Buongiorno.
Andiamo per ordine: intanto un grazie ad Umberto per avermi mostrato lo spettro a fuoco della Relco ed ovviamente grazie ancora a Paolo per i pareri espressi ed i preziosi consigli.
Umberto hai realizzato un ottimo sistema di diffusione della luce delle Relco ed infatti i tuoi risultati sono ottimi. Complimenti!
Dunque, ieri animato da buona volontà, complice anche il fatto di aver avuto finalmente un po' di tempo libero per me, ho cercato di migliorare la focalizzazione del reticolo.
Innanzitutto ho rivestito la filettatura del modulo interno dello spettroscopio (quello che regge il grism e che è avvitabile sul raccordo t2 che va al CCD) con del teflon (da idraulica)).
Questo perché mi sono accorto che la focalizzazione è estremamente precisa, basta il serraggio dell'anello di tenuta tra il raccordo t2 e il modulo grism a sfocare quel tanto che basta per dover iniziare tutto da capo... Probabilmente, a mio giudizio, quel minimo moto conico indotto dalla rotazione del modulo grism sulle guide della filettatura (esiste sempre un minimo lasco) una volta serrata la ghiera sposta inevitabilmente il fuoco. Correggetemi se sbaglio.
Avete notato anche voi questa cosa? Comunque con il teflon l'accoppiamento tra le parti in avvitamento è migliorata di molto e il fuoco viene, grossomodo, mantenuto.
Poi ho proceduto a riprendere lo spettro della lampada a fluorescenza (a 2 metri circa di distanza dal CCD) stavolta con il C8 schermato dalla carta opalina da disegno tecnico (la stessa che scherma la Relco nel test fatto).
E questo è il risultato
Essendo certo di aver un buon fuoco ho poi proceduto con la ripresa della Relco, ottenendo un risultato del tutto analogo a quello postato precedentemente
ovvero con la riga a 585,2 nm (e non solo quella) affetta da sfocalizzazione verso la regione blu dello spettro. Inoltre, seppur risolto il problema delle circonferenze luminose che invadevano lo spettro ripreso, permane una semicirconferenza a sx dell'immagine (ove dovrebbe esserci lo spettro di ordine zero, o sbaglio?
).
Qualcuno ha lo stesso tipo di "rendering"? Ad esempio anche con diversi moduli di calibrazione (o anche l'originale Sheliak)? A mio modesto parere potrebbe essere l'anello di ottone (credo) di tenuta delle ottiche di focalizzazione della guida CCD (cds figura)
.
Poi ho proceduto a sfilare il modulo di guida e di calibrazione
ed a reggere la lampada, come suggerito da Paolo, di fronte alla fenditura e,
, lo spettro è questo
il "globo" luminoso a sx scompare; quindi il problema è interno al modulo di guida accoppiato a quello di calibrazione (autocostruito). Comunque, sbaglio o tale difetto non inficia la ripresa dello spettro di calibrazione? Potrebbe essere comunque presente su target molto luminosi oppure per pose lunghe (stack di molti subframes)...
L'idea era di schermare in qualche modo, senza inficiarne le caratteristiche, l'ottica del modulo di guida... magari con un piccolo collare di plastica (tanto da schermarne la superficie metallica).
Mentre mi accingevo ad un'ultima ripresa per confermarvi quanto notato e mentre pensavo a come eliminare tale "ultimo" (si spera) inconveniente, "dulcis in fundo" ho fatto una sciocchezza... per disattenzione
, al buio, ho alimentato la SXVR-H18 con l'alimentatore del netpc (che hanno, guarda caso, gli stessi spinotti... invece di 12v 1A gli sono arrivati 19V e 2A! Per fortuna almeno che avevano le stesse polarità. Risultato: la CCD è danneggiata (sob, sob). Da un controllo fatto, led d'accensione, otturatore, cooler e acquisizione sono funzionanti, mentre la ventolina interna che dissipa il calore non funge... con il tester questa risulta non danneggiata e probabilmente il problema dovrebbe essere, da una prima occhiata, il transistor di potenza posto a valle dello spinotto di alimentazione. Proverò a sentire Terry Platt della Starlight Xpress.
Il bello della diretta... purtroppo talvolta capita che ci si rompa tra le mani dell'attrezzatura. Quando si intraprende la strada dell'autocostruzione, e non solo questa, bisogna metterlo, purtroppo, in conto.
Giorgio