Righe di calibrazione lampada Ar-Ne Alpy 600
Inviato: 29 mag 2019, 23:11
Ciao a tutti. Penso lo schema sotto possa essere di aiuto a chi si appresta a calibrare gli spettri dell'Alpy 600 per la prima volta con la lampada Ar-Ne (tipo Relco).
La non coincidenza fra il profilo calibrato in lunghezza d'onda e lo spettro 2d e' dovuta alla presenza del prisma che nell'Alpy genera uno spettro a dispersione non costante.
Siccome le righe sono molto ravvicinate considerando la dispersione dell'Alpy 600, la prima raccomandazione e' quella di curare al meglio la messa a fuoco in modo che non si allarghino e vadano quindi ad interferire con le righe adiacenti.
Le tredici righe evidenziate sono quelle che il software ISIS utilizza per il calcolo del polinomio nella modalita' "Alpy 600 (with calibration module)". Come si puo' vedere, il range dinamico e' assai elevato. In particolare abbiamo la riga piu' debole sui 5400.56 e la piu' forte sui 7383.98 (come anche quella sui 5852.49). Si deve prestare attenzione ad ottenere un SNR sufficiente per la riga debole, nel contempo non saturare le due righe piu' intense.
Un buon punto di partenza a mio avviso e' quello di esporre il singolo frame, se possibile, in modo da raggiungere i 30000-40000 ADU per la riga piu' intensa. Controllare poi se il rapporto s/r della riga a 5400.56 e' sufficiente (anche ad occhio ma la verifica e' provare la calibrazione con ISIS). RAggiungendo questi livelli dovrebbe sicuramente essere sufficiente, se non lo fosse si possono prendere un paio (o piu') frame e mediarli.
Un esempio di calibrazione con uno spettro della lampada che mi ha fornito Umberto (che ringrazio). Lo stesso spettro 2d che ho riportato sopra con le etichette.
Wavelength fit deviation
point #1 x = 577.085 lambda = 3946.013 dlambda = 0.087
point #2 x = 613.804 lambda = 4158.642 dlambda = -0.052
point #3 x = 674.293 lambda = 4510.733 dlambda = -0.003
point #4 x = 680.232 lambda = 4545.368 dlambda = -0.318
point #5 x = 699.528 lambda = 4657.932 dlambda = -0.032
point #6 x = 717.845 lambda = 4764.790 dlambda = 0.080
point #7 x = 752.123 lambda = 4964.635 dlambda = 0.445
point #8 x = 827.211 lambda = 5400.736 dlambda = -0.176
point #9 x = 905.779 lambda = 5852.527 dlambda = -0.037
point #10 x = 978.819 lambda = 6266.533 dlambda = -0.043
point #11 x = 1021.729 lambda = 6506.522 dlambda = 0.008
point #12 x = 1138.681 lambda = 7146.929 dlambda = 0.111
point #13 x = 1182.986 lambda = 7384.050 dlambda = -0.070
--------------------------------------------------------------------------
Coefficient a4 : 6.544111E-10
Coefficient a3 : -3.002010E-06
Coefficient a2 : 4.387636E-03
Coefficient a1 : 3.20657
Coefficient a0 : 1138.711
--------------------------------------------------------------------------
RMS : 0.214729
--------------------------------------------------------------------------
Registrare un valido spettro della lampada e' importantissimo ma puo' non essere l'unico fattore che concorre alla buona riuscita della sua calibrazione in lunghezza d'onda. Ad esempio ci sono anche i fattori geometrici (smile), la dimensione "virtuale" del pixel e la scelta della riga fondamentale per la quale forniamo la coordinata X nel frame (nella tab 3. Calibration - usando il file mode). Merita di essere menzionato il fatto che il sottocampionamento dello spettro da parte della camera CCD e' in grado di creare parecchi problemi. Infine va tenuto conto che non tutte le lampade esibiscono uno spettro identico, quindi alcune righe potrebbero avere una intensita' leggermente diversa rispetto a quanto ho mostrato sopra. Tutti argomenti di cui possiamo discutere...
Paolo
La non coincidenza fra il profilo calibrato in lunghezza d'onda e lo spettro 2d e' dovuta alla presenza del prisma che nell'Alpy genera uno spettro a dispersione non costante.
Siccome le righe sono molto ravvicinate considerando la dispersione dell'Alpy 600, la prima raccomandazione e' quella di curare al meglio la messa a fuoco in modo che non si allarghino e vadano quindi ad interferire con le righe adiacenti.
Le tredici righe evidenziate sono quelle che il software ISIS utilizza per il calcolo del polinomio nella modalita' "Alpy 600 (with calibration module)". Come si puo' vedere, il range dinamico e' assai elevato. In particolare abbiamo la riga piu' debole sui 5400.56 e la piu' forte sui 7383.98 (come anche quella sui 5852.49). Si deve prestare attenzione ad ottenere un SNR sufficiente per la riga debole, nel contempo non saturare le due righe piu' intense.
Un buon punto di partenza a mio avviso e' quello di esporre il singolo frame, se possibile, in modo da raggiungere i 30000-40000 ADU per la riga piu' intensa. Controllare poi se il rapporto s/r della riga a 5400.56 e' sufficiente (anche ad occhio ma la verifica e' provare la calibrazione con ISIS). RAggiungendo questi livelli dovrebbe sicuramente essere sufficiente, se non lo fosse si possono prendere un paio (o piu') frame e mediarli.
Un esempio di calibrazione con uno spettro della lampada che mi ha fornito Umberto (che ringrazio). Lo stesso spettro 2d che ho riportato sopra con le etichette.
Wavelength fit deviation
point #1 x = 577.085 lambda = 3946.013 dlambda = 0.087
point #2 x = 613.804 lambda = 4158.642 dlambda = -0.052
point #3 x = 674.293 lambda = 4510.733 dlambda = -0.003
point #4 x = 680.232 lambda = 4545.368 dlambda = -0.318
point #5 x = 699.528 lambda = 4657.932 dlambda = -0.032
point #6 x = 717.845 lambda = 4764.790 dlambda = 0.080
point #7 x = 752.123 lambda = 4964.635 dlambda = 0.445
point #8 x = 827.211 lambda = 5400.736 dlambda = -0.176
point #9 x = 905.779 lambda = 5852.527 dlambda = -0.037
point #10 x = 978.819 lambda = 6266.533 dlambda = -0.043
point #11 x = 1021.729 lambda = 6506.522 dlambda = 0.008
point #12 x = 1138.681 lambda = 7146.929 dlambda = 0.111
point #13 x = 1182.986 lambda = 7384.050 dlambda = -0.070
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Coefficient a4 : 6.544111E-10
Coefficient a3 : -3.002010E-06
Coefficient a2 : 4.387636E-03
Coefficient a1 : 3.20657
Coefficient a0 : 1138.711
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RMS : 0.214729
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Registrare un valido spettro della lampada e' importantissimo ma puo' non essere l'unico fattore che concorre alla buona riuscita della sua calibrazione in lunghezza d'onda. Ad esempio ci sono anche i fattori geometrici (smile), la dimensione "virtuale" del pixel e la scelta della riga fondamentale per la quale forniamo la coordinata X nel frame (nella tab 3. Calibration - usando il file mode). Merita di essere menzionato il fatto che il sottocampionamento dello spettro da parte della camera CCD e' in grado di creare parecchi problemi. Infine va tenuto conto che non tutte le lampade esibiscono uno spettro identico, quindi alcune righe potrebbero avere una intensita' leggermente diversa rispetto a quanto ho mostrato sopra. Tutti argomenti di cui possiamo discutere...
Paolo