Righe di calibrazione lampada Ar-Ne Alpy 600
Giorgio, mi dispiace per l'inconveniente accadutoti. Sinceramente non capisco il problema della ghiera che sposta il fuoco. Quest'ultimo può essere sempre rettificato spostando il manicotto corredato di sei viti di blocco sul quale si avvita il CCD.
L'alone, che vedo a sx nel frame della lampada, credo non influisca sulla lettura delle righe di calibrazione da parte del programma di riduzioni dati che si adotterà poichè le righe risultano ben marcate.
Quando tutto il setup sarà assemblato nessuna luce parassita entrerà dal lato della camera guida, soprattutto al buio.
L'ultimo frame della lampada da te postato rivela un perfetto fuoco delle righe di emissione, quindi lo spettroscopio risulta in questa condizione perfettamente efficiente.
La disposizione delle lampade davanti alla lastra correttrice, da me adottata e suggerita da Paolo, permette una perfetta calibrazione in lunghezza d'onda, a differenza della lampada posizionata davanti alla fenditura, che sembra creare, per un principio di fisica, qualche inconveniente di shift nelle lunghezze d'onda emesse dalla lampada.
Il fuoco ottimale di un qualsiasi spettroscopio è molto critico e richiede molta pazienza e movimenti micrometrici.
Non prendertela! Alcuni inconvenienti sono accaduti anche a me, a coloro che non si applicano non accadrà mai nulla.
Saluti
Umberto
L'alone, che vedo a sx nel frame della lampada, credo non influisca sulla lettura delle righe di calibrazione da parte del programma di riduzioni dati che si adotterà poichè le righe risultano ben marcate.
Quando tutto il setup sarà assemblato nessuna luce parassita entrerà dal lato della camera guida, soprattutto al buio.
L'ultimo frame della lampada da te postato rivela un perfetto fuoco delle righe di emissione, quindi lo spettroscopio risulta in questa condizione perfettamente efficiente.
La disposizione delle lampade davanti alla lastra correttrice, da me adottata e suggerita da Paolo, permette una perfetta calibrazione in lunghezza d'onda, a differenza della lampada posizionata davanti alla fenditura, che sembra creare, per un principio di fisica, qualche inconveniente di shift nelle lunghezze d'onda emesse dalla lampada.
Il fuoco ottimale di un qualsiasi spettroscopio è molto critico e richiede molta pazienza e movimenti micrometrici.
Non prendertela! Alcuni inconvenienti sono accaduti anche a me, a coloro che non si applicano non accadrà mai nulla.
Saluti
Umberto
- umberto
- Quasar Guru
- Messaggi: 1590
- Iscritto il: 11 gen 2011, 23:07
Risultato: la CCD è danneggiata (sob, sob). Da un controllo fatto, led d'accensione, otturatore, cooler e acquisizione sono funzionanti, mentre la ventolina interna che dissipa il calore non funge...
Cavolo Giorgio... mi dispiace moltissimo. Proprio sul finire delle prove, che sfiga!
Cerca di capire se e' riparabile con un tuo intervento. Ma un fusibile non c'e'?
Ho visto dei bagliori circolari fra l'ordine zero e l'inizio dello spettro UV anche in Alpy 600 con il modulo di guida originale. Confermo che non crea problemi, non e' in una zona in cui e' presente il segnale. A vedere la foto mi sembra che il diffusore della Relco possa essere anche piu' piccolo. L'importante e' che non arrivi a pochi mm di ampiezza perche' tenderebbe ad essere visto come sorgente puntiforme.
Spero tu possa riprendere al piu' presto gli ultimi settaggi necessari.
Paolo
-
Paolo - Quasar Guru
- Messaggi: 7747
- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Aia! Brutta notizia.
Niente fusibili almeno nella serie SXVR; tutta roba integrata tranne qualche componente.
Giorgio, affidati ad occhi chiusi a Terry. Ho avuto un problema simile pochissimo tempo fa. Ha risolto tutto in pochissimo tempo e con poca spesa dopo aver avuto un lungo supporto via mail per capire il tipo di problema.
Mi aveva spedito gia tutto senza avvisarmi prima ancora di pagare l'intervento.
Niente fusibili almeno nella serie SXVR; tutta roba integrata tranne qualche componente.
Giorgio, affidati ad occhi chiusi a Terry. Ho avuto un problema simile pochissimo tempo fa. Ha risolto tutto in pochissimo tempo e con poca spesa dopo aver avuto un lungo supporto via mail per capire il tipo di problema.
