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Righe di calibrazione lampada Ar-Ne Alpy 600

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Max » 6 apr 2020, 19:48

Allora come si dice in bocca al lupo e speriamo sia una cosa di poco conto.
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Messaggioda Giorgio Clemente » 18 apr 2020, 15:32

Dunque dunque...
Qualche novità, non per tediarvi ma, come astrofili, per condividere le esperienze ed il vissuto.
Ho contattato Terry Platt e dopo uno scambio di tre/quattro email con lui, elencandogli il problema verificatosi e cosa funzionasse e cosa no, mi ha "risolto" l'empasse con immediatezza.
La ventolina da 5v che dissipa/estrae parte del calore all'interno della CCD è bruciata e con questa un diodo zener in serie con questa.
Scheda CCD B.jpg

La soluzione è eliminare il diodo e sostituire la ventolina con una da 12v. Quando nel ringraziare Terry e nel chiedergli cosa gli dovessi, mi ha risposto candidamente: "...nulla e la ventolina l'ho già spedita all'indirizzo che mi hai dato!..." ;;)
:) Tempo totale per il fix del problema: poco più di due ore. Grazie Terry!!! :D
Per quanto riguarda il modulo di calibrazione, dopo aver sentito il Guru, siamo addivenuti alla necessità di porre la lampada il più possibile in prossimità dell'asse ottico e di portare il fascio a f/10 (questo per ridurre e/o eliminare quelle sfocalizzazioni residue dello spettro, come fossero una sferica) quando prima, era molto più "aperto", tipo f/2 o più.
Da qui il progetto del nuovo portalampada da innestare sulla basetta mostrata nei precedenti post.
Progetto 2r.jpg

Sentito un amico, dotato di stampante 3D ecco il risultato (sembra un razzo di Peppa Pig).
Relco assemblata a.jpg

I barilotti
I barilotti portalampada.jpg

e la lampada accesa (per la prova, senza carta opalina davanti il foro)
Relco accesa.jpg

La fortunosa vicenda è proseguita con il trasporto dei barilotti via drone.
Lo sgancio del prezioso carico utile (il tutto in un sacchetto di plastica) quando il drone era a 20 metri sulla verticale di un campo d'erba a pochi passi da casa.
Consegna barilotto Relco by drone.jpg

Qui con il mio cucciolotto che necessitava di un giretto, appena recuperato il prezioso carico (il sacchetto non è da confondere con quelli utilizzati per le stringenti ed inderogabili necessità organiche dell'amico a quattro zampe! :ymblushing:)
Ed ora montata la lampada dentro il nuovo barilotto, in asse con la fenditura,
Relco sull'asse ottico.jpg

attendo la ventolina di Terry e, incrociando le dita, se tutto funziona spero di mandarvi uno spettro di calibrazione a fuoco ed utilizzabile.
Giorgio

PS: vi invio una foto per mostravi un confronto tra la prima lampada (in bianco) e la nuova (nera), o meglio del prototipo di quest'ultima che qualche giorno prima avevo deformato alla base per innestarci la lampada relco... Sembra il mitico scontro tra i Maestri del bene e del male che si sono affrontati nel "primo" film di Star Wars; anche come altezze rispettive ci siamo, :-o o no?
Relco Fener contro Obi wan Relcobi.jpg
Ultima modifica di Giorgio Clemente il 19 apr 2020, 14:24, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Paolo » 19 apr 2020, 11:38

Giorgio, i tuoi report sono fantastici!

Innanzitutto sono veramente contento che la camera non si sia danneggiata. Devo dire che Terry Platt e' stato bravissimo nel supportarti. Un conto e' far viaggiare avanti e dietro la camera CCD, un'altro attendere solo la ventolina.

Ha dell'incredibile la consegna del supporto della Relco con il drone! Mi devo attrezzare anche io in questo senso! ;)

Ricapitolando... il supporto precedente ha un'apertura che simula in pratica un fascio apertissimo, condizioni in cui L'Alpy 600 produce spettri che non hanno una sufficiente correzione dalle aberrazioni. In aggiunta questa sorgente era decentrata rispetto all'asse ottico, il che provocava quegli sbuffi eccentrici visibili nei tuoi spettri 2d. Come ti dicevo, per ragioni di praticita', per il fuoco dello spettro (operazione da fare forse una sola volta all'inizio) io userei un flatbox/diffusore davanti al C8 illuminato con una lampada a fluorescenza. Dovresti poi trovare perfettamente a fuoco la Relco cosi' preparata.

Tienici informati!

