Oggi è 28 mar 2024, 18:46
   
Text Size
Login

Righe di calibrazione lampada Ar-Ne Alpy 600

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Paolo » 27 apr 2020, 17:51

Tranquillo Giorgio! ;) Sicuramente si tratta degli effetti della turbolenza/fuoco (che deformano l'immagine stellare) assieme al posizionamento variabile in fenditura. E' normale con tempi corti. Per stelle cosi' luminose bisogna mediare moltissimi frame.

Che la stella era allargata sul piano focale (turbolenza e/o sfocatura) mi sembra che si evince anche dal tempo di integrazione usato. Il tuo rifrattore non e' grande ma 10 secondi per Vega e' veramente tanto! Con il Lhires III e il reticolo da 150 l/mm (risoluzione simile a quella dell'Alpy 600) ho difficolta' a non saturare con Vega. Il tempo minimo di Astroart e' 1/10 di secondo con cui raggiungo livelli di ADU vicino al limite:

vega150_01s.JPG

Il C9.25 raccoglie circa 5 volte la luce del tuo rifrattore, se l'immagine stellare avesse la stessa dimensione sul piano focale, avresti dovuto saturare con circa mezzo secondo. Naturalmente e' un discorso approssimativo perche' ci sono tanti altri parametri da considerare (stato del cielo, altezza sull'orizzonte, ecc.).

Paolo
Avatar utente
Paolo
Quasar Guru
 
Messaggi: 7747
Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
Località: L'Aquila

Messaggioda Giorgio Clemente » 27 apr 2020, 20:29

Per Miror.
Paolo, scusami se ti "coinvolgo" al riguardo della Relco e del modulo di calibrazione, ma visto che sto incontrando delle difficoltà per la precisa messa a fuoco delle righe di emissione dello spettro e considerato che anche tu, ho visto nel forum, hai autocostruito un modulo di calibrazione per l'Alpy, ti volevo chiedere se avevi incontrato anche tu dei problemi per l'esatta focalizzazione delle righe (ed anche quella sorta di aberrazioni tipo lattescenza/sfocalizzazioni su talune righe luminose) e se si, come avevi risolto il problema.
Grazie anticipatamente
Giorgio
Giorgio Clemente
Utente Junior
 
Messaggi: 79
Iscritto il: 3 feb 2020, 14:25

Messaggioda miror » 28 apr 2020, 1:19

Ciao Giorgio,
nel modulo di calibrazione che ho costruito non ho riscontrato problemi simili ai tuoi.
Dai posts che ho letto e che ho potuto capire, mi sembra che la luce arrivi troppo diretta in fenditura e questo secondo me potrebbe generare una dispersione non corretta ma alterata da questa direzionalità (vedi la sfumatura solo da un lato). Nei sistemi piu performanti come i monocromatori Czerny-Turner ad esempio, in fase di calibrazione (usando lampade al mercurio, argon , neon), posiziono sempre davanti alla fenditura una carta ottica opaca che diffonde la luce.
Per quanto riguarda quell'alone, è come se entrasse da uno spiraglio della fenditura.
Io controllerei prima di tutto molto bene il fissaggio della fenditura sull'alpy. Dopodichè, smonterei la lampada e per mezzo di un diffusore posto a 45 gradi, devierei la sua luce sulla fenditura (compiendo quindi un percorso a 90 gradi). Il diffusore può essere un foglio bianco o un pezzo di alluminio sabbiato o "sgrattato" con della carta vetrata sottile. Cerca di simulare il percorso del modulo di calibrazione originale.
Spero che queste mie impressioni ti possano aiutare a risolvere il problema.
Saluti
miror
Utente Attivo
 
Messaggi: 128
Iscritto il: 12 apr 2015, 21:22

Messaggioda Giorgio Clemente » 28 apr 2020, 8:07

Grazie Paolo per gli utili consigli.
Farò delle prove cercando di applicare i tuoi suggerimenti.
Ti farò sapere...
Giorgio
Giorgio Clemente
Utente Junior
 
Messaggi: 79
Iscritto il: 3 feb 2020, 14:25

Messaggioda Paolo » 30 apr 2020, 11:12

Il cerchio si stringe... Un Alpy 600, come da info del progettista, non presenta aberrazioni fino a f/3.5. Con rapporti ancora piu' aperti non cambia nulla (a parte la perdita di luce) perche' il fascio piu' esterno non viene intercettato dal gruppo grism/collimatore. Questo significa che lo strumento deve lavorare bene anche con un diffusore posto vicinissimo alla fenditura. Ho capito che per l'Alpy non e' come pensavo riguardo le aberrazioni con fasci aperti (mi riferisco a quanto ho scritto in precedenza). A questo punto bisogna cercare di capire cosa non va nel percorso ottico dello specifico modello...

Paolo
Avatar utente
Paolo
Quasar Guru
 
Messaggi: 7747
Iscritto il: 16 gen 2006, 22:49
Località: L'Aquila

Messaggioda umberto » 30 apr 2020, 16:17

Salve a tutti, Paolo concordo con quanto da te sopra esposto. Mi sono preso la briga di anteporre una carta opalina a 4 cm dalla fenditura ed una lampada a basso consumo alla distanza di circa un metro dallo spettroscopio. Lo spettro della lampada, scaturito dal percorso ottico dello strumento e registrato dalla camera di ripresa, risulta perfettamente a fuoco e ben contrastato.
Allego lo spettro.
Umberto
Allegati
Lamp bin2.jpg
umberto
Quasar Guru
 
Messaggi: 1590
Iscritto il: 11 gen 2011, 23:07

Messaggioda Giorgio Clemente » 30 apr 2020, 20:33

Scriverò a Francois Cochard della Shelyak... è l'unica cosa da fare!
Alla luce delle prove fatte e delle discussioni avute, il problema sembra insito nell'Alpy a mia disposizione (prob un difetto del gruppo ottico di collimazione).
Certo che come inizio (per la spettroscopia) il destino sta mettendo duramente alla prova la mia pazienza :(( X(
Grazie intanto per ora a tutti quelli che mi hanno supportato.
Giorgio
Giorgio Clemente
Utente Junior
 
Messaggi: 79
Iscritto il: 3 feb 2020, 14:25

Messaggioda umberto » 30 apr 2020, 20:47

Mi dispiace immensamente Giorgio.È vero allora che l'anno bisestile porta iella!
Umberto
umberto
Quasar Guru
 
Messaggi: 1590
Iscritto il: 11 gen 2011, 23:07

PrecedenteProssimo

Torna a Spettroscopia, Radioastronomia

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti

cron

Chi c’è in linea

In totale ci sono 16 utenti connessi :: 0 iscritti, 0 nascosti e 16 ospiti (basato sugli utenti attivi negli ultimi 5 minuti)
Record di utenti connessi: 595 registrato il 22 dic 2022, 1:59

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti

Login Form