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elaborazione Gam Cas

Le nuove tecniche per studiare e comprendere la natura di tanti fenomeni celesti.

Messaggioda tonyven » 18 feb 2019, 19:29

In questo fine settimana ho elaborato, con il prezioso aiuto di Umberto e il tutorial di Paolo, Gam Cas che mi dicono sia una stella BE. Come stella di riferimento ho usato Bet Uma. Nonostante qualche errore iniziale di riconoscimento della stella al tele ecco qui il profilo calibrato e corretto

Gam Cas
gamcascalcor.png

cropgamcas.jpg
cropgamcas.jpg (2.84 KiB) Osservato 854 volte


Bet Uma
merakcalcor.png

cropmerak.jpg
cropmerak.jpg (2.24 KiB) Osservato 854 volte



Come sempre qualsiasi commento, critica, suggerimento è bene accetto.
Ultima modifica di tonyven il 19 feb 2019, 20:34, modificato 1 volta in totale.
tonyven
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Messaggioda Paolo » 19 feb 2019, 15:53

Ciao Tonino, ottimo lavoro! Come hai potuto vedere, Gamma Cassiopeiae esibisce uno spettro molto particolare. Come sorgente B0.5IV avrebbe dovuto mostrare righe in assorbimento principalmente dell'idrogeno (deboli) e dell'elio prodotte nell'atmosfera stellare. Puoi facilmente verificare osservando uno spettro di libreria Pickles/Miles. Invece H-alfa e H-beta sono in piena emissione (per essere rilevate con lo Star Analyser su un continuo cosi' forte vuol dire che sono molto intense).

In questo caso abbiamo a che fare con una stella di tipo Be, il tipo spettrale completo e' B0.5IVpe, dove il "pe" alla fine indica uno spettro peculiare e con righe di emissione. Il modello di questa tipologia di stelle prevede la presenza di un disco gassoso formato di materiale espulso dalla stella. Questo disco circumstellare non e' stabile, puo' formarsi e dissolversi in una scala di tempo che varia, a seconda dei soggetti, da molti anni a poche ore. Le cause e i meccanismi che regolano lo sviluppo del disco non sono ancora oggi compresi a fondo, motivo per cui le Be continuano ad essere studiate ancora oggi in modo intensivo.

Dal punto di vista delle variazioni dello spettro, e' proprio il disco a fare la differenza. Il gas contenuto infatti viene eccitato dalla luce ad alta energia proveniente dalla stella ed irradia una luce il cui spettro esibisce righe di emissione. In pratica tali righe rappresentano il migliore indicatore della presenza e dello stato fisico del disco.

Questa e' una buona occasione per tirare nuovamente fuori lo schema usato per illustrare le tre leggi di Kirchoff (che sicuramente gia' conosci)!

K.jpg

Per una stella "normale" la nuvoletta e' in realta' il sottile strato periferico della fotosfera (con la sorgente quindi all'interno). Nel caso dei dischi circumstellari delle Be puoi immaginare un anello equatoriale di gas piuttosto spesso e molto luminoso alla lunghezza d'onda delle righe di Balmer.

Se sei curioso, dai un'occhiata a questo vecchio topic che riguarda la spettroscopia amatoriale di stelle Be. Non dare troppo peso alle osservazioni ad alta risoluzione, molto frequenti in questo campo. Avrai tempo per passare alla spettroscopia con fenditura, adesso hai tanto da divertirti con lo Star Analyser! Volevo solo mostrarti un esempio di collaborazione pro-am (professionisti-amatori). Sappi comunque che nel database BeSS c'e' anche qualche spettro preso con lo SA100.

viewtopic.php?f=22&t=2589

Paolo
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Paolo
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Messaggioda Max » 19 feb 2019, 20:35

Ottimo Tony, grazie Paolo per topic un ripassino fa sempre piacere. :)
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