Paolo

PS:
Sembra il mitico scontro tra i Maestri del bene e del male che si sono affrontati nel "primo" film di Star Wars

Siiiiiii! :D ;)
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Messaggioda Giorgio Clemente » 25 apr 2020, 16:52

Ciao a tutti.
La ventolina è arrivata e dopo aver eliminato un diodo zener e "ponticellato" con dello stagno i suoi contati sulla scheda madre: la CCD funziona nuovamente...! Grazie Terry Platt. :ymhug:
Ieri ho ritentato di rimettere a fuoco lo spettro 2d sul sensore, utilizzando un C8 schermato con della carta opalina e una lampada a fluorescenza posta ad un paio di metri, poi sono passato a riprendere uno spettro dell "Relco"
Calib 1.jpg

e "dulcis in fundo" ho tentato, ieri sera, la mia prima ripresa spettrografica a 600 l/mm.
La sequenza è stata
1.Lampada di calibrazione (Relco)
2. target: Regolo
3. target: Arturo
4. target: Vega
Vega 01 foc.jpg

5. target: Vega (sfocata)
Vega sfoc.jpg

6. target: Mizar A
7: target: Mizar B
Mizar B 01.jpg

che strana la linea nera orizzontale che affetta le righe di Balmer e le sfasa pure (tra le parti "di sopra" e quelle "di sotto" :-? !?!)
8: Lampada di calibrazione (Relco) (identica in blinking con la 1. anche se un po' meno luminosa a parità di posa... :-\ )
9. flat field (Lampada a incandescenza)
cont lamp 10s.jpg

10.Lampada di calibrazione (a fluorescenza)
fluor lamp 10s.jpg

Telescopio ED103SWT Vixen, Camera CCD SXVR-H18, montatura GPDX con SS2K PC (nota: l'autoguida ha fatto i capricci e ho ricentrato "a mano" i target in fenditura, comunque luminosi, ogni 3 pose circa...) e Spettroscopio ALPY600 con modulo di calibrazione autocostruito con lampada "Relco" in asse ottico, vds post precedenti.
Ora non mi rimane che elaborare il tutto, cambiando post. Sono rimasto al vecchio VSPEC quando utilizzavo il 100 l/mm una decina di anni fa e devo studiare un po' ed aggiornarmi sui nuovi applicativi.
Cieli spettrali
Giorgio
Allegati
fluor lamp 10s.jpg
Ultima modifica di Giorgio Clemente il 27 apr 2020, 20:19, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Paolo » 26 apr 2020, 13:45

Ciao Giorgio, complimenti per la tempestivita'! Sono davvero contento che hai aggiustato il tutto in cosi' breve tempo.

Con la Relco ancora non ci siamo, dobbiamo capire il perche'. Il rifrattore mostra un certo cromatismo residuo che deforma gli spettri a seconda di come e' regolato il fuoco (una pancia centrale oppure la "coda di pesce" verso l'UV). Comunque non e' eccessivo. Credo che lo sdoppiamento di cui parli sia dovuto alla turbolenza atmosferica che deforma l'immagine stellare in fenditura, unita ad un tempo di esposizione troppo breve. Qui puoi vedere qualche esempio su spettri SA100:

download/file.php?id=13724&mode=view

A presto,
Paolo
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Messaggioda Giorgio Clemente » 26 apr 2020, 17:52

Paolo grazie per i preziosi suggerimenti.
Il fuoco del grism non mi convince ancora... ci sono sicuramente margini di miglioramento, ma la voglia di "menare" le mani era troppo forte.
Cosa intendi per regolazione del fuoco?
"...Il rifrattore mostra un certo cromatismo residuo che deforma gli spettri a seconda di come e' regolato il fuoco (una pancia centrale oppure la "coda di pesce" verso l'UV). Comunque non e' eccessivo..."
Il rifrattore in questione ha un fuoco molto puntuale e l'aberrazione cromatica è molto corretta. Il fuoco è solo e solo uno per almeno due colori, R e G e per il terzo, il B, il cromatismo residuo, ad occhio, non si percepisce).
Inoltre, questa è Mizar B mediando 5 pose ("riducendo" gli effetti del seeing)
Mizar B 5 sbps median.jpg

e questa è Vega mediando anche qui 5 pose
Vega 5 sbps median.jpg

Lo spettro 2d è sempre tagliato a metà. E' normale? Lo strumento non è ostruito...
Devo forse orientare diversamente la fenditura rispetto il reticolo (grism)?
Grazie anticipatamente per le risposte e scusate se le domande/questioni sono banali.
Giorgio
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Messaggioda Paolo » 26 apr 2020, 22:08

Cosa intendi per regolazione del fuoco?


Intendo il fuoco del telescopio (non dello spettrografo). Qui si vede bene che nell'UV vicino il piano focale e' spostato. Lo spettro e' infatti piu' alto e questa tendenza aumenta al diminuire della lunghezza d'onda.

demo.JPG

Una cosa del genere, ma meno marcata, si trova nell'IR.

In quest'altro spettro vedo a fuoco il blu/UV e il rosso/IR mentre la zona centrale (verde) ha un piano focale leggermente differente.

demo1.JPG

Muovendo il focheggiatore del telescopio, potevi "stringere" la parte centrale ma a causa del cromatismo ti saresti ritrovato con le estremita' dello spettro allargate. Nota che l'effetto puo' risultate nascosto se mantieni quel contrasto e quelle soglie di visualizzazione (con il cielo scuro). L'effetto "fishtail" si vede meglio con un opportuno stretching dei livelli.

La spettroscopia evidenzia molto bene il cromatismo residuo, normalmente infatti estraiamo il segnale fin dove e' presente nell'UV.

Do per scontato che la causa sia da trovare nel rifrattore, non voglio pensare che abbia un difetto il tuo Alpy! Puo' fare una semplice prova usando il C8 a focale nativa. La lastra introduce qualcosa ma e' davvero poco.

Per il discorso spettro "diviso", come sono i cinque spettri di Vega che formano la media che hai mostrato? La figura e' sempre quella oppure varia da frame a frame? E che tempo di esposizione hanno?

Paolo
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Messaggioda Giorgio Clemente » 27 apr 2020, 10:04

Paolo, grazie, adesso ho inteso quello che hai detto per il fuoco.
D'altra parte il rifrattore in questione è corretto "grossomodo" per lo spettro del visibile.
Quindi o metto a fuoco lo spettro nel visibile, oppure +/- nell'UV vicino (o nell'IR vicino).
Interessante la questione della possibilità di valutare la cromatica residua. Sarebbe interessante quantificare tale valutazione B-) ... Ci penso su.
Per quanto riguarda la riga nera orizzontale, il fatto che il telescopio non sia ostruito e che questa si veda comunque, a pensarci bene, è una imprecisione; difatti quando lo spettro è a fuoco (o meglio la stella arriva a fuoco in fenditura) anche se il telescopio è ostruito, nel fuoco l'ombra del secondario "sparisce" nell'immagine di diffrazione della stessa stella...
Sempre al riguardo della linea nera orizzontale che taglia lo spettro, a dir la verità, ieri sera avevo già l'intenzione di ritentare la prova con il C8 (in linea con il tuo suggerimento, grazie) giusto per vedere (o meglio escludere) dove fosse la causa della riga... sperando che non sia l'Alpy 600 difettoso (sigh!!!).
I 5 spettri di Vega (esp. 10s) sono tutti grossomodo uguali, con la linea nera orizzontale presente, spietatamente, solo nel primo frame (e quindi nello stacking del post precedente)
Vega f1 crop.jpg

e, a scemare, nel secondo e nel terzo (appena visibile) per poi scomparire nel quarto e quinto.
Vega f4+f5 crop.jpg
Vega f4+f5 crop.jpg (6.73 KiB) Osservato 2220 volte

La stella ha ballato un po' in fenditura (il disco di Airy ondeggiava qua e là poiché l'autoguida non l'ho potuta utilizzare!) e quindi ho "ricentrato (a mano) il target in fenditura laddove l'inevitabile deriva del moto spostasse il target dalla giusta posizione.
Mi ricordo di aver penato non poco a centrare in fenditura Mizar B, vista la "piccola" separazione di questa da Mizar A, vista la grossolana capacità dei moti fini della montatura a ricentrare ogni volta la stella (e anche qui nello spettro una bella riga orizzontale).
Negli spettri delle altre stelle riprese, stessa solfa: i primi frame dei 5 sono con la riga, gli ultimi no! Tranne Mizar A... Qui ho rifocheggiato con attenzione in quanto doppia visuale (in realtà quadrupla), per essere certo di aver staccato bene la A dalla B.
Ebbene, su Mizar A niente riga ( :-o )!?!
Quindi, riassumendo:
- la causa sembrerebbe/potrebbe essere legata alla mancanza di precisione della guida, ovvero del fatto che il disco stellare non fosse in fenditura sempre allo stesso modo (centrato, tangente, per 3/4, etc) ma non mi spiego la "fisica" della cosa...;
- l'Alpy è difettoso;
- ho sbagliato a configurare l'Alpy, anche se ho cercato di seguire pedissequamente le procedure di installazione del gingillino (o, perlomeno, ritengo di averle seguite).
- da ultimo, forse la focheggiatura, oltre che per quanto detto sopra, c'entra qualcosa.
Giorgio
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