia traccia della riga dell'elio neutro a 6678A

Il profilo finale:

novaper2020_20210118_733_PB.jpg

Grandi variazioni in sole 48 ore (inversione dei picchi, quello verso il rosso e' notevolemnte diminuito)

novaper2020_comp2_PB.jpg

Velocita' radiale delle tre righe presenti nello spettro:

NPER2020_jan18_RVT.jpg

La forma delle due righe dell'ossigeno ricorda maggiormente quella dell'ossigeno O I 8446 nell'infrarosso vicino. Il profilo della riga nello spettro di Umberto preso ieri sembra confermare. Il profilo h-alfa e' invece abbastanza differente. D'altra parte stiamo parlando di regioni emittenti diverse.

Curva di luce durante la sessione osservativa:

Nova_Per_2020_Jan18_2021_Phot.jpg


Non c'entra nulla con la nova ma mi ha incuriosito una riga presente in alcuni frame dello spettro. Sui 6300 Angstrom capita anche la riga dell'ossigeno prodotta nella nostra atmosfera. E' sottilissima perche' non c'e' Doppler apprezzabile (diciamo che l'atmosfera e' immobile rispetto a noi che osserviamo). Quella della nova sarebbe uguale se non ci fosse l'espansione violenta degli ejecta! Si riconosce che non fa parte della sorgente puntiforme lontana ma del fondo cielo perche' attraversa la fenditura nella sua lunghezza (come fanno le righe del fondo cielo illuminato dalle malefiche lampade cittadine). Come sapete io uso una fenditura speciale con due diverse ampiezze (31 e 300 micron), per cui questa riga si osserva sia nella parte stretta che in quella larga. Devo dire che in quella larga e' pure piu' facile vedere come varia.

Variazioni_OI6300.jpg

La riga si chiama "Airglow emission line". La parola airglow non ha una traduzione in italiano. E' in pratica una luminescenza. Siccome si forma negli strati alti della ionosfera, circa 270 Km di altezza, questo tipo di "inquinamento" e' presente anche a Cerro Paranal! E' la ragione per cui il cielo non e' completamente buio neanche in quei posti lontanissimi dai centri urbani. Da noi e' completamente sovrastato dall'inquinamento delle lampade artificiali ma, potenza della spettroscopia, e' perfettamente rilevabile. Le righe dell'airglow si formano a varie lunghezze d'onda e le piu' intense capitano, nello spettro visibile, nel rosso e nel verde e nel giallo. Una specie di aurora ma qui parliamo di un fenomeno diverso che avviene anche a basse latitudini. La luce ultravioletta proveniente dal Sole dissocia durante il giorno le molecole di ossigeno (O2) dell'atmosfera in atomi, producendo una complessa catena di reazioni dopo il tramonto (l'ossigeno atomico si ricombina molto lentamente e le reazioni si protraggono per molte ore).

Lo spettro 2d che vedete sopra conferma il tipico andamento in regressione: e' noto infatti che le righe dell'aiglow sono piu' intense all'inizio della notte (qui le ore indicate sono in tempo locale, TU+1). Nei frame successivi, la riga si vede diminuire fino quasi a scomparire. Negli ultimi due frame riappare appena ma questo puo' essere dovuto al fatto che il telescopio non era fermo rispetto al cielo ma ha ruotato di parecchi gradi da est ad ovest (sempre in zona zenit), puntando magari una zona del cielo piu' ricca di atomi.

Vabbe'... scusate la lunga digressione!

Paolo
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