Mi aveva spedito gia tutto senza avvisarmi prima ancora di pagare l'intervento.
- miror
- Utente Attivo
- Messaggi: 128
- Iscritto il: 12 apr 2015, 21:22
Grazie a tutti per i fazzoletti che mi avete porto per asciugare le lacrime... e ovviamente per i contributi di pensiero dati.
Miror grazie. Sentirò Terry Platt con il quale ho già avuto contatti in passato e sicuramente ne verrò fuori. Prob è un diodo di protezione o alla peggio il transitor di potenza. L'unica fregatura che dovrò stare fermo per un po' in un periodo di immobilismo e di tristezza.
Giorgio
Miror grazie. Sentirò Terry Platt con il quale ho già avuto contatti in passato e sicuramente ne verrò fuori. Prob è un diodo di protezione o alla peggio il transitor di potenza. L'unica fregatura che dovrò stare fermo per un po' in un periodo di immobilismo e di tristezza.
Giorgio
- Giorgio Clemente
- Utente Junior
- Messaggi: 79
- Iscritto il: 3 feb 2020, 14:25
Allora come si dice in bocca al lupo e speriamo sia una cosa di poco conto.
-
Max - Quasar Dipendente
- Messaggi: 629
- Iscritto il: 14 ago 2017, 11:32
- Località: Roma
Dunque dunque...
Qualche novità, non per tediarvi ma, come astrofili, per condividere le esperienze ed il vissuto.
Ho contattato Terry Platt e dopo uno scambio di tre/quattro email con lui, elencandogli il problema verificatosi e cosa funzionasse e cosa no, mi ha "risolto" l'empasse con immediatezza.
La ventolina da 5v che dissipa/estrae parte del calore all'interno della CCD è bruciata e con questa un diodo zener in serie con questa.
La soluzione è eliminare il diodo e sostituire la ventolina con una da 12v. Quando nel ringraziare Terry e nel chiedergli cosa gli dovessi, mi ha risposto candidamente: "...nulla e la ventolina l'ho già spedita all'indirizzo che mi hai dato!..."
Tempo totale per il fix del problema: poco più di due ore. Grazie Terry!!!
Per quanto riguarda il modulo di calibrazione, dopo aver sentito il Guru, siamo addivenuti alla necessità di porre la lampada il più possibile in prossimità dell'asse ottico e di portare il fascio a f/10 (questo per ridurre e/o eliminare quelle sfocalizzazioni residue dello spettro, come fossero una sferica) quando prima, era molto più "aperto", tipo f/2 o più.
Da qui il progetto del nuovo portalampada da innestare sulla basetta mostrata nei precedenti post.
Sentito un amico, dotato di stampante 3D ecco il risultato (sembra un razzo di Peppa Pig).
I barilotti
e la lampada accesa (per la prova, senza carta opalina davanti il foro)
La fortunosa vicenda è proseguita con il trasporto dei barilotti via drone.
Lo sgancio del prezioso carico utile (il tutto in un sacchetto di plastica) quando il drone era a 20 metri sulla verticale di un campo d'erba a pochi passi da casa.
Qui con il mio cucciolotto che necessitava di un giretto, appena recuperato il prezioso carico (il sacchetto non è da confondere con quelli utilizzati per le stringenti ed inderogabili necessità organiche dell'amico a quattro zampe! )
Ed ora montata la lampada dentro il nuovo barilotto, in asse con la fenditura,
attendo la ventolina di Terry e, incrociando le dita, se tutto funziona spero di mandarvi uno spettro di calibrazione a fuoco ed utilizzabile.
Giorgio
PS: vi invio una foto per mostravi un confronto tra la prima lampada (in bianco) e la nuova (nera), o meglio del prototipo di quest'ultima che qualche giorno prima avevo deformato alla base per innestarci la lampada relco... Sembra il mitico scontro tra i Maestri del bene e del male che si sono affrontati nel "primo" film di Star Wars; anche come altezze rispettive ci siamo, o no?
Qualche novità, non per tediarvi ma, come astrofili, per condividere le esperienze ed il vissuto.
Ho contattato Terry Platt e dopo uno scambio di tre/quattro email con lui, elencandogli il problema verificatosi e cosa funzionasse e cosa no, mi ha "risolto" l'empasse con immediatezza.
La ventolina da 5v che dissipa/estrae parte del calore all'interno della CCD è bruciata e con questa un diodo zener in serie con questa.
La soluzione è eliminare il diodo e sostituire la ventolina con una da 12v. Quando nel ringraziare Terry e nel chiedergli cosa gli dovessi, mi ha risposto candidamente: "...nulla e la ventolina l'ho già spedita all'indirizzo che mi hai dato!..."
Tempo totale per il fix del problema: poco più di due ore. Grazie Terry!!!
Per quanto riguarda il modulo di calibrazione, dopo aver sentito il Guru, siamo addivenuti alla necessità di porre la lampada il più possibile in prossimità dell'asse ottico e di portare il fascio a f/10 (questo per ridurre e/o eliminare quelle sfocalizzazioni residue dello spettro, come fossero una sferica) quando prima, era molto più "aperto", tipo f/2 o più.
Da qui il progetto del nuovo portalampada da innestare sulla basetta mostrata nei precedenti post.
Sentito un amico, dotato di stampante 3D ecco il risultato (sembra un razzo di Peppa Pig).
I barilotti
e la lampada accesa (per la prova, senza carta opalina davanti il foro)
La fortunosa vicenda è proseguita con il trasporto dei barilotti via drone.
Lo sgancio del prezioso carico utile (il tutto in un sacchetto di plastica) quando il drone era a 20 metri sulla verticale di un campo d'erba a pochi passi da casa.
Qui con il mio cucciolotto che necessitava di un giretto, appena recuperato il prezioso carico (il sacchetto non è da confondere con quelli utilizzati per le stringenti ed inderogabili necessità organiche dell'amico a quattro zampe! )
Ed ora montata la lampada dentro il nuovo barilotto, in asse con la fenditura,
attendo la ventolina di Terry e, incrociando le dita, se tutto funziona spero di mandarvi uno spettro di calibrazione a fuoco ed utilizzabile.
Giorgio
PS: vi invio una foto per mostravi un confronto tra la prima lampada (in bianco) e la nuova (nera), o meglio del prototipo di quest'ultima che qualche giorno prima avevo deformato alla base per innestarci la lampada relco... Sembra il mitico scontro tra i Maestri del bene e del male che si sono affrontati nel "primo" film di Star Wars; anche come altezze rispettive ci siamo, o no?
Ultima modifica di Giorgio Clemente il 19 apr 2020, 14:24, modificato 1 volta in totale.
- Giorgio Clemente
- Utente Junior
- Messaggi: 79
- Iscritto il: 3 feb 2020, 14:25
Giorgio, i tuoi report sono fantastici!
Innanzitutto sono veramente contento che la camera non si sia danneggiata. Devo dire che Terry Platt e' stato bravissimo nel supportarti. Un conto e' far viaggiare avanti e dietro la camera CCD, un'altro attendere solo la ventolina.
Ha dell'incredibile la consegna del supporto della Relco con il drone! Mi devo attrezzare anche io in questo senso!
Ricapitolando... il supporto precedente ha un'apertura che simula in pratica un fascio apertissimo, condizioni in cui L'Alpy 600 produce spettri che non hanno una sufficiente correzione dalle aberrazioni. In aggiunta questa sorgente era decentrata rispetto all'asse ottico, il che provocava quegli sbuffi eccentrici visibili nei tuoi spettri 2d. Come ti dicevo, per ragioni di praticita', per il fuoco dello spettro (operazione da fare forse una sola volta all'inizio) io userei un flatbox/diffusore davanti al C8 illuminato con una lampada a fluorescenza. Dovresti poi trovare perfettamente a fuoco la Relco cosi' preparata.
Tienici informati!
Paolo
PS:
Siiiiiii!
Innanzitutto sono veramente contento che la camera non si sia danneggiata. Devo dire che Terry Platt e' stato bravissimo nel supportarti. Un conto e' far viaggiare avanti e dietro la camera CCD, un'altro attendere solo la ventolina.
Ha dell'incredibile la consegna del supporto della Relco con il drone! Mi devo attrezzare anche io in questo senso!
Ricapitolando... il supporto precedente ha un'apertura che simula in pratica un fascio apertissimo, condizioni in cui L'Alpy 600 produce spettri che non hanno una sufficiente correzione dalle aberrazioni. In aggiunta questa sorgente era decentrata rispetto all'asse ottico, il che provocava quegli sbuffi eccentrici visibili nei tuoi spettri 2d. Come ti dicevo, per ragioni di praticita', per il fuoco dello spettro (operazione da fare forse una sola volta all'inizio) io userei un flatbox/diffusore davanti al C8 illuminato con una lampada a fluorescenza. Dovresti poi trovare perfettamente a fuoco la Relco cosi' preparata.
Tienici informati!
Paolo
PS:
Sembra il mitico scontro tra i Maestri del bene e del male che si sono affrontati nel "primo" film di Star Wars
Siiiiiii!
-
Paolo - Quasar Guru
- Messaggi: 7747
- Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
- Località: L'Aquila
Ciao a tutti.
La ventolina è arrivata e dopo aver eliminato un diodo zener e "ponticellato" con dello stagno i suoi contati sulla scheda madre: la CCD funziona nuovamente...! Grazie Terry Platt.
Ieri ho ritentato di rimettere a fuoco lo spettro 2d sul sensore, utilizzando un C8 schermato con della carta opalina e una lampada a fluorescenza posta ad un paio di metri, poi sono passato a riprendere uno spettro dell "Relco"
e "dulcis in fundo" ho tentato, ieri sera, la mia prima ripresa spettrografica a 600 l/mm.
La sequenza è stata
1.Lampada di calibrazione (Relco)
2. target: Regolo
3. target: Arturo
4. target: Vega
5. target: Vega (sfocata)
6. target: Mizar A
7: target: Mizar B
che strana la linea nera orizzontale che affetta le righe di Balmer e le sfasa pure (tra le parti "di sopra" e quelle "di sotto" !?!)
8: Lampada di calibrazione (Relco) (identica in blinking con la 1. anche se un po' meno luminosa a parità di posa... )
9. flat field (Lampada a incandescenza)
10.Lampada di calibrazione (a fluorescenza)
Telescopio ED103SWT Vixen, Camera CCD SXVR-H18, montatura GPDX con SS2K PC (nota: l'autoguida ha fatto i capricci e ho ricentrato "a mano" i target in fenditura, comunque luminosi, ogni 3 pose circa...) e Spettroscopio ALPY600 con modulo di calibrazione autocostruito con lampada "Relco" in asse ottico, vds post precedenti.
Ora non mi rimane che elaborare il tutto, cambiando post. Sono rimasto al vecchio VSPEC quando utilizzavo il 100 l/mm una decina di anni fa e devo studiare un po' ed aggiornarmi sui nuovi applicativi.
Cieli spettrali
Giorgio
La ventolina è arrivata e dopo aver eliminato un diodo zener e "ponticellato" con dello stagno i suoi contati sulla scheda madre: la CCD funziona nuovamente...! Grazie Terry Platt.
Ieri ho ritentato di rimettere a fuoco lo spettro 2d sul sensore, utilizzando un C8 schermato con della carta opalina e una lampada a fluorescenza posta ad un paio di metri, poi sono passato a riprendere uno spettro dell "Relco"
e "dulcis in fundo" ho tentato, ieri sera, la mia prima ripresa spettrografica a 600 l/mm.
La sequenza è stata
1.Lampada di calibrazione (Relco)
2. target: Regolo
3. target: Arturo
4. target: Vega
5. target: Vega (sfocata)
6. target: Mizar A
7: target: Mizar B
che strana la linea nera orizzontale che affetta le righe di Balmer e le sfasa pure (tra le parti "di sopra" e quelle "di sotto" !?!)
8: Lampada di calibrazione (Relco) (identica in blinking con la 1. anche se un po' meno luminosa a parità di posa... )
9. flat field (Lampada a incandescenza)
10.Lampada di calibrazione (a fluorescenza)
Telescopio ED103SWT Vixen, Camera CCD SXVR-H18, montatura GPDX con SS2K PC (nota: l'autoguida ha fatto i capricci e ho ricentrato "a mano" i target in fenditura, comunque luminosi, ogni 3 pose circa...) e Spettroscopio ALPY600 con modulo di calibrazione autocostruito con lampada "Relco" in asse ottico, vds post precedenti.
Ora non mi rimane che elaborare il tutto, cambiando post. Sono rimasto al vecchio VSPEC quando utilizzavo il 100 l/mm una decina di anni fa e devo studiare un po' ed aggiornarmi sui nuovi applicativi.
Cieli spettrali
Giorgio
Ultima modifica di Giorgio Clemente il 27 apr 2020, 20:19, modificato 2 volte in totale.
- Giorgio Clemente
- Utente Junior
- Messaggi: 79
- Iscritto il: 3 feb 2020, 14:25
Torna a Spettroscopia, Radioastronomia
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti