Max, armati di pazienza e per favore tieni sempre a mente che questi interventi si fanno solo con l'obiettivo di provare a migliorare i risultati.
Al primo consiglio che volevo darti sei arrivato da solo... Mai consegnare uno spettro (che si parli di un database o una e-mail di un professionista) senza prima aver controllato almeno le cose basilari. La calibrazione in lunghezza d'onda e' una di queste. Qui sei fortunato perche' alfa UMa non e' un oggetto "alieno" e hai diversi modi per trovare un profilo di riferimento (Pickles, Miles, ecc.). Il confronto che hai fatto con il Pickles ti dice che da questo punto di vista adesso ci siamo:
download/file.php?id=14701&mode=viewDiscorso continuo. Vedo che l’andamento del continuo segue in modo perfetto il profilo G8V (fino a 3000 A). Questo mi fa capire che non hai usato una stella di riferimento per trovare la risposta (la solita A0V o simile) ma l'hai trovata dividendo direttamente il profilo grezzo di alfa UMa per il Pickles G8V. Se così fosse, la procedura non e’ corretta. Infatti alfa UMa é una gigante, fra l’altro tipo G9III oppure K0III, non una nana (G8V) e il continuo cambia parecchio nei due casi, come puoi vedere dai profili di libreria.
Confronto fra nana (V) e gigante (III) per la classe G8
Confronto fra nana (V) e gigante (III) per la classe K0
La normale procedura per trovare la risposta non e' quella di azzeccare il tipo spettrale piu’ verosimile e dividere lo spettro osservato per il relativo profilo di libreria. Si deve semplicemente osservare un’altra stella che funge da riferimento,
la curva di risposta si calcola sempre con questa. Come faresti, ad esempio, se il target avesse uno spettro sconosciuto? La alfa UMa fra l’altro e' una binaria spettroscopica ed ha una compagna di classe fra A7 e F0 (da alcune fonti che ho potuto leggere). Non so quanto é luminosa questa componente e non e' escluso che possa alterare qualcosa nello spettro osservato rispetto ad un G9III/K0III.
Nel trovare la risposta con la stella di riferimento, e' possibile che si commetta qualche errore, tipo altezza di della stella sull'orizzonte diversa, posizionamento non perfetto in fenditura (del target o della stella di rif.), taglio e smoothing non corretti della curva di risposta, ecc. Tutti errori che con l'esperienza si minimizzano. Anche in presenza di tali errori, e' questa la strada da percorrere per processare i nostri spettri e non quella di creare delle curve di risposta "artificiali" (meglio dire finte) senza l'uso della stella di riferimento.
Se non e' chiaro fai tutte le domande che vuoi, il forum serve a scambiare in modo utile le esperienze!
Le cose di cui stiamo parlando sono descritte nell'articolo in home "
Spettroscopia astronomica: Correzione dei profili per la risposta strumentale e la trasmissione atmosferica".
Paolo