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Transiente in Auriga mag ~12

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda Paolo » 18 mar 2019, 23:41

Grazie Lorenzo, deduco che e' normale a volte trovare una sequenza con indici di colore differenti da quello del target (finora non mi era mai capitato). Ho visto dal servizio IRSA/IPAC che c'e' molto arrossamento interstellare nella direzione della nova nana. Forse la maggior parte delle stelle in quella zona subisce l'effetto dell'estinzione.

In ogni caso vedo con Astroart quante stelle di campo sono disponibili con un indice di colore simile a quello che riporti e, se in numero sufficiente, procedo con le mag APASS.

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Messaggioda Paolo » 20 mar 2019, 20:56

Come immaginavo tutte le stelle con mag APASS presenti nel campo hanno un indice di colore B-V elevato. Probabilmente la luce e' arrossata dalle polveri interstellari e per nessuna stella l'indice si avvicina a quello della nova nana. Come consigliato da Lorenzo ho quindi applicato i coefficienti di trasformazione (che per il mio filtro Baader V ho trovato grazie all'osservazione dell'ammasso aperto M67). Ho utilizzato le stelle della sequenza fotometrica AAVSO creata per questo target.

Il flusso luminoso non e' stato costante nel corso dell'integrazione, come ci si aspetta da una nova nana di tipo WZ Sge. Specie nella sessione osservativa del 17 marzo (che e' piu' lunga), si apprezzano bene i cosiddetti "early superhumps", oscillazioni di ampiezza circa 0.1 mag che qui evidenziano un doppio picco.

La magnitudine media durante l'integrazione e' stata usata per calibrare il flusso assoluto i profili spettrali. La sera del 17 marzo la nova nana era scesa di luminosita' e, per compensare, ho incrementato il tempo totale di integrazione.

15 marzo
fotometria (mag V media = 11.91):

TCP J05390410+4748030_PH_2019_03_15.jpg

profilo spettrale:

tcpj05390410+4748030_flux_BD.png

17 marzo
fotometria (mag V media = 12.34):

TCP J05390410+4748030_PH_2019_03_17.jpg

Profilo spettrale:

tcpj05390410+4748030_20190317_772_PB.png



Confronto dei profili in flusso assoluto. La forte attenuazione del complesso He II/NIII/CIII e' indice di un raffreddamento del disco di accrescimento.

tcpj05390410+4748030_flux_comp_BD.png


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Messaggioda LFranco » 20 mar 2019, 21:35

Paolo,
tutto molto bello ... fantastico.
Per quanto riguarda le due curve di luce ti consiglierei di provare a metterle in fase per cercare il periodo. Le variabili cataclismiche sono sistemi compatti ed hanno quindi dei periodi di variabilità molto brevi.

Saluti
Lorenzo Franco
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Messaggioda Paolo » 20 mar 2019, 23:13

Ciao Lorenzo, grazie!

Volevo provare ad usare Peranso (ma non sono esperto!) ma un aggiornamento del defender che ho sui PC intercetta l'eseguibile Peranso_260.exe come minaccia. Credo sia un falso positivo ma non riesco a farlo accettare in questo modo. Devo capire come risolvere. Appena riesco ti faccio qualche domandina (rispolvero comunque i preziosi consigli che mi hai dato tempo fa in una occasione simile)...

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Messaggioda LFranco » 22 mar 2019, 8:46

Paolo,
mi sono ricordato che nel 2014 avevo pubblicato un articolo sulla multiperiodicità della variabile cataclismica TT Ari. Prova a darci un'occhiata (https://digidownload.libero.it/A81_Observatory/documenti/TT_Arietis(UAI_4_14).pdf) ci potrebbero essere delle similitudini con i dati fotometrici di questo transiente in auriga.

Saluti
Lorenzo Franco
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Messaggioda Fab » 22 mar 2019, 13:13

Bel lavoro.
Completo (con il tocco da maestro della calibrazione in flusso assoluto dei profili spettrali)
ed esauriente.
Bravo davvero.
Fab
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Messaggioda Paolo » 22 mar 2019, 21:36

Molto interessante il tuo articolo Lorenzo! Lo leggero' con calma...
Grazie Fabrizio, la calibrazione in flusso assoluto che ho fatto spero sia sufficientemente precisa. Non ho usato il metodo classico (che richiede un cielo fotometrico) ma il riscalamento delle intensita' in base alla fotometria V.

Sono riuscito a far ripartire Peranso e ho fatto un test con la sola curva di luce del 17 marzo. Il periodo a seguito dell'outburst di una CV come questa mi sembra non sia stabile nel tempo per cui vorrei capire se ha senso combinare le osservazioni svolte in giorni diversi (sarebbe stato sicuramente buono proseguire la fotometria tutta la notte per prendere i cicli vicini).

Con la serie (sempre molto limitata) del 17 marzo ottengo un periodo di 0.0572 giorni (1h 22m) utilizzando ANOVA e PDM (spero di aver fatto bene). L'ampiezza di una oscillazione e' di circa 0.1 mag ma la luminosita' tende nel tempo a diminuire.

Peranso_DN1.jpg


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Messaggioda LFranco » 22 mar 2019, 22:33

Ciao Paolo,
mi sembra corretto.
Usa anche la seconda sessione, applicando un opportuno offset alla magnitudine.
Saluti
Lorenzo Franco
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