Nova Cygni 2019
Inviato: 14 ott 2019, 14:09
Ciao a tutti, abbiamo la prima nova classica nel Cigno anno 2019!
La nova e' stata scoperta e classificata durante una survey nell'infrarosso il 25 settembre (Palomar Gattini-IR), non a caso perche' la sua luce e' fortemente arrossata dalle polveri interstellari. IRSA/IPAC riporta, lungo la linea di vista, un arrossamento totale E(B-V) pari a 3.7. Se questo valore fosse applicabile alla nova, la perdita di magnitudine nella banda V sarebbe di ben 11 magnitudini e mezzo.
Ed infatti la nova brilla di mag V 16.3 circa... Un soggetto luminoso nelle bande infrarosse ma decisamente debole nell'ottico, il campo di azione della nostra strumentazione.
Devo dire che la ricerca in mezzo alle stelle e' stata un po' sofferta, nonostante la Lodestar che uso per la guida sia particolarmente sensibile al rosso. Con meno di 7-8 secondi di esposizione risultava invisibile in un file grezzo. Sottraendo il dark cominciava invece ad essere visibile con 4 sec. Ho dovuto calibrare astrometricamente il frame per accertarmi che il gruppetto di pixel appena accennato sul fondo fosse il target giusto.
La nova attraverso il Mak90 impiegato per la fotometria in banda V:
Infine il tentativo di ripresa dello spettro. Somma di 5 frame su 8 presi (tre scartati per le nuvole in transito che hanno eccessivamente abbassato il segnale).
Le caratteristiche rilevanti sono il continuo fortemente arrossato, le righe h-alfa e ossigeno neutro in emissione. La riga h-beta, di cui si parla nell'Atel, e' evidentemente persa nel rumore.
Dalla curva di luce AAVSO sembra che il flusso luminoso sia stabile ma in alcuni post sul forum AAVSO ho visto dei grafici che mostrano una leggera crescita.
Speriamo arrivino un po' piu' di fotoni (questo e' il target piu' debole che abbia mai osservato con lo spettrografo)...
Per riferimento, i vari nomi dati alla nova:
Nova Cygni 2019
PGIR19brv
AT2019qwf
Paolo
La nova e' stata scoperta e classificata durante una survey nell'infrarosso il 25 settembre (Palomar Gattini-IR), non a caso perche' la sua luce e' fortemente arrossata dalle polveri interstellari. IRSA/IPAC riporta, lungo la linea di vista, un arrossamento totale E(B-V) pari a 3.7. Se questo valore fosse applicabile alla nova, la perdita di magnitudine nella banda V sarebbe di ben 11 magnitudini e mezzo.
Ed infatti la nova brilla di mag V 16.3 circa... Un soggetto luminoso nelle bande infrarosse ma decisamente debole nell'ottico, il campo di azione della nostra strumentazione.
Devo dire che la ricerca in mezzo alle stelle e' stata un po' sofferta, nonostante la Lodestar che uso per la guida sia particolarmente sensibile al rosso. Con meno di 7-8 secondi di esposizione risultava invisibile in un file grezzo. Sottraendo il dark cominciava invece ad essere visibile con 4 sec. Ho dovuto calibrare astrometricamente il frame per accertarmi che il gruppetto di pixel appena accennato sul fondo fosse il target giusto.
La nova attraverso il Mak90 impiegato per la fotometria in banda V:
Infine il tentativo di ripresa dello spettro. Somma di 5 frame su 8 presi (tre scartati per le nuvole in transito che hanno eccessivamente abbassato il segnale).
Le caratteristiche rilevanti sono il continuo fortemente arrossato, le righe h-alfa e ossigeno neutro in emissione. La riga h-beta, di cui si parla nell'Atel, e' evidentemente persa nel rumore.
Dalla curva di luce AAVSO sembra che il flusso luminoso sia stabile ma in alcuni post sul forum AAVSO ho visto dei grafici che mostrano una leggera crescita.
Speriamo arrivino un po' piu' di fotoni (questo e' il target piu' debole che abbia mai osservato con lo spettrografo)...
Per riferimento, i vari nomi dati alla nova:
Nova Cygni 2019
PGIR19brv
AT2019qwf
Paolo