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Misure spettroscopiche SA100

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda LFranco » 20 mag 2020, 21:15

Ciao Tonino,
la formula (FWHMcorr) non è altro che la somma in quadratura degli errori casuali. Per dirla in altri termini è praticamente il teorema di Pitagora. I valori observed e instrument sono rispettivamente il valore della FWHM misurato sulla stella (es: riga Halfa) mentre il secondo (instrument) si riferisce a quello strumentale, misurato ad esempio su una riga della lampada di calibrazione con lunghezza d'onda simile.

Saluti
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Messaggioda tonyven » 20 mag 2020, 21:39

Grande Lorenzo! Grazie! Appena ho un pò di calma sicuramente proverò a calcolarla.
Saluti
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Messaggioda Paolo » 21 mag 2020, 20:47

Ciao Tonino, sempre appassionato e curioso di tutto! Cosi' si fa!

Io credo che il libro da cui hai preso la formula non sia una guida pratica/osservativa ma riporta delle nozioni di astrofisica. Una riga spettrale si allarga per diversi motivi, non solo per la temperatura. Avviene infatti anche per la microturbolenza, la pressione del gas, l'interazione dei campi elettrici, ecc. Senza contare l'ulteriore allargamento (che puo' essere molto piu' grande degli altri) se l'inviluppo di gas e' in rotazione (come i dischi delle stelle Be).

Ogni componente ha la sua formula che descrive in che modo si allarga la riga (anche secondo geometrie diverse), dovresti tenere conto di tutto se vuoi fare una valutazione corretta.

C'e' un'altra cosa importante, parli di gas circumstellare. Nel caso della stella che hai osservato, la riga di emissione h-alfa si genera nel disco circumstellare, ovvero una regione esterna alla stella. Perche' confrontarlo con la "Teff" della stella che fa riferimento invece alla sua superficie (fotosfera)?

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Messaggioda tonyven » 21 mag 2020, 21:25

Grazie Paolo per l'incoraggiamento! Mi piace un mondo approfondire la materia come fai te.Durante i periodi di inattività mi parte la brocca dei numeri. Così ho preso nota del valore come la Teff per orientarmi nel labirinto, per me, dell'astrofisica che sto conoscendo adesso. Il valore l'ho preso ovviamente da Simbad. Ho considerato questo valore per avere un riferimento rispetto alla temperatura del disco che è esterno alla stella, credo. Quindi mi viene da pensare che la stella abbia una temperatura, mentre il disco ne abbia un'altra.
Saluti
Tonino
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Messaggioda Paolo » 22 mag 2020, 11:04

Quindi mi viene da pensare che la stella abbia una temperatura, mentre il disco ne abbia un'altra.

Certamente Tonino. E non e' per niente semplice stimare la temperatura del disco se consideri le varie sorgenti di allargamento che ho citato nel post precedente. Inoltre il disco ruota e produce un allargamento/sdoppiamento dell'emissione h-alfa. Non sai la sua velocita' di rotazione, non conosci l'angolo con cui osserviamo il disco (inclinazione, la velocita' proiettata lungo la direzione di vista e' il "v * sen (i)"). Infine mettiamo nel calderone pure che un disco che ha una certa densita' si scalda piu' dal lato interno (verso la stella) che dal lato opposto, ovvero due zone che ruotano a velocita' diverse. Purtroppo a volte le cose sono complicate e non c'e' verso di semplificarle!

In generale comunque sconsiglio di lavorare con le velocita' radiali quando il potere risolvente e' tale che l'allargamento strumentale rappresenta una frazione consistente della FWHM che si vuole misurare. Anche se hai un R superiore a quello dello SA100, sei sempre nel regime di bassa risoluzione (almeno con quel reticolo). In questo caso sono molto piu' affidabili lavori che utilizzano la larghezza equivalente (EW).

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Messaggioda tonyven » 23 mag 2020, 13:29

Benissimo.Grazie Paolo per le info. Ero ha conoscenza della difficoltà in oggetto. Ma sai non mi arrendo facilmente e la curiosità è molto forte. E' importante conoscere i limiti dello strumento.
Saluti
Tonino